Avete mai pensato di organizzare un picnic plastic free, a rifiuti zero?
Tutti quanti amiamo le scampagnate in montagna o in spiaggia, specie in quest’era singolare di ritrovata libertà post Covid, che mi pare abbia spinto molti di noi a riappropriarci di luoghi bellissimi vicino casa e ritrovare il contatto con la natura e il piacere di stare all’aria aperta.
E tutti sappiamo, naturalmente, quanto sia importante lasciare i luoghi che visitiamo esattamente uguali a come li avevamo trovati, evitando in ogni modo di abbandonare o disperdere rifiuti. Ma è possibile dare un ulteriore contributo alla protezione dell’ambiente, evitando del tutto di generare spazzatura e organizzando un picnic plastic free. In che modo?
Ecco le mie idee per il vostro pranzo al sacco a zero rifiuti.
1. Involucri di cera d’api per i panini
In un picnic plastic free non possono mancare, al posto della pellicola per alimenti usa e getta, gli involucri di cera d’api per avvolgere i panini (e non solo), riutilizzabili molte volte e sicuri a contatto con gli alimenti. Io li ho provati la prima volta durante un viaggio in Irlanda, e superate le prime difficoltà iniziali – non mi piace che siano troppo rigidi, appiccicosi e profumati di cera, per cui mi ci trovo meglio dopo alcuni usi, quando i lavaggi cominciano ad assottigliare il rivestimento ceroso, e li trovo perfetti anche quando la cera è quasi del tutto venuta via! – ho cominciato a usarli regolarmente a casa e fuori. Attualmente sto utilizzando un kit di Bee Zero Waste, involucri di cera d’api realizzati artigianalmente in Leicester, UK con materiali locali sostenibili, tra cui cera d’api pura al 100%, resina di pino e olio di cocco. La cosa più simpatica è che il kit contiene fogli di dimensioni diverse e, soprattutto, con fantasie coloratissime e divertenti. Se volete provarli, li potete acquistare qui.
2. Tovaglioli di stoffa per un picnic plastic free
Oltre che più ecologici, i tovaglioli di stoffa sono estremamente confortevoli da usare, facili da lavare e molto economici. Personalmente, li ho sostituiti totalmente a quelli usa e getta, anche a casa, da oltre un anno, senza che il carico di lavoro a casa ne abbia risentito in alcun modo.
Il mio consiglio: sceglietene di diverse fantasie, in modo che ogni membro della famiglia possa utilizzare il suo tovagliolo senza confondersi.
3. Borracce termiche
Le borracce termiche sono le mie migliori amiche dal nostro viaggio in Lapponia Finlandese, oramai due anni e mezzo fa. Da allora, non me ne separo neanche nella più semplice passeggiata sotto casa, o nelle brevi trasferte in auto per andare dai nonni. Ovviamente, a mio parere non possono mancare in un picnic plastic free! Il mio consiglio, per essere due volte “green”, è di riempirle direttamente con acqua di rubinetto o delle case dell’acqua, per poi ricaricarle, nel corso della gita, da sorgenti o fontanelle trovate sul posto. A casa nostra, adoriamo le borracce termiche del marchio giapponese Zojirushi. Non sono molto economiche, ma vi garantisco personalmente la tenuta eccezionale, e spesso capita di trovarle in offerta.
Se volete, potete anche contrassegnarle con etichette adesive personalizzate (io utilizzo quelle di Stikets).
4. Wet bag per la merenda
Le wet bag sono sacchetti richiudibili con uno strato impermeabile all’interno, che le rende perfette non solo per stivare per esempio pannolini lavabili usati (lo scopo primario per cui credo siano state ideate), ma anche per conservare merende e snack durante un picnic plastic free. A dire il vero, io le uso moltissimo anche per la merenda che Davide porta a scuola e al centro estivo ogni giorno. Sono ideali per frutta, brioche e piccoli panini o tramezzini. Le trovate facilmente nei negozi che vendono pannolini e assorbenti lavabili (fate sempre attenzione ai materiali).
5. Cannucce lavabili
I bambini amano spesso bere dalla cannuccia (a casa nostra, la grande appassionata del genere è Flavia), peccato che si tratti di oggetti non riciclabili e che, viste le loro dimensioni contenute e il peso ridotto, rischino di volare via durante una gita e di finire disperse nell’ambiente. Per un picnic plastic free, invece, sono perfette le cannucce lavabili e riutilizzabili. Ne esistono ormai di tanti tipi e in diversi materiali, le nostre sono in silicone, con un calibro adatto anche a frullati e granite (e per questo facilissime da pulire), e le abbiamo comprate su AtomicBaby.it a un prezzo davvero piccolo piccolo. Flavia ne va pazza!
6. Contenitori riutilizzabili
Avete mai avuto la brillante idea di fare dei biscotti per un picnic e portarli con voi dentro un sacchetto? Io sì, e il risultato è stato un deprimente e patetico frullato di biscotti. Da allora uso sempre e soltanto contenitori rigidi a chiusura ermetica, di latta o anche di plastica (in questo caso, sono ideali anche per formaggio o tagliate di frutta).
A voi piacciono i picnic? Ne state organizzando, in questo periodo? E che tipo di soluzioni suggerite per ridurre l’impatto ambientale? Avete mai organizzato un picnic plastic free a rifiuti zero?