Il momento è vicino. State per diventare mamma e papà (o mamma e mamma, oppure papà e papà, il panico è esattamente lo stesso) e paghereste un anno di birre per avere a disposizione un manuale per futuri genitori. Anche solo in ebook, in fotocopia, o in visione temporanea per qualche ora. Qualsiasi cosa che vi sollevi da quel senso di totale incompetenza che vi sentite nella testa e nello stomaco. Vi dico una cosa che non vi piacerà: le istruzioni non esistono, non avete altra opzione che imparare sul campo. La brutta notizia è che farete un sacco di errori, quella buona è che raramente saranno molto gravi, e quasi mai irreparabili. Nessuno potrà mai dirvi cosa fare, ma ci sono alcune cose che vorrei condividere con voi. Non proprio un manuale, insomma, ma una specie di bignami.
La strada della maternità (e paternità) è lastricata di compromessi
Non importa quanto solide siano le vostre convinzioni in fatto di strategie educative, conciliazione, rapporti familiari, sana alimentazione e quant’altro. Dovrete fare un sacco di compromessi, ogni singolo giorno del calendario. Tra quello che ritenete giusto e quello che sarà realmente possibile, tra quello che vostro figlio vorrà disperatamente e quello che per voi sarà opportuno, tra il lavoro e la famiglia, tra i vostri bisogni di uomini e donne e le esigenze del bambino che sta per arrivare. Dovrete fare, a volte, cose che vi scocciano e frequentare persone che non vi stanno simpatiche. Dovrete chiedere aiuto a qualcuno ed essergli grato per il supporto che vi darà. Rassegnatevi in partenza e soffrirete di meno: essere genitore è un quotidiano e certosino lavoro di diplomazia fine.
Le mamme e i papà navigano a vista
Lasciate perdere l’ostentata sicurezza di alcuni genitori attempati. Magari è anche sincera, ma non corrisponde alla realtà delle cose. Sappiate che le mamme e i papà cambiano rotta continuamente. Tutte le mamme e tutti i papà. E capiterà ovviamente la stessa cosa anche a voi: dovrete rivedere certe convinzioni, rimodulare alcuni atteggiamenti, improvvisare e navigare a vista, facendovi guidare dall’istinto, dal caso, dal vostro stesso figlio, dal vostro compagno o da qualche altra persona più o meno vicina. A volte anche dalla paura o dalla follia. Perché scoprirete che la teoria letta nel miglior manuale per futuri genitori non è mai applicabile alla lettera, che quello che funzionava ieri non va bene oggi, che ciò che vale per un figlio non è vero per un altro. Perché conoscerete un bambino che non è un vaso vuoto da colmare né una lavagna bianca su cui scrivere, ma una persona delle cui caratteristiche, volontà ed esigenze non potrete non tenere conto. Un individuo complicato, unico e mutevole. Nonché irragionevole come tutti gli umani in tenera età.
Molti genitori mentono
Non lo fanno per cattiveria. Alcuni non se ne rendono neanche conto, altri si limitano a omettere particolari a loro parere trascurabili, oppure a mistificare appena la realtà. Lo fanno per paura di essere giudicati, perché hanno bisogno di convincersi della propria “bravura”, perché avrebbero la sensazione, dicendo le cose come stanno, di sparlare di quel figlio che amano tanto. Fatto sta che loro spesso mentiranno e voi, ogni tanto, vi sentirete gli unici a vivere certe esperienze. I soli genitori di un neonato che non dorme mai, di un bambino che tarda a camminare o a parlare, di una figlia che mangerebbe solo pizza e patatine, o che strepita e molla ceffoni pur non avendo mai visto nessuno fare altrettanto. Non è così. Non esistono bambini da manuale, né genitori perfetti.
Sarete giudicati di continuo
Nessun manuale per futuri genitori vi salverà dal giudizio altrui. I vostri genitori continueranno senza colpa a “sentirvi” come figli e, più o meno consciamente, giudicheranno il vostro operato, a viso aperto o tra le righe. Le altre mamme e papà vi giudicheranno di continuo. Per insicurezza, per fragilità, per debolezza o solo perché sono stronzi. Gli amici senza figli tenderanno a formulare spesso giudizi su di voi, credendo di sapere come (non) si comporterebbero nei vostri panni. I vostri figli vi giudicheranno senza pietà. Non subito, certo. Ma appena avranno capito che non siete infallibili e onnipotenti vi bersaglieranno di critiche e bocciature. Soprattutto, voi stessi non potrete fare a meno di giudicarvi, con un grado di indulgenza che dipenderà da tanti fattori diversi. Imparerete, col tempo, a riconoscere la benevolenza di certi commenti, a usare i giudizi utili per diventare migliori, e a farvi scivolare addosso quelli che sono soltanto distruttivi. Da chiunque essi provengano.
Vi pentirete di avere avuto un figlio
Nonostante moltissimi già-genitori siano pronti a negarlo anche sotto tortura, quel momento, presto o tardi, verrà. Sarete stanchi, arrabbiati, preoccupati o frustrati da un capriccio più ostinato degli altri. E allora penserete, per un momento o per una giornata intera, che sarebbe stato meglio non avere figli. Che la vostra vita sarebbe più semplice, più libera e più felice senza un bambino da accudire, educare, proteggere e anche sopportare tutti i giorni e tutte le notti. Poi vostro figlio farà o dirà qualcosa di indescrivibilmente buffo e irresistibile, oppure semplicemente vi abbraccerà fortissimo dicendovi “Ti voglio bene”, e allora cambierete idea. Almeno fino alla prossima crisi.
Ce la farete
Non importa se a volte vi sembrerà di affogare. Se avrete il desiderio di mollare o se vi sentirete, a torto o a ragione, bersaglio di critiche immeritate e di sfighe insopportabili. Voi ce la farete. Esattamente come tutti gli altri. Perché sono la vita e l’amore che vi hanno condotto fino a questo punto, e saranno la vita e l’amore a farvi andare avanti sempre, anche quando vi sembrerà di esservi perduti.