1. Le donne non sono uguali agli uomini. Ci differenziano – vivaddio – la biologia, l’anatomia, la genetica. Donne e uomini sono diversi, sono i loro diritti che dovrebbero essere identici. Dovrebbero essere uguali le opportunità di carriera e le buste paga, la facoltà di passeggiare di notte o di scegliere cosa fare del proprio destino: chi sposare (se sposarsi!), cosa indossare, cosa studiare e se avere figli.
2. Le donne non sono neanche migliori degli uomini. Fingere che sia così offende gli uni e gli altri. Trattare una persona in modo “speciale” a causa di quello che ha tra le gambe, secondo me non è mai la cosa giusta.
3. Ci sono donne che amano ricevere fiori e altre che lo detestano, come tua madre. Donne che adorano i gioielli e altre che di fronte a un diamante restano del tutto indifferenti, come tua madre. E questo non rende frivole le prime e ciniche le seconde.
4. Non esistono giochi “da femmina”, colori “da femmina”, atteggiamenti “da femmina”. Esistono condizionamenti culturali e stereotipi di genere.
5. Una donna provocante è una donna provocante. Non è una persona in cerca di attenzioni morbose, battute squallide, sesso facile, molestie o peggio ancora. Un uomo che non apostrofa una donna appariscente con commenti volgari non è uno sfigato e non è gay. È solo un uomo intelligente.
6. Le donne non sono più fragili degli uomini perché “si commuovono al cinema”, né sono più forti di loro perché “sopportano il dolore del parto”. Ogni donna è differente dalle altre. Ogni donna, come ogni uomo, è tutti i giorni diversa da ciò che era il giorno precedente. La stessa donna, come è naturale che sia, può essere forte come una roccia e delicata come una bolla di sapone. E questo vale esattamente per gli uomini.
7. Un uomo che vive con una donna (una moglie, una madre, una sorella, una compagna, un’amica) non dovrebbe “aiutarla nelle faccende di casa”, come se le stesse facendo un favore, come se le stesse alleggerendo un compito che, in fondo, sarebbe soltanto suo. Uomini e donne “sbrigano le faccende di casa” alla pari, a seconda della propria disponibilità di tempo, delle proprie capacità e inclinazioni.
8. Le parole sono importanti. Se dici scapolo, non dire zitella. Se dici gigolò, non dire puttana.
9. Se un uomo sposato tradisce sua moglie, la “colpa” non è dell’amante. Non sempre e non solo, per lo meno. A meno che, s’intende, il fedifrago non sia vittima di uno stupro. E non è neanche della moglie incapace di “tenerselo”. Non sempre e non solo, per lo meno.
1o. Un uomo che guadagna meno della sua donna non ha da temere per la propria virilità. Un uomo cui la propria donna paga il pranzo, o un viaggio, o una casa, non ha da temere per la propria virilità. Un uomo che si occupa dei propri figli mentre la loro madre lavora fuori casa non ha da temere per la propria virilità. E, soprattutto, è un papà e non un mammo.
11. A volte noi donne siamo particolarmente brave a farci la guerra. Non è proprio necessario che vi ci mettiate anche voi maschi.
12. Una casalinga non è una mantenuta. E una donna in carriera non è un uomo.
13. Tutte le volte che avrai di fronte una donna o un uomo, figlio mio, semplicemente non prestare troppa attenzione al fatto che si tratti di una donna o di un uomo. A meno che tu non ne sia innamorato, e in quel caso, lo scoprirai presto, qualsiasi dettaglio insignificante agli occhi del mondo diventerà per te un particolare prezioso e importantissimo. Ma per innamorarti ci sarà tempo. O almeno, questo si augura ingenuamente la tua mamma.