Le mamme hanno rospi giganteschi da ingoiare – ogni giorno – e sorci verdi da cacciare in trappola.
Hanno cavalli alati da immaginare (e fare immaginare) e lupi senza colpa da assolvere, finalmente.
Le mamme hanno formichine per fare il solletico e uccellini per confidare i segreti più segreti.
Hanno topolini che trasformano i denti da latte in monete luccicanti, e api e farfalle per rispondere a certe domande imbarazzanti.
Le mamme hanno lucciole per rischiarare le notti troppo buie e orsacchiotti con la pancia tonda per scacciare la malinconia che non se ne va.
Hanno draghi da ammazzare, che spesso sono solo nella loro testa.
Insetti ronzanti da ignorare e pungiglioni aguzzi da schivare.
Le mamme hanno chiocce tiepide da imitare (ma non troppo) e pesciolini da chiamare a raccolta all’ora del bagnetto.
Coccodrilli e oranghitanghi da cantare, gatti da mettere in fila per sei, elefanti da far dondolare all’infinito sopra il filo di una ragnatela.
La vita delle mamme, che amino o meno gli animali, a volte somiglia a un bestiario, stracolmo di amore, di sogni, paure e di tanta, tanta fantasia.