Non ne parlano i poeti, le canzoni né le filastrocche della Festa della Mamma. Però ne fanno esperienza tutte le madri (e anche tutti i padri, in effetti). Ecco a voi, insomma, i 6 grandi misteri della maternità
Il cibo della scuola è più buono
Puoi anche imbarcarti su un peschereccio norvegese insieme al Capitano Achab , catturare con una fiocina artigianale il migliore merluzzo dell’Atlantico, sfilettarlo e panarlo con pane di Altamura tagliato al coltello: i bastoncini dell’asilo saranno irrimediabilmente più buoni.
La legge inversa delle pulizie di casa
Il tempo passato a pulire e riordinare casa è inversamente proporzionale a quello che i tuoi figli impiegheranno per ricondurla alla condizione “Discarica di Malagrotta”.
Il tempismo dei figli piccoli
Il “maaaaaaammmmmma” che arriva nell’attimo esatto in cui depositi le tue terga sul water. Lo “Nguè” dalla culla che parte in sincrono perfetto coi (tuoi) preliminari amorosi. La deflagrazione fecale che inonda il pannolino quando, dopo un’ora ti preparativi, ti sei finalmente richiusa la porta di casa alle spalle con tuo figlio in braccio. La pipì che scappa proprio nell’istante in cui si accende il segnale di chiusura delle cinture di sicurezza sull’aereo. E poi lei, naturalmente: la febbre alta del venerdì sera.
Il fuso orario finesettimanale
Forse è il più dibattuto dei misteri della maternità, o perlomeno quello a cui i genitori fanno più fatica a rassegnarsi. Il problema è che nessuno si è ancora avvicinato a darne una parvenza di spiegazione scientifica: perché lo stesso bambino che dal lunedì al venerdì va trascinato fuori dal letto alle 7,30 e tenuto sveglio a forza di richiami durante la colazione, la vestizione, la minzione e tutte le altre cose mattutine che finiscono in -zione, poi il sabato, la domenica e a Natale salta come un grillo alle prime luci dell’alba?
La maledizione di Teddy
Perché il giocattolo preferito è sempre quello che si smarrisce negli anfratti più oscuri?
L’educazione ad personam
Ovvero il mistero secondo il quale i tuoi figli sono sempre “bravissimi” con tutti tranne che con te. Le maestre si sbrodolano in elogi, i nonni giurano che “non ha fatto neanche un capriccio”, la mamma dell’amichetto ti chiede il tuo metodo segreto per la perfetta educazione: peccato che a casa si trasformino in una via di mezzo tra Emily Rose e Borghezio.