Ti prometto che mi sforzerò di rispettare le tue opinioni, anche quando non potrò condividerle. Ma ti prometto anche che non fingerò accondiscendenza quando proprio non saremo d’accordo. Spero che saprai andare avanti senza aver bisogno della mia costante approvazione, ma mi auguro anche di non dover mai piangere perché mio figlio è un razzista o un omofobo. Prego che la mia tolleranza serva a insegnarti la tolleranza. Che il mio interesse per la diversità alimenti la tua capacità di comprendere e di amare chi non è identico a te. Che la mia empatia ti aiuti ad essere a tua volta misericordioso e solidale. A sentire sulla tua pelle il gelo, l’arsura e le ferite degli altri.
Ti prometto che avrai la mia fiducia, ma tu ricorda sempre che è un dono importante e prezioso. Se dovessi sprecarlo, non sarà facile recuperare. La fiducia di una madre non è un sentimento fragile, ma quando va in frantumi è complicato ricostruirla. Ci vuole tempo, pazienza e tanta forza di volontà. Naturalmente, vale lo stesso per la tua fede nei miei confronti, e io ti prometto di non dimenticarlo mai.
Ti prometto che potrai amare chiunque. Anche la persona più diversa da me, più lontana, più incompatibile. Anche se dovesse ignorarmi, detestarmi o mancarmi di rispetto, sarà la persona giusta, se ti avrà reso felice. Non posso giurarti di amare chi amerai quanto amo te, ma ti prometto che sarai libero di scegliere, e il mio cuore sarà aperto e disponibile per chi vorrai tu. Prometto solennemente di non intromettermi, di non invadere il tuo spazio, di non esprimere opinioni non richieste. Ma se qualcuno dovesse spezzarti il cuore, tradirti, mentire, abbandonarti, allora aspettati la mia furia. Non chiedermi di restare indifferente, di attendere, di comprendere. Non chiedermi di perdonare. Sono tua madre, ti ho dato la vita, e la tua felicità, per me, è più sacra della mia stessa sopravvivenza.
Ti prometto che farò di tutto per smettere di chiedermi se mi vuoi bene, e se me ne vorrai domani. Forse fallirò, ma una cosa te la posso giurare con il cuore in mano: non lo chiederò mai a te, e mai ti farò sentire in dovere di amarmi, o in colpa per non avermi amato come io avrei voluto che facessi.
Ti prometto che non ti giudicherò mai per i tuoi voti scolastici o per l’ammontare del tuo stipendio. Il tuo biglietto da visita non mi interessa. Non mi importano i titoli e la carta intestata. Spero solo che avrai l’intelligenza e la dignità di dare sempre il meglio di te, qualsiasi cosa tu scelga di fare domani o tra cent’anni. Ti sogno realizzato, felice e risolto. Che tu sia un intellettuale, un artigiano o un globetrotter senza un soldo in tasca.
Ti prometto che mi sforzerò sempre di ascoltarti, anche quando tu non avrai nulla da dirmi. Non sempre ci riuscirò, e i tuoi silenzi mi causeranno frustrazione e dolore. Ma vorrei che tu ti sentissi sempre libero di scegliere di dirmi qualcosa. Qualsiasi cosa. Io, dal canto mio, imparerò a rispettare i tuoi silenzi, pregando che non nascondano mai un dolore che non vuoi condividere.
Ti prometto, figlio mio, che il mio amore non sarà in discussione mai. Nemmeno per un momento. Ma la mia stima, una volta che sarai cresciuto, dovrai meritarla, come è giusto che sia. E spero con tutta me stessa che, oltre all’affetto e alla tenerezza, saprò a mia volta conquistarmi la tua stima e il tuo rispetto. Ancora una cosa ti prometto, oltre all’amore eterno. Una cosa altrettanto importante. Ti prometto la verità. Sarò onesta e sarò libera quanto più mi sarà possibile, perché essere genitori è un viaggio senza ritorno nella verità.
Ti prometto che non ti chiederò mai di essere quello che non sei, ma di essere il meglio di ciò che sei davvero. E tu, figlio mio adorato, arrabbiati pure quando ti accorgerai che mento, che fingo, che recito. O che vivo senza dare e pretendere il massimo. Ti prometto che sarò sempre al tuo fianco quando lo vorrai, e che mi sforzerò di farmi da parte ogni volta che me lo chiederai.