In casa nostra si usano pannolini lavabili da ormai tre anni circa, prima con Davide, in un regime al 50 e 50 con gli usa e getta ecologici, e ora con Flavia, che li indossa sempre, a parte la notte. Non mi considero una grande esperta (anche perché non sono mai entrata nel tunnel degli acquisti compulsivi), ma lavo e stendo panni di stoffa da anni, e nel tempo ho avuto modo di provare diversi modelli e vari marchi.
Ecco perché mi sento in dovere di elencare quelli che per me sono i (pochi) lati negativi dei pannolini lavabili, non già per denigrare una strada che io stessa ho scelto di percorrere con convinzione e successo, ma perché credo che chi si limiti ad esaltarne gli aspetti positivi non renda davvero un buon servizio alla “causa”. Anzi, sono sicura che essere realmente consapevoli delle possibili difficoltà permetta ai genitori che pensano di provare o di passare ai lavabili di avere aspettative più realistiche e, di conseguenza maggiori possibilità di riuscita.
La scelta dei pannolini lavabili
Per qualcuno si tratta di un aspetto divertente, più che di uno dei lati negativi dei pannolini lavabili, ma sappiate che per individuare il prodotto adatto alle proprie esigenze occorrono tempo, pazienza e buona volontà. Nonché un piccolo budget, che si può comunque in gran parte recuperare rivendendo gli acquisti iniziali che si dovessero rivelare inadeguati. Sul mercato, infatti, esiste una grande varietà di modelli di pannolini lavabili, oltre a una infinità di marche diverse, e, nonostante l’efficacia dei consigli altrui, l’unico modo per capire cosa possa fare al caso proprio è fare delle prove “sul campo”. Alcuni bambini, ad esempio, tollerano bene i materiali naturali a contatto con la pelle, mentre altri si irritano e si arrossano, trovandosi decisamente meglio con tessuti sintetici come il pile. A seconda poi della struttura fisica del bambino (longilineo o paffuto, con le cosce esili o tornite) alcuni tipi di pannolini lavabili si riveleranno più adatti di altri, e addirittura pannolini dello stesso modello ma di marche diverse riveleranno una vestibilità completamente differente.
Ogni genitore, inoltre, deve capire se si trova meglio coi pocket, con gli all in one, coi fitted o con gli altri modelli, se preferisce la chiusura con il velcro o con i bottoni, le taglie uniche o quelle diversificate, etc etc. E man mano che il bambino cresce è possibile che si debbano fare delle modifiche o integrazioni al “parco pannolini” iniziale, eventualmente rivendendo i pezzi che non vanno più bene. Chi ha una pannolinoteca vicino potrà sicuramente risparmiare tempo ed energia facendo delle prove e toccando con mano i vari modelli, ma in ogni caso un po’ di tempo per “studiare” e provare andrebbe sempre messo in conto.
Imparare a lavare i pannolini lavabili
Tra i lati negativi dei pannolini lavabili c’è poi la necessità di imparare a lavarli per bene, cambiando a volte radicalmente la routine a cui si era abituati. Non basta infatti scegliere un detersivo ecologico senza enzimi, bandire ammorbidenti, smacchiatori e altri additivi industriali per garantirsi il lavaggio perfetto. Bisogna individuare il programma di lavaggio giusto, la quantità di detersivo adeguata (che varia anche in base alla durezza dell’acqua e al carico della lavatrice), la centrifuga che non fa danni, la quantità di acqua sufficiente. A volte è necessario aggiungere forzatamente acqua alla lavatrice per risciacquare bene i pannolini, rimuovendo dal tessuto residui di detersivo che possono causare cattivi odori e irritazioni. Anche una procedura di lavaggio acquisita e rodata può smettere di “funzionare” in periodi particolari, come la dentizione o la somministrazione di certi farmaci.
In caso di infezione
Ogni genitore spera naturalmente che i propri figli siano sempre in perfetta salute, ma purtroppo a tutti i bambini capita di ammalarsi. In alcuni casi – candida o altre infezioni cutanee, gastroenterite virale, infezioni delle vie urinarie – i pannolini lavabili devono ovviamente essere sanificati prima di poter essere utilizzati di nuovo, per evitare il rischio di recidive. Basta aumentare la temperatura di lavaggio e aggiungere un cucchiaio di percarbonato, ma occorre comunque un minimo di attenzione in più, soprattutto per evitare di danneggiare le fibre usando acqua troppo calda.
Lati negativi dei pannolini lavabili: il nido
Un altro dei lati negativi dei pannolini lavabili è che purtroppo non sono ancora accettati da tutti i nidi d’Italia. Nell’attesa che la mentalità cambi (e possiamo adoperarci tutti insieme perché questo accada il più velocemente possibile), esiste il rischio effettivo di dover tenere i lavabili nel cassetto per molte ore della giornata, e di affrontare una seconda spesa per acquistare i pannolini usa e getta da portare al nido. Un compromesso, da questo punto di vista, possono essere i lavabili con inserti usa e getta, ma non è detto che il nido li accetti e che – torniamo al primo punto – si rivelino adatti alle esigenze di tutti i bimbi e di tutti i genitori.
Per la nostra famiglia, questi inconvenienti non sono mai stati una ragione valida per pensare di desistere, e sono convinta che i lati positivi dei pannolini lavabili, per l’ambiente, per la salute e per il portafogli, prevalgano di gran lunga. Ma è giusto che chi si approccia a questa esperienza per la prima volta sia consapevole di quello a cui va incontro, nel bene e anche, ma solo un po’, nel male.
Voi cosa ne pensate?
11 Commenti
Sui modelli sono d’accordo ma solo in parte. É vero che a bambini diversi o in etá diverse si adattano diversi pannolini, ma ne esistono alcuni che non sono fatti per niente bene e la cosa migliore sarebbe informarsi sui forum. Io ho scoperto i nostri migliori quando giá ne avevamo 15 di altre marche, alcuni decenti e altri pessimi.
Appunto, confermi quello che ho scritto. Che spesso sono necessari molti tentativi per trovare l’assetto giusto.
io devo dire che ho avuto un’esperienza a dir poco agghiacciante con i pannolini lavabili. Penso sia soggettivo e la situazione cambi da bimbo a bimbo, ma davvero mi è passata la voglia di provare. proprio un anno fa, nel periodo estivo, mio figlio di notte faceva molta pipi (all’epoca aveva poco più di un anno) e il classico pannolino usa e getta non teneva più. allora mi sono un po documentata su internet e alla fine mi ero convinta a provare questo pannolino lavabile doppio (mutande e mutande di plastica sopra, più – su consiglio della commessa – lavetta ikea per assorbire meglio)…be la mattina dopo ho trovato mio figlio disperato che piangeva, non si riusciva nemmeno a girare, zuppo più che mai di pipi e cacca…insomma 30 euro di pannolino lavabile sono finite nel rusco immediatamente.
ho risolto mettendogli due pannolini usa e getta la notte, ci ho provato ma al lavabile dico no!!!
Beh, il punto è proprio, come ho scritto nel post, che bisogna trovare il modello, i materiali e marca giusti per il proprio bambino. Inoltre i lavabili nuovi non assorbono bene, ci vogliono diversi cicli di lavaggio perché vadano a regime. Capisco comunque che non tutti abbiano la voglia o l’energia di sperimentare per cercare la soluzione giusta.
Noi usiamo i lavabili da quando Matteo aveva 3 mesi, prima non me l’ero sentita, pur avendoli già comprato, perché era già tutto molto complocato di suo.
Li abbiamo usati in via esclusiva fino ai 14 mesi circa, poi per la notte abbiamo optato per gli usa e getta: troppa pipì, troppi inserti ingombranti per arginarla..
Al nostro nido li hanno accettati subito con positività, anche se eravamo gli unici a usarli, e le educatrici sono state bravissime e curiose di conoscere questa novità.
Devo ammettere che sono un po’ acquirente compulsiva, ma alla fine vendo quelli che non uso e così sono sempre “in pari”. I migliori, ler me, restano i Pop-In e i Tots Bots!
Sono felice e orgogliosa della mia scelta e mi metto a disposizione delle neo o future mamme che, nella mia città, vogliono saperne di più, perché è fattibilissimo!
Anche noi abbiamo usato i pannolini lavabili con nostro figlio che ha ora tre anni e li useremo per il fratellino che arriverà a metà agosto. Mi sono trovata bene anche se mio figlio avendo una pelle molto delicata nel periodo estivo si arrossava parecchio pur usando i lavabili. In alternativa abbiamo usato pannolini compostabili. Per la scelta io mi sono affidata ai consigli della mia amica che dopo tre figlie “tirate su” a pannolini lavabili e il suo negozio on line dove li vende, mi ha saputo consigliare e indirizzare. Per il resto ci vuole solo un pò di buona volontà e organizzazione, come per tutto ciò che riguarda il mondo dei figli! 🙂
p.s. Dimenticavo…anche il nostro nido (privato) accetta i pannolini lavabili!
Noi (io) ci eravamo interessati. Ma non abbiamo spazio per stenderli, e non è una sciocchezza! Ho lo stendibiancheria fisso in casa sempre pieno (o i fili fuori quando c’è il sole). In quattro in 58mq. I pannolini non ci sono entrati (ma me ne rammarico).
Ho usato esclusivamente pannolini lavabili e nn ho avuto nessuno dei problemi elencati … È’ davvero tutto soggettivo … Quindi io continuerò a comunicare i lati positivi xche di negativi non ne conosco
Un abbraccio a tutte
Salve a tutti, è possibile sapere la marca dei pannollini lavabili da coloro che appunto li usano?
Ciao! Esistono tantissime marche e modelli di pannolini lavabili. Per farti un’idea prova a dare un’occhiata al sito pannoliniconsapevoli.it.