Mamma è venuta a prendermi a scuola

by Silvana Santo - Una mamma green

Mia figlia Flavia ha iniziato l’asilo da un paio di settimane. Tecnicamente sarebbe la sezione Primavera di una scuola per l’infanzia, ma so che ci siamo capiti. L’inserimento è stato archiviato nel giro di una settimana senza troppi drammi: qualche pianto, un po’ di agitazione nei primi giorni, tanta commozione quando vado a riprenderla (lo faceva anche suo fratello, scoppiava in un pianto liberatorio non appena ci riabbracciavamo sulla soglia). Adesso lei si ferma “a scuola” fino a dopo pranzo. Vado a riprenderla a piedi, mi porto dietro il suo passeggino sapendo che poco dopo, tornando a casa, si addormenterà. Ci abbracciamo forte e ci avviamo da sole, perché Davide rimane all’asilo anche di pomeriggio.

Dall’alto dei suoi due anni ancora da compiere, Flavia chiacchiera molto, come ha sempre fatto da quando ha iniziato a parlare, ormai un sacco di tempo fa. Riferisce con dovizia di particolari i nomi delle sue amiche e dei suoi amici, il menu quotidiano, i giochi fatti nel corso della mattinata. Recita “Palla pallina” in loop, con tanto di urletto conclusivo sul “buttala via, ché ti fa male!”. Se incontra i nonni, o quando riabbraccia suo padre la sera, racconta a tutti che è andata all’asilo.

Ma quello che ripete più spesso, con un’espressione ogni volta sbalordita e felice, è che “mamma è venuta a prendermi a scuola”. Lo annuncia ai quattro venti, lo ribadisce a chiunque le capiti a tiro. Con un tono stupito e soddisfatto, come di chi stia raccontando di avere appena ricevuto un regalo. Più che comunicarlo agli altri, mi sembra, lo spiega a sé stessa. Come se avesse bisogno di riviverlo, di ricordarsi che è accaduto. L’ho capito dopo qualche giorno, avvertendo una piccola stretta al cuore e una tenerezza sconfinata in fondo agli occhi. La meraviglia che mi pare di sentire nella sua voce è reale. Mia figlia ripete di continuo che sua madre va a riprenderla all’asilo perché lei, quando suo padre la affida al mattino alle maestre, non dà ancora per scontato che accada.

Rivedermi dopo qualche ora con le braccia spalancate è davvero una sorpresa, per lei. Ogni singolo giorno. Lo è ancora, per lo meno, e lo sarà fino a quando la scuola non sarà diventata un’abitudine. 

L’ho abbracciata forte, quando l’ho realizzato. L’ho abbracciata e le ho promesso che andremo sempre a riprenderla a scuola, qualsiasi cosa accada. Che il suo posto è accanto a noi, e che non potremmo mai riuscire a vivere senza di lei.

Poi ho pensato a me, a quante volte applico ai miei figli i miei schemi di pensiero, interpretando, o giudicando, i loro comportamenti secondo i miei parametri di adulta. Tutte le volte in cui, come dice Saint-Exupéry, dimentico di essere stata piccola. È lo sbaglio più grande che facciamo come genitori, forse. Non riuscire a metterci nei panni dei nostri figli. Accompagnarli all’asilo dando per scontato che loro sappiano che li andremo a riprendere qualche ora dopo.

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5 Commenti

la CRI - Ominouovo 16 Settembre 2016 - 13:07

Mi sono commossa. Anche io inserimento Poldina e, anche se più piccola di Flavia, vederla splanacare quelle braccia per venire da me quando mi vede è sempre un’emozione fortissima. Così come quando a prendere il fratello, che sento che sempre da dietro la porta della sua classe, quando gli dicono di prendere lo zainetto “MAMMA! Mamma! Ciao mamma!”. Siete splendide.

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la CRI - Ominouovo 16 Settembre 2016 - 13:09

Ehm…si vabeh, scusa sto scrivendo con una mano sola. Ma so è capito no? 😩

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IsaQ 16 Settembre 2016 - 13:42

il mio piccolo di 15 mesi è alla seconda settimana di inserimento al nido.ahimè questa settimana ho potuto solo accompagnarlo al mattino ed alle dodici è andata mia madre a prenderlo.ma la scorsa settimana quando andavo a prenderlo mi accoglieva con un gran sorrisone, gli occhi che luccicavano dalla gioia ed una risata cristallina come se avesse visto il più esilerante spettacolo di magia.Ho capito anche io con una stretta al cuore che era felicissimo di vedermi.pur non avendo mai buttato una lacrima al momento della nostra separzione, era penso sollevato dal rivedermi.che teneri che sono.

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mammamedico 16 Settembre 2016 - 21:47

mia figlia ha iniziato la I elementare. è una scolara ormai. e dopo 5 anni di scuola fra nido e materna, dovrebbe essere navigata. eppure ogni giorno spera ancora che all’uscita ci sia io e mi corre in braccio come se non mi vedesse da giorni. in bocca al lupo per la nuova avventura

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Chiara 17 Settembre 2016 - 17:31

La mia all’inizio mi accoglieva arrabbiata perchè l’avevo lasciata sola. Poi ha iniziato a divertirsi e ora non ne vuole sapere di tornare a casa (inserita 3 ore al mattino dai 15 mesi, ora ha 2 anni e 3 mesi).

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