Non so quando sia cominciato, né se sia un fenomeno universale o al contrario riguardi solo la zona in cui vivo. Per dirla tutta potrebbe essere solo una mia impressione sbagliata, ma a me pare che sempre più genitori vivano con una crescente paura della natura. Le mamme e i papà (ma più le mamme, se devo essere sincera) sembrano spesso preoccupati dalle possibili conseguenze nefaste del contatto stretto dei propri figli piccoli con gli elementi naturali. Il timore è quello di sporcarsi, macchiarsi indelebilmente, graffiarsi, farsi male in qualche modo misterioso che non riesco bene a comprendere. Di bagnarsi “troppo”, di sudare. Di essere pizzicati da insetti letali o urticati da piante assassine. Morsi da fantomatici cani feroci o aggrediti da pericolosi gatti randagi. Di assaggiare, anche nel giardino sotto casa, essenze velenose e mortali.
Il risultato? Bambini frustrati, forzatamente preoccupati di non sciupare i propri vestiti o di non sporcarsi le mani o le scarpe. Bambini fobici, terrorizzati dai germi e abituati a disinfettarsi di continuo. Bambini ignoranti, convinti che tutti i ragni e serpenti siano velenosi e che i pipistrelli siano predatori spietati che attaccano al crepuscolo. Incapaci di riconoscere un’ortica, di distinguere una vespa da un’ape e un moscerino da una zanzara. Bambini iperattivi, disagiati e quasi depressi, stando alla teoria del “disordine da deficit di natura” e alle possibili conseguenze, appunto, che l’allontanamento dall’ambiente naturale può causare sulla psiche dei bambini.
E invece. Camminare scalzi su un prato, arrampicarsi su un albero, raccogliere fiori di campo e tuffarci d’impeto le narici. Scavare nel terriccio, edificare col fango maschi e torrette degne del Grande Inverno dei tempi migliori. Studiare un formicaio e farsi strisciare una lumaca sul palmo della mano. Inseguire un geco con lo sguardo, sgranando gli occhi per le sue abilità da supereroe. Accatastare legnetti, piantare semi, raccogliere erbe aromatiche e more selvatiche. Saltare nelle pozzanghere, e non solo per emulare una famosa maialina televisiva, tenere i piedi a mollo in uno stagno, schizzarsi, pescare col retino e lanciare sassi in un fiume dovrebbero essere inclusi tra i diritti inalienabili di ogni bambino.
Ma come fare per vincere la paura della natura e godersi la vita all’aria aperta in sicurezza?
– proteggere sempre dal sole la pelle e gli occhi dei bambini
– accompagnare SEMPRE i propri figli piccoli nelle attività all’aria aperta
– insegnare loro a non infastidire insetti e altri piccoli animali, e ad essere cauti con cani, gatti e altri mammiferi
– assicurarsi che non raccolgano bacche, funghi fiori senza la supervisione di un adulto, e rivolgersi immediatamente a un medico se ingeriscono qualcosa di cui si ignorano i possibili effetti
– non allontanarsi mai dai bambini in prossimità di un corso o di uno specchio d’acqua (neanche di pochissimi metri e neanche se l’acqua è poco profonda o apparentemente calma)
– evitare che bevano acqua di cui non si conosce la potabilità (ma per quanto mi riguarda, fare un sorso da un gelido torrente di montagna è un’esperienza irrinunciabile!)
– rivolgersi subito a un medico in caso di punture di vespe, api, ragni, scorpioni, morsi di serpenti o di altri rettili
– utilizzare un buon repellente per insetti e tenere a portata di mano un gel lenitivo in caso di puntura.
A proposito dell’ultimo punto, da un paio di settimane sto testando la nuova linea di prodotti (repellente spray, gel lenitivo e repellente in salviette, ma è disponibile anche la versione in stick) Vape Derm 100% di origine vegetale. L’uso dei prodotti è possibile a partire dai 3 anni, richiede la supervisione di un adulto (mai lasciare che un bambino applichi da solo il prodotto) e andrebbe evitato sul viso e sulle mani dei bimbi più piccoli. L’INCI, l’elenco degli ingredienti, è molto naturale, con una valutazione di ben 5 “foglioline” su 5 secondo l’app Biotiful che valuta appunto la qualità delle formulazioni di cosmetici e affini. Per quanto riguarda l’esperienza d’uso, l’odore è molto delicato, all’eucalipto (che è presente tra gli ingredienti), la texture leggera e facilmente spalmabile, lo stick lenitivo mi è sembrato personalmente davvero efficace, e credo che abbia funzionato anche sulla pelle di Davide, che di solito si gratta furiosamente fino a farsi sanguinare i ponfi (sia lui che la sorella sono molto sensibili alle punture di zanzara, che sulla loro pelle si infettano spesso). I prodotti Vape Derm 100% origine vegetale sono i primi repellenti con certificazione Certiquality (organismo accreditato per la certificazione di prodotto), a garanzia dell’origine vegetale dei componenti della formula e dell’intero processo produttivo.
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1 Commenti
Un bambino che, a sera, non è da lavare con la spazzola … non è un bambino che, durante il giorno, si è divertito, ha sperimentato, è cresciuto. La cosa migliore è avere a disposizione un parco, un giardino condominiale, così puoi evitare anche, quasi tutte, le precauzioni che indichi tu, dove i bambini siano liberi e abbastanza al sicuro. Inoltre sarebbe bello insegnare, nuovamente, ai bambini grandi ad occuparsi di quelli più piccoli. Sembrano cose banali, eppure intere generazioni sono cresciute così. Buona giornata.