Come intrattenere un bambino di pochi mesi a lungo e in sicurezza, permettendogli anche di fare esperienza del mondo usando tutti i suoi sensi e la sua vivace curiosità?
Facile. Con un cesto dei tesori.
Niente gemme o dobloni d’oro, bastano semplici oggetti di uso quotidiano per proporre al vostro piccoletto un’attività economica e sostenibile, che lo stimoli in modo sano e divertente.
Il cesto dei tesori è un’idea della psicopedagogista britannica Elinor Goldschmied. Ripreso successivamente nell’ambito del metodo Montessori, viene spesso adottato nei nidi, ma è possibile prepararne uno in casa senza difficoltà.
Quando proporlo:
Quando il bambino/a è in grado di stare seduto, in genere a partire dai 6 o 7 mesi. Questa è infatti l’età in cui i piccoli cominciano a interessarsi al mondo circostante, sfruttando tutti i loro sensi per iniziare a conoscere oggetti e materiali.
Quale contenitore usare:
Va bene un classico cesto di vimini o di qualsiasi altro materiale naturale. Le dimensioni dovrebbero essere di almeno 12 cm di profondità e 35 di diametro/larghezza. Meglio se il contenitore è privo di manici.
Quali oggetti inserire:
Nel cesto dei tesori vanno introdotti oggetti naturali e non strutturati, realizzati con materiali non sintetici (no quindi a plastica e giocattoli). Grazie a queste caratteristiche, infatti, i “tesori” sono in grado di stimolare il tatto, il gusto, la vista e gli altri sensi del bambino. Sono dunque perfetti oggetti di legno, metallo, carta o cartone, paglia, lana, cotone, gomma, vetro, pelle, pelo, etc.
Come proporre il cesto dei tesori:
Il cestino dovrebbe essere semplicemente offerto al bambino mentre è seduto comodo e tranquillo su una superficie stabile (eventualmente, se necessario, circondato da cuscini). L’adulto deve limitarsi a restare accanto al piccolo, senza parlare più di tanto, né porgere o “suggerire” i vari oggetti. In questo modo, il bimbo potrà sperimentare in totale autonomia, prelevando i “tesori” che preferisce, toccandoli, leccandoli, scuotendoli e via dicendo. La presenza dell’adulto serve solo a infondere serenità (e controllare che non ci siano problemi). Nel corso del tempo è possibile, anzi, consigliato, aggiungere o sostituire gli oggetti contenuti nel cesto dei tesori.
A cosa prestare attenzione:
Responsabilità dell’adulto sarà ovviamente controllare che il contenitore sia sempre integro e sicuro, e che gli oggetti al suo interno siano puliti e non presentino danni. Attenzione anche alla dimensione degli oggetti che si inseriscono nel cesto dei tesori. In ogni caso, prestate sempre la massima attenzione per scongiurare ogni rischio di soffocamento.
Il cesto dei tesori di Flavia
Il nostro cestino, rappresentato da un contenitore di metallo che vorrei rivestire con lana o rafia, al momento contiene pigne, grosse conchiglie, sassi, piume, una spugna in cellulosa, guarnizioni di gomma, catenelle di metallo, portamonete in cuoio, palla di lana, carta velina, una scatolina di latta piena di riso, coperchi in acciaio, palle di carta stagnola, cucchiaio di legno, scatolette di carta con coperchi, spargimiele in legno, corda, sottobicchiere in paglia, rotoli di carta igienica, anello di legno per dentizione, stoffe, pennello da barba con setole naturali, sacchetto con pula di farro, sachetti con piante aromatiche e fiori profumati.
Naturalmente l’assortimento di “tesori” è sempre in divenire. Al momento è molto gradito dalla piccola proprietaria, ma anche dal fratello maggiore (tanto che il contenuto del cesto viene sistematicamente sparso per la casa e nascosto in ogni anfratto disponibile). Il prossimo obiettivo è la realizzazione di una versione “da viaggio” del cesto dei tesori, chiusa e portatile.