Filastrocca della didattica a distanza

Dai che inizia la lezione,
metti via la colazione.
Devi toglierti il pigiama
o la maestra ti richiama!

Qui il computer non ci sta,
ed in sala c’è papà.
Ecco un banco sulla credenza
via alla videoconferenza!

Metti il codice di accesso,
non funziona: che è successo?
Ah, la password è cambiata,
ecco, questa è aggiornata!

Dentro l’aula virtuale,
che casino micidiale…
Chi fa l’eco, chi fraintende
chi il microfono riaccende.

“Corri, mamma, non si sente!
La maestra è intermittente,
la sua faccia non si vede,
non si leggono le schede.

E poi qui come si stacca?
Mi sa che devo far la cacca!”
Attacca il video, spegni l’audio.
L’app è in tilt, che sommo gaudio!

Ora i compiti per casa
di consegne sono invasa.
Google Classroom, poi il registro
e anche il gruppo, che sinistro!

“Non capisco, sono stanco,
ho perso il mio pastello bianco!”
Conti, verbi e tabelline
quasi fuggo oltre confine…

La stampante si è inceppata
ecco la scheda miniata.
Fai la foto, allega tutto
ce l’hai fatta, dopotutto.

La didattica a distanza
non ci tolga la speranza.
E se proseguisse a oltranza?
Resta sempre la latitanza!

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2 Commenti

Carta da parati ecologica e altre idee green - Una mamma green 26 Maggio 2020 - 10:53

[…] stato attuale, non dispongono nemmeno di una postazione adeguata per studiare (il che, in tempi di didattica a distanza, ci ha costretti a soluzioni molto fantasiose come il comò trasformato in […]

Reply
Come rendere la Didattica a distanza sostenibile - Una mamma green 21 Dicembre 2020 - 11:51

[…] una Didattica a distanza sostenibile nel lungo periodo (sigh!) sono importanti diversi parametri di confortevolezza e […]

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