Grande ironia, un (bel) po’ di sfacciataggine e tanta, ma tanta sincerità. Sono i principali ingredienti del libro Amori di mamma un #@**%!, di Karen Alpert, da poco pubblicato in Italia da Giunti Editore, e che io ho potuto leggere in anteprima insieme ad altre mamme blogger. L’autrice è una bi-madre americana (suo il seguitissimo blog babysideburns.com) senza neanche un minuscolo pelo sulla lingua, intenzionata a raccontare tutto quello che secondo lei un futuro genitore dovrebbe sapere in fatto di genitorialità e figli piccoli.
Si va dalle conseguenze di gravidanza e allattamento sul corpo della donna (capezzoli rugosi, ciccia molle, prolassi di ogni genere) a quelle della mancanza cronica di sonno, dal tracollo della vita sessuale alla insostenibilità dei discorsi “da mamme”. Il tutto raccontato senza mezzi termini e con un linguaggio completamente privo di filtri.
Il risultato è senza dubbio divertente, ma anche in un certo senso consolatorio (se anche questa donna è messa così male, allora io non sono un’aliena). Facile immedesimarsi nelle centomila situazioni quotidiane che mettono alla prova un genitore, dai cereali smangiucchiati sparsi per la casa ai giochi sonori che si accendono a tradimento nel cuore della notte, dalle conversazioni improbabili con i parenti e le altre mamme alle proteste a mille decibel dei terrible two. Liberatorio riderci sopra, scoprendo che in fondo non si è soli, dietro la patina dura a morire della maternità tutta retorica e piezzi ‘e core.
Le iperboli e le esagerazioni non mancano, certo. Ma mi pare che si prestino perfettamente all’obiettivo di sdrammatizzare il lato più faticoso dell’essere genitori e strappare un sorriso a chi “ci è già passato”.
Tenendo comunque a mente quello che scrive l’autrice nella dedica ai suoi figli:
Scrivo le cose brutte perché sono più divertenti
e perché quelle belle sono talmente tante che un libro non basterebbe.
Una lettura consigliata alle mamme che a volte non sopportano i loro adorati pargoletti, a quelle che ogni tanto non riescono a trattenere una parola troppo “colorita”, a quelle che in certi momenti rimpiangono la leggerezza della loro vita “di prima” (e del loro punto vita!).
Quindi, mi sento di azzardare, almeno al 99,9% delle mamme che popolano il Pianeta.
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