Quando ero piccola pensavo che avrei avuto il mio primo figlio (allora vagheggiavo una famiglia molto numerosa, beata ingenuità…) entro i 25 anni. Sono stata concepita da genitori alle soglie dei 40, che per i nati nei primi anni ’80 come me era un fatto abbastanza inconsueto, per lo meno dalle mie parti. Per quanto molti coetanei avrebbero volentieri scambiato con i miei le proprie mamme e i propri papà (e a ragione, in certi casi), io non ero sempre entusiasta di questa condizione atipica, per così dire. Di qui gli infantili propositi di maternità giovanile.
Quando ho compiuto 25 anni vivevo a Roma. Ero laureata già da un po’, reduce dalle prime esperienze di lavoro (precarie e sottopagate), da una breve parentesi all’estero e alle prese con il master che mi avrebbe condotto alla mia attuale professione. Fare un figlio, ovviamente, era l’ultimo dei miei pensieri.
Quando è nato Davide mancavano pochi mesi al mio 32imo compleanno. Tra le mie amiche che pensano di avere dei figli, “prima o poi”, sono stata una delle prime a diventare madre. Non ero particolarmente giovane – in Italia l’età media del primo parto è di 32 anni e mezzo – ma di certo avrei potuto rimandare la mia decisione per qualche anno ancora. Col papà di BigD eravamo sposati da poco, la nostra convivenza andava a gonfie vele, viaggiavamo spesso, uscivamo, frequentavamo amici vecchi e nuovi. Nessuna particolare mondanità, ma ci godevamo la nostra agognata indipendenza.
Perché, allora, non rimandare un pochino una decisione così impegnativa? Perché non prolungare ancora di qualche anno la nostra giovinezza (o per lo meno la sensazione di essere ancora dei ragazzi)? Cercare una gravidanza proprio in quel momento, per me, è stato il risultato di un processo razionale, più che di una scelta istintiva. Non posso dire, onestamente, di aver sentito ardere in me il desiderio di maternità. Non registravo alcun tuffo al cuore alla vista di ventri prominenti e carrozzine imbottite. Non mi intenerivo di fronte alle vetrine dei negozi per neonati.
Sapevo con ragionevole certezza, però, che prima o poi quel momento sarebbe arrivato. Ero sicura di volere una vita con dei figli, e allora ho deciso di non rimandare. Perché?
Primo: la statistica. Quando vai in caccia di un bebè non sei mai in grado di prevedere il tempo che impiegherai per fare centro, anche se hai già dei figli. Più aspetti, poi, e più è probabile che sia necessaria un’attesa maggiore. E se poi dovessero insorgere dei problemi, potrebbero volerci anche degli anni per risolverli. (Che poi a noi sia bastato un solo mese uno per dare origine allo zigote che adesso si chiama Davide, è stata solo una fortuita casualità).
Secondo: la natura. Non che riprodursi da giovani metta al sicuro da gravidanze a rischio, aborti, malattie genetiche, etc. Per carità. Ma – e non lo dico certo io – con l’età aumenta anche la probabilità di andare incontro a problemi più o meno gravi. Potendo ridurre i rischi, perché non farlo?
Terzo: l’energia. Uno degli aspetti più sottovalutati della genitorialità, secondo me, è la fatica fisica che si fa per crescere un figlio. So che ci sono genitori attempati che sprizzano vitalità da tutti i pori, che il mondo è pieno di nonni-sprint che corrono, saltano e si arrampicano, ma io so di essere ogni anno più stanca. E il pensiero di dover fare tra 5 o 10 anni quello che sto facendo adesso, semplicemente mi annienta.
Quarto: tempi tecnici per il secondogenito. Per quanto abbia ragionevolmente rivisto i miei progetti di famiglia king size, una delle poche certezze che ho sempre avuto nella vita è il fatto che non avrei mai (non per mia scelta, almeno) generato un figlio unico. Un motivo in più per avviarsi per tempo.
Quinto: la seconda giovinezza. Con mio marito abbiamo fatto un ragionamento molto utilitaristico (ci perdonerete): quando i nostri figli avranno 15 anni e una vita propria, noi saremo ancora abbastanza giovani da avere presumibilmente voglia e forza di uscire, viaggiare, goderci la nostra relazione.
Sesto: la mente. L’anagrafe non è tutto, d’accordo (per certi versi, io sono più vecchia del 94enne che vive al piano di sotto), ma penso che essere stati piccoli non tantissimo tempo fa aiuti in qualche modo a capire chi è piccolo adesso. O almeno, per me pare che funzioni così.
Prevenire il più possibile gli inconvenienti, togliersi il pensiero, non aspettare di essere troppo provati dalla vita: mettetela come volete. Questo, in ogni caso, è stato il mio ragionamento, sostenuto poi dalla fortuna in fase di attuazione (perché si sa, i calcoli in queste faccende possono saltare con facilità estrema). Anticipare ulteriormente i tempi, oltre che essere impossibile per ragioni logistiche – il lavoro, la casa, i soldi e blablabla – dal mio punto di vista avrebbe castrato in modo irreparabile la mia gioventù.
Ma capisco benissimo chi gioca d’anticipo (anzi, un po’ invidio quelle mamme giovanissime…) e chi, al contrario, si gode ancora un po’ la vita a due prima di lanciarsi (come si dice: intanto mi prendo il buono che c’è…).
A proposito, ditemi: voi come la pensate?
38 Commenti
io avrei aspettato ancora 4 o 5 anni volentieri.
Purtroppo non sempre va come vorremmo. Ma pensa che tra 4 o 5 anni sarai libera PER SEMPRE da pannolini, pappe, nanne etc etc
Primo figlio a 32 anni e 4 mesi, il secondo chissà. Mi sarebbe piaciuto anticipare il tutto di almeno 3/4 anni per non essere una madre con la zanetta (il bastone, come si dice dalle mie parti), però la vita è andata così e tutto sommato va bene.
Poi davvero, i tempi tecnici per il secondo baby, mai da sottovalutare…
Un abbraccio, green!
Ricambio l’abbraccio, nonnina! 🙂
ho fatto esattamente il tuo stesso ragionamento (diciamo che l’ho fatto poi con calma, in “quel momento” ho agito per chiamata divina 😉 )
io ho avuto il mio primo (e molto probabilmente unico) figlio a 31 anni e mezzo e se avessi aspettato di essere pronta o di avere l’istinto materno, probabilmente a 50 anni stavo ancora lì ad aspettarlo…
Sapevo di volere un figlio e anche se adesso in questo periodo storico siamo considerate “giovincelle” a farlo a quest’età (praticamente siamo quasi gli unici tra i nostri amici ad avere un figlio), aspettare troppo per me sarebbe stato impossibile…ci vogliono delle energie che io già non ho, figuriamoci tra 4 0 5 o 10 anni!!!!PANICOOOO
e poi come dici tu, quando avremo un età ancora decente, io e mio marito potremo farci qualche bel viaggetto come ci piace tanto, insomma per fortuna ci è andata bene e forse è meglio non rimandare troppo per giocare un po’ d’anticipo!
Alla fine, nella vita “va come va”, ed è bene cercare di stare sereni comunque. Un bacio!
io pensavo che avrei avuto un figlio giovane, anche io verso i 25 anni, mi sono sempre piaciute le famiglie giovani e l’esempio di mio fratello mi piaceva, si facevano meno problemi, avevano energia, era bello vederli. Poi ahimé la vita ha più fantasia di noi e non sempre le cose vanno come si vorrebbe, ho quasi 33 anni e nessun figlio in cantiere. In primis bisogna avere il compagno giusto e non c’è stato. :-/ speriamo di avere l’energia e gli ovuli “giovani” dalla mia parte quando ci saranno le condizioni base! Mia nonna ha partorito a 40 anni nel ’54, quando davvero eri vecchissima, ecco non è esattamente il mio sogno emulare la nonna però meglio che niente 😀 Ciao Silvana!!!
Guarda, io con te un figlio lo farei subitissimo! E comunque i tuoi ovuli sono ancora dei ragazzetti, ne sono assolutamente certa! 😉
ahahahahaha oddio che ridere! Sai che colleziono proposte di matrimonio da parte delle donne? 😀 la cosa mi rende fiera ehheheeh lo spero pure io che siano dei ragazzetti! Vedremo :))
D’accordissimo con te. Ho fatto lo stesso ragionamento, e avuto Giulietta a 33 anni (da giovanissima io invece mi dicevo che non avrei fatto figli prima dei 35..) Esteban dovrebbe nascere a settembre e io di anni ora ne ho 35 e ho sentito assolutamente la differenza di eta tra questa gravidanza e la precedente (sono moooolto più provata). Per tutto il primo anno di Giuly mi sono detta però che avrei potuto aspettare e godermi ancora un po di sana vita sociale e di tempo x me. Ora sono in pace con quel rimpianto e guardo i miei suoceri che a 60 anni si godono la vita come pazzi e penso che il nostro tempismo sia stato perfetto!
Ecco, Michelle: i tuoi suoceri sono i miei 60enni modello. Altro che nonna a tempo pieno o madre ad libitum: io sogno una “maturità” fatta di viaggi, letture, teatro, terme, cinema, etc etc. Poi la vita deciderà per me, ma io, intanto, ci spero! In bocca al lupo per il resto della gravidanza 😉
personalmente la gravidanza non è qualcosa che sarebbe potuto accadere natualmente, l’avrei dovuta guidare, pilotare, sottopormi a cure…pensavo anche io che poca differenza tra madre e figlio mia vrebbe aiutata a capire meglio le sue esigenze, poi prima non c’era qualcuno con cui volerlo fare, non ero pornta io con le mie paturnie, non avevo una stablità, non avevo una indipendenza, poi c’è stata la persona con cui completare la famiglia, ma non c’era una condizione precaria lavorativamente parlando, nel frattempo è passato il tempo ed ora a 41 anni….forse è tardi…..non so.
Secondo me dipende da cosa hai fatto “prima” di avere un figlio. Cioè quanto di ciò che volevi per te hai realizzato nel momento in cui decidi di riprodurti. Avere un figlio nella decade dei 20, per dire, sarebbe figo, in termini di energia, di futuro ecc, ma quanti a 23 o 25 anni possono permetterselo? Io, che sono stata fortunata, nel senso che mi sono “trovata incinta” prima dei 30, e pur non avendo cercato una gravidanza, ho avuto in dono una figlia meravigliosa, ero comunque per così dire già realizzata. Ho iniziato a lavorare presto e da subito in un ambito che tutt’oggi mi piace tanto. E in più, nonostante la separazione e diverse peripezie, non ho, tutto sommato, rinunciato a tante cose, nella mia vita da mamma. Conosco donne, però, che non hanno avuto la stessa fortuna e restano con il rimpianto di ciò che non sono riuscite a fare. In ogni caso, a 20 o 40, secondo me, vale la pena essere genitori, e godersi la vita per quello che si ha. 😉
Off topic: sul mio blog c’è un premio, se vi va, partecipate e diffondete.
Chiaro! Le opportunità, il caso, le circostanze (qualcuno direbbe “il destino”) spesso decidono con o per noi. La mia esperienza insegna che conta anche quello che hai vissuto quando eri tu stessa una bambina, perché il passato ci plasma e ci condiziona, inevitabilmente. Io però non so se valga sempre la pena essere genitori. Non è un consiglio che darei a tutti, anzi. Per me la chiave sta nel provare a parlarsi con serenità: se non se ne sente davvero il “bisogno”, meglio dedicarsi ad altro.
Vado a vedere il premio!
Io ho avuto il nano a 29 anni, ora ne ho 32 ed è un anno che cerchiamo il secondo, per ora senza fortuna. In testa avevo di averne tre, di cui il primo a 27 anni. Ora…quel che sarà sarà ma credo che, se finalmente arriverà, ci fermeremo a due!
Ogni età probabilmente ha i suoi pro e contro, poi però dipende da tante fattori, tra cui la natura e le condizioni socio economiche, la fortuna di trovare prima o dopo la persona giusta ecc.
In bocca al lupo di cuore e un abbraccio!
Ho fatto più o meno i tuoi stessi ragionamenti, convinta che i figli sia meglio averli da giovani, se possibile prima dei trent’anni…ma poi per varie vicende poco piacevoli ho impiegato un pochino di più a laurearmi e di conseguenza tutto il resto (lavoro, primi veri soldini e sistemazione casa) è venuto dopo..finalmente nel settembre 2012 siamo riusciti a sposarci e 9 mesi esatti dopo, proprio nel giorno del mio 32esimo compleanno è nato Francesco il più regalo di compleanno…ci fermeremo qui? no, contiamo di avere il secondo (ed ultimo!) entro i miei 35 e i suoi 38.. chissà… fatto sta che ogni tanto invidio mia sorella, lei sì che ha 25 anni era già mamma ed ora a quarantanni ha già due splendidi giovanotti che si autogestiscono… ma sono comunque contenta ed appagata perché la vita prima di diventare mamma mi ha fatta diventare anche tanto altro..e diciamocelo, ce la siamo anche goduta un bel po’!
volevo dire…il più BEL regalo di compleanno! e comunque anche noi sogniamo una maturità fatta di viaggi, relax, mondanità.. quando Francesco sarà cresciuto e troverà la sua strada .. facendo due conti saremo ancora in tempo…no???
Assolutamente sì! Diciamo “no” ai figli bamboccioni! 🙂
Dunque io dicevo sempre che avrei fatto un figlio prima dei 30. A cavallo dei 29 mi sono lasciata con il mio fidanzato di sempre e con il senno di poi è stata una fortuna non avere avuto un bambino. Tre anni dopo ho conosciuto Giacomo e dopo sei mesi ero volutamente incinta. Lavinia è nata che io avevo appena compiuto i 33 anni. Con il papà giusto nel momento giusto. Certo le rughe e le occhiaie che ho ora forse a 25 anni le avrei evitate. Ma ora non avrei LEI.
Condivido appieno le tue riflessioni! Nel mio caso dopo aver realizzato il mio sogno di fare due super viaggi oltreoceano mi sono lanciata all’urlo de “O la va o la spacca”… e a 28 anni ho avuto 2G! Sono rimasta più che altro “spaccata”, ma poi mi son ripresa e a 32 anni ho avuto 3G ed ammetto di essere molto tronfia della mia bella famigliola!
In molti mi chiedono notizie di una possibile 4G (di sicuro sarebbe un’altra femmina!!!) ma per ora cerco di ricostruirmi una stabilità più che altro lavorativa e poi chissà.
Dalla mia esperienza una volta che I bimbi compiono 3 anni le libertà per I genitori aumentano e diminuisce un po’ il coraggio di ributtarsi nel gioiso tunnel di tetta, pannolini e notti in bianco…ma chissà…mai dire mai! 😉
Concordo. Aspettare troppo, secondo me, è controproducente…
io la penso esattamente come te, sono rimasta incinta subito al primo tentativo a 30 anni (che culo…eheehh) ora ne ho 33 e sto pensando di fare il secondo…. non sono ancora convinta perché sono già stanca con una… figuriamoci con due… ma non voglio tardare troppo perché più tempo passa e meno energie ho… devo dire che spesso vedo nonni molto più energici di me…. ma come fanno?!?!?!??! Io per ora do la colpa all’allattamento (allatto da 2 anni…sono un po’ provata…eehehe) spero che una volta convinta la mia peste a staccarsi dalle mie tette….mi tornino le energie! 🙂
Qui siamo a quota 16 mesi (seppur di allattamento solo notturno e molto residuale, per così dire) e la fatica è tanta. Ti capisco 🙂 Anche perché ho esattamente la tua età!
Pure io, stessi ragionamenti, Io ho sempre pensato di avere 2 figli entro i 35. Adesso sono a quota 1 figlio e 33 anni, mi sa che mi devo mettere al lavoro 🙂
Io mi sono sposata “presto” per la mia generazione, a 26 anni. Pensavo comunque di fare il primo figlio verso i 30, ma ho dovuto aspettare molto più, mio malgrado…per motivi di salute e interventi vari. Il primo e per ora unico bimbo è arrivato l’anno scorso a 34 anni. Mi spiace non averlo fatto prima, soprattutto per motivi di energie: è un tipo tosto e stargli dietro e dura. ma sto ancora pagando lo scotto dei miei problemi di salute non completamente risolti…Ma non credo esista un’età giusta per avere figli, se non quella in cui uno si sente pronto a farli.
Se avessi saputo…avrei anticipato! Ho avuto Chiara alla tenera etá di 26 anni…la beata incoscienza e il fato benigno mi hanno regalato una figlia sana che poi mi ha fatto da madre negli anni successivi per ció che nella mia vita mi è accaduto. Dopo 11 anni è arrivato nelle nostre vite Luca Francesco…a 37 anni la maternitá é tutta un’altra storia…al fato gli dai l’indirizzo di un’altra casa….e all’ingenuitá invece proprio quello di un’altro cosmo. Eppure cosí diverse le mie due maternitá eppure cosí “identiche” nelle emozioni…
Colgo questo momento per farti i complimenti…da quando ti ho trovata…e’ quotidiano il mio passaggio da te per leggerti. Grazie!
Grazie Giovanna, sei la benvenuta! A volte la vita ci fa prendere strade inattese, ma secondo me tutto porta comunque a qualcosa di buono!
Io ho sempre voluto essere una mamma giovane di tre figli e magari avere il primo figlio a 25 anni, però poi mio marito l’ho conosciuto a 24 anni e il tempo di conoscersi, andare a vivere insieme, divertirsi e trovare un lavoro ho “spostato” l’età a 27 🙂 Ci si è messo di mezzo il fato e ci sono voluti due anni per concepire Luca che mi ha reso mamma a 29 anni, il che va benissimo perché mi sembra un buona età per tutti i motivi che elenchi anche te. Memori però dell’attesa per il primo, mi sa che non tarderemo molto a cercare la seconda (ahah) anché perché li vorremmo abbastanza vicini di età per poterci “liberare” una volta per tutte dei pannollini, per esempio 😀
Io sono un uomo, di 38 anni di Roma. Anche io come te ho avuto (negli anni 80) genitori in là con gli anni, quando andavo alle elementari, mio padre aveva già 50 anni, e mia madre 40. Tra l’altro mio padre se li portava anche male, ne dimostrava tranquillamente 10 di più, di qui le prime volte veniva scambiato per mio nonno dai miei maestri. Onestamente, mai patito la cosa, o perlomeno i miei amichetti delle elementari non me l’hanno mai fatto notare, e non credo per una forma di rispetto, ma proprio perchè non gli fregava niente.
Onestamente questo non mi ha mai portato a voler costruirmi una famiglia presto. Credo che molto non solo dipenda dalla nostra infanzia, ma anche dalle amicizie, e dal luogo in cui si nasce.
Ad esempio a Roma ci si sposa e si fanno figli raramente prima dei 30 per le donne, escluse ovviamente quelle fasce sociali, che, abbandonate le scuole presto hanno velocizzato il tutto. Spesso trovo meccanici, macellai, parrucchiere,con quasi 10 anni meno di me e con i figli alle medie.
E per i figli, se vedo le mie compagne di scuola,coetanee, li hanno fatti tutti tra i 32/37 anni. Giusto un paio prima.
Influiscono poi anche le amicizie, io ad esempio ho oramai 4 amici del cuore (con rispettive consorti) di queste solo una ha fatto 1 figlio, per altro di recente. Tutte le altre no. Per scelta.
Viceversa un mio vecchio conoscente al cui battesimo del figlio ho partecipato un mese fà, ha delle amicizie formate da 5/6 coppie, ognuna delle quali ha non meno di 2 figli. E loro che hanno lottato non poco per averlo, i primi tempi pativano tantissimo la cosa.
Credo che inevitabilmente ci si influenzi. Una cosa però credo valga la pena dire, l’età non conta. Certo nei limiti, diciamo un limite massimo di 45 anni.
Siamo la generazione cresciuta coi cellulari, i cartoni animati, i videogiochi. Siamo molto più simili ai ns futuri figli, di quanto non lo fossero i ns genitori all’epoca.Vogliamo confrontare i 50/60 enni di oggi con quelli di 30 anni fà?
[…] io sono felice per quelli che cominciano adesso, ma sono molto più felice per me, che ho giocato d’anticipo e ho già un pezzo di strada alle […]
Ciao a tutte sono capitata in questo articolo per caso…vi racconto la mia storia…mi sono sposata giovanissima a19 anni…E 20 anni arriva la mia principessa …a 21 il secondo ..a 23 il terzo e a 25 il quarto ….felicissima dei miei figli e della mia famiglia…cercavo di Internet …se è da persone egoiste desiderata tutti questi figli alla mia eta , è giusto emozionarsi ogni volta come se fosse la prima ? O adesso sarebbe arrivato il momento di dire basta? Forse siamo troppo immaguti per desiderare tutti questi figli…? Mi pongo queste domande perché desideriamo una famiglia numerosa..Ma poi penso cosa potremmo dare in futuro per loro? Cosa posso offrire hai miei figli? Grazie a tutti
Ciao! Praticamente io non ho ancora figli e non sono nemmeno sposata (chissà se mi sposerò mai ed avrò figli, mah). Fidanzata da ben 13 anni, lui non mi ha mai fatto una proposta o mai parlato di volere figli. Io ho una voglia di maternità e gravidanza, ma chissà..lui sta bene così alla casa dei genitori..si sente ancora ragazzino! Però io ho 29 anni e lui 35..e intanto gli anni passano! 😢😢😢
Mi dispiace tanto, si percepisce sofferenza dalle tue parole! Io posso dirti che sei davvero giovanissima, ma penso anche che tu abbia il diritto-dovere di perseguire la tua felicità e di cercare la vita che desideri. In bocca al lupo di cuore!
Grazie mille! ❤️ Bisogna sempre sperare 🙏🏻💪 la vita, si sa, è imprevedibile!!! 😘
Quanto vi invidio! Io ho appena compiuto 30 anni, e fino ad un paio di anni fa non ci pensavo nemmeno ad avere figli….o, come dicevo, non prima dei 35anni! Adesso invece vorrei tanto avere un figlio, penso alle energie che già scarseggiano, penso alla ripresa fisica e penso che ora mi sento pronta. Il mio problema è che il mio compagno ancora non si sente pronto, e fino a qualche mese fa il suo no era categorico, da un po’ di tempo invece è “aspettiamo un annetto, pensiamo prima a prendere una casa più grande” e lui di anni ne farà 40 quest’anno. È difficile far comprendere ad un uomo le varie difficoltà tecniche del caso.
Questa situazione è abbastanza destabilizzante per me, in quanto avere un figlio in questo momento lo affronterei come evoluzione naturale, e il non poter assecondare questo flusso crea un’increspatura non indifferente nel mio presente.
Non è facile.
….Consigli?
Ciao!
Secondo me a 30 anni hai ancora un margine davvero ampio e, a meno che non sia a conoscenza di problematiche che possano creare problemi (endometriosi o altro, per esempio) non credo che sia il caso di farsi prendere dall’ansia. 🙂 Penso che l’unica cosa da fare sia parlare chiaramente tra voi: se si tratta di temporeggiare ancora un anno o due, personalmente lo troverei un compromesso del tutto accettabile (se possibile approfitterei per organizzare qualche bel viaggio, Covid permettendo, visto che in 3 diventa tutto più costoso). Però è fondamentale che lui sia consapevole e sincero, perché un conto è appunto rimandare di un paio d’anni, altro è non condividere del tutto il progetto di vita. In bocca al lupo, ti auguro ogni bene!
Ho sempre ritenuto che i figli si mettano al mondo da giovani e la mia esperienza ha avvalorato le mia teoria. Oggi, purtroppo, per una serie di fattori antropologici e culturali, i ventenni sono considerati bambini e i trentenni adolescenti ma, non per questo, un ventenne non potrebbe avere tutti i requisiti cognitivi e intellettuali per farsi carico della crescita di un figlio , considerando che la maggior parte delle competenze si acquisiscono sul campo…d’altronde come hanno fatto le generazioni prima di noi?
È vero che dopo i 30 anni si continua ad essere giovani ad oltranza ,ma non siamo eterni e comunque si va inevitabilmente incontro ad un graduale declino delle energie psicofisiche, quelle energie che sono imprescindibili per la crescita di un figlio e non solo nella prima fase, perché prima o poi arriva l’adolescenza! Da ultimo, i figli non possono essere il frutto dei nostri calcoli matematici perché il concepimento di un figlio non dipende esclusivamente dalla nostra volontà, ma è assoggettato a delle leggi biologiche!