Tecnologia e bambini: un binomio controverso e sul quale viene scritto e detto tutto e il contrario di tutto. A casa nostra non siamo contrari in assoluto al contatto dei bambini con la tecnologia (anche perché ne facciamo largo uso noi per primi), ma preferiamo limitare comunque il più possibile il ricorso ad apparecchi elettronici e monitor, perché ci sembra che incoraggino la sedentarietà e, al contrario, sfavoriscano l’interazione tra i bambini, la creatività e l’espressione delle proprie caratteristiche individuali. Credo, inoltre, che la generazione dei nostri figli vivrà in ogni caso un’esistenza iper-tecnologica, quindi non vedo la necessità di esporli precocemente a dispositivi e simili: preferisco che in questi fugaci anni dell’infanzia facciano esperienza di altre forme di intrattenimento, visto che comunque li attende un futuro molto tecnologico, per così dire.
Ecco dunque le regole che abbiamo stabilito e che applichiamo a casa nostra in fatto di bambini e tecnologia.
1. Tablet: solo in viaggio, con parsimonia
In casa abbiamo due tablet che di fatto non vengono utilizzati se non durante i viaggi. In vacanza, specie se siamo all’estero, li usiamo la sera per guardare i cartoni, oppure durante spostamenti in aereo o in auto che siano particolarmente lunghi. Non abbiamo l’abitudine di portarli con noi durante le uscite o le escursioni che organizziamo frequentemente nel weekend, né tantomeno se andiamo al ristorante, né a casa né in viaggio. Di conseguenza, i bambini non lo chiedono nemmeno, perché appunto non hanno mai acquisito l’abitudine di usarlo a tavola o in automobile.
2. Videogiochi: per ora ne facciamo a meno
Davide e Flavia hanno rispettivamente 7 e 5 anni e finora abbiamo preferito non proporre loro alcun tipo di consolle o postazione per videogiochi (che, va detto, non possediamo né usiamo neanche noi genitori). Allo stesso modo, non siamo soliti intrattenerli, né intrattenerci, con giochi per computer o cellulare. Detto questo, entrambi i miei figli usano da qualche tempo dei piccoli “computer” che hanno ereditato dalle amate cuginette e che contengono giochi di prima alfabetizzazione (componi le parole, ascolta e ripeti etc) e di semplici conteggi. Durante i viaggi on the road, inoltre, capita che giochino con alcune app che abbiamo installato sui tablet, e che contengono giochi di varia natura: puzzle, sequenze e altre attività logiche o di destrezza, disegno con le dita, etc. Naturalmente, non poniamo veti particolari quando si trovano a casa di amici o parenti che giocano ai videogames. Tra qualche anno mi piacerebbe proporre loro una console che consenta di fare giochi per lo più di movimento e di coordinazione, evitando magari i classici sparatutto.
3. Tecnologia e bambini: YouTube
Confesso che di provare un certo fastidio all’idea che i miei figli passino il tempo guardando video su YouTube, perché (so di essere bacchettona) non amo molto i vari canali di “unboxing” e recensione di giochi e giochini vari: trovo che incentivino un consumismo insostenibile e che alimentino nei più piccoli falsi bisogni e tendenza all’omologazione. Con Flavia, inoltre, abbiamo notato la tendenza a “imbambolarsi” di fronte a questi contenuti molto più di quanto non avvenga con cartoni e film, nonché a desiderare tutto quello che vede promosso dai vari YouTuber, a prescindere dai suoi reali interessi e preferenze di gioco. In conclusione, cerchiamo di fare in modo che guardino meno video possibile, a meno che non si tratti di video musicali o altro.
4.TV: di sera, non a tavola e senza pubblicità
Alle regole che abbiamo dato all’uso della TV ho già dedicato un post specifico. Qui ve le riassumo in estrema sintesi: niente TV a tavola né al mattino, niente TV in cameretta, cartoni visti quasi esclusivamente su Netflix (quindi zero pubblicità) un’ora scarsa dopo cena. Nel weekend guardiamo spesso dei film insieme, e una volta a settimana ceniamo sul divano e sul tappeto davanti alla TV.
5. Tecnologia e bambini: l’uso del cellulare
Davide e Flavia non usano il telefono di mamma e papà, se non per parlare con qualcuno, mandare dei messaggi o fare delle videochiamate. A volte “girano dei film” con il nostro cellulare (che poi dobbiamo guardare e riguardare in TV!) oppure scattano delle foto quando siamo in viaggio o in gita e le loro fotocamere sono scariche. Il telefono viene utilizzato molto in auto come archivio di file audio (canzoni, ma anche audiolibri) che ascoltiamo tutti insieme con l’ausilio di un piccolo altoparlante Bluetooth.
6. Computer e bambini
In casa abbiamo un Mac “fisso” che è il computer “di famiglia” a disposizione di tutti (a differenza del mio portatile, precluso alle creature!). Davide lo utilizza soprattutto per scrivere quelli che lui chiama “articoli” su un file di OpenOffice, mentre Flavia vi ricorre quando non raggiunge un accordo col fratello sul film da guardare il sabato pomeriggio, e allora si rassegna a vedere quello che piace a lei sul computer.
E voi? Come vi ponete di fronte al connubio “bambini e tecnologia”: avete fissato delle regole, oppure siete più “disinvolti”? Dite la vostra, se vi va!