Sarà che sono matta come un cavallo, ma di solito non sono una che si sconvolge facilmente. Eppure ci sono delle cose che, per quanto mi sforzi, non riesco davvero a spiegarmi. Ci provo tutte le volte, lo giuro. Ma niente. Non ci arrivo. Eccovi dunque, a titolo di esempio, gli 8 tipi di persone che io non capirò mai.
Quelli che arrivano in palestra e prendono l’ascensore
Già mi sembra strana l’idea di andare in palestra (per quanto abbia appena sottoscritto un abbonamento annuale, sigh). Già mi sento completamente incoerente a sgobbare e sbuffare per un’ora per poi pranzare a base di pizza e birra. Ma davvero mi chiedo il senso di raggiungere un posto in cui vai apposta per muoverti – a pagamento, peraltro – utilizzando l’ascensore. L’umanità a volte può essere molto strana.
Quelli che fumano in alta montagna
Coi polmoni spalancati dopo una bella scarpinata. Oppure al mare, ma non in spiaggia, sotto l’ombrellone. Proprio nell’acqua. Con 44 gradi all’ombra e la cenere fumante tra le dita bagnate. Ma io non sono una fumatrice e non lo sono mai stata, quindi forse è normale che io non capisca.
Quelli che si appostano fuori la questura
Avete presente, no? Le persone, di solito non di primo pelo, che stanno all’esterno delle stazioni di polizia quando viene arrestato il mostro di turno. Oppure nei tribunali durante i processi di rilevanza mediatica. Di norma urlano invettive all’indirizzo dell’imputato, o blaterano commenti senza senso sulla pena di morte. Cercano di farsi intervistare, o perlomeno riprendere dalle telecamere. A me fanno più paura dei killer, o presunti tali, contro i quali si scagliano.
Quelli a cui non piacciono le patatine fritte
Tipo mio figlio. Che ha pure l’aggravante di avere quattro anni. Se non avesse una smodata passione per le caramelle gommose, la pizza e il succo di frutta a pera, comincerei a pensare a uno scambio nella culla.
Quelli che camminano scalzi nei bagni delle piscine
Casa mia non è esattamente… sterile. E le piante dei miei piccoli piedi ne hanno sentite di tutti i colori, inclusi i basoli dello Stradun di Dubrovnik nel lontano 2013 e il pavimento incrostato di guano del balcone della casa in cui vivevo quando studiavo a Viterbo. Ma camminare scalzi su quel substrato di funghi, cloro e pipì che è il bagno medio di qualsiasi piscina che non sia in Svizzera, in Scandinavia o in Giappone dovrebbe essere illegale. Eppure, credetemi, ci sono interi popoli per i quali il masochismo podologico è la normalità.
Quelli che non si fermano a guardare il sole che tramonta
Sul serio. Qualsiasi cosa stia facendo nel frattempo, per quanto sia distratto, infelice, stanco o indaffarato, non posso credere che qualcuno riesca a trovarsi di fronte a un tramonto infuocato e riuscire a non restare a fissarlo per almeno trenta secondi.
Quelli che fanno spoiler sulle serie TV
Spoilerare le serie TV solo per vantarsi di averle viste in inglese in contemporanea con gli USA, diciamolo una volta per tutte, è una cosa assai infame. Posso ancora capire chi lo fa per quella che a Napoli si chiama cazzimma, e che si potrebbe molto approssimativamente rendere con “il gusto di fare uno sgarro agli altri” (del resto io stessa ho urlato “Tanto lui muore” a quelli che entravano a vedere Titanic dopo di me), ma farlo solo per spocchia è davvero gratuito e inaccettabile.
Quelli che riescono a tenere tra le dita un foglio di pluribolle senza schiacciarlo
È peggio del tenere in bocca una Fruit joy senza masticarla. Quasi più assurdo del mangiare le patatine “non fritte” senza leccarsi le dita (e godendo a metà). Davvero: io, quelli che resistono senza schiacciare le bollicine di plastica, non li capirò mai.