Pruriti notturni, predatori implacabili ed erbe miracolose

Per una notte, tutto è stato come ai vecchi tempi. A tenerci svegli all’ora delle fate non sono stati pannolini da cambiare, poppate da somministrare o incubi da combattere. No. È stata solo quella inarrestabile smania che ti coglie all’improvviso e ti fa fremere tra le lenzuola. Quel prurito insaziabile che ti fa ardere la pelle, che ti toglie il sonno e ti arrossa le guance, quell’impulso incontrollabile di sfiorarti, tastarti e fregarti fino a perdere il fiato…


Le zanzare erano due
. Una di loro, probabilmente, era vegana e innocente – o forse semplicemente maschio – ma questo non le ha salvato la vita. Anzi, l’obiettrice di coscienza è stata la prima a morire, qualche minuto prima delle tre. L’assenza di tracce di sangue sulla ciabatta infradito che l’ha finita, però, ci ha convinti che la faccenda era ben lungi dall’essere chiusa. Alle tre e undici minuti, la scena è questa: Davide dorme placido nel suo lettino, mentre io veglio su di lui in cerca di eventuali cecchini alati (grattandomi nel contempo la chiappa sinistra, prodigi del multitasking!). Suo padre, in mutande e senza occhiali, scandaglia palmo a palmo i nostri mobili color rovere moro – ma sarebbe più appropriato definirlo “color substrato mimetico per zanzare” – smadonnando in almeno 5 lingue e vive e morte (ma piano, “ché sennò si sveglia il pupo”). Artù, all’esterno della nostra camera da letto, gratta sulla porta come se non ci fosse un domani. L’uomo che ho sposato e con cui ho generato il mio primogenito, allora, ha un’idea. Anzi: ha L’IDEA: “Facciamolo entrare, così le zanzare le acchiappa lui…”.
Ore tre e tredici: tutto come prima, ad eccezione del fatto che ora Artù è sdraiato sul nostro letto e sbadiglia come se non ci fosse un domani. Passano altri 10 minuti, nessun avvistamento.
“Va be’ – dice uno dei due soli esseri parlanti presenti in camera – sarà uscita quando abbiamo fatto entrare il gatto”. Ci rimettiamo a dormire: Artù rimandato fuori (reagisce mordendo come se non ci fosse un domani), Davide coperto con un lenzuolo leggero perchénonsisamai, luce spenta.

“Notte”.

“Notte”.

…..

“Zzzzzzzzz”

Porcaput!”

Luce riaccesa, caccia ricominciata. Ormai sono le tre e quarantuno. La sottoscritta va a cercare il repellente ecologico, lo applica su suo figlio dormiente e su se stessa, consapevole che entrambi puzzeranno di citronella per le prossime 48 ore. Per sicurezza ne spruzza un po’ in giro, mentre il di lei marito si arrampica sul comò urlando a bassa voce (Non è possibile urlare a bassa voce? Fate un bambino con le coliche e poi ne riparliamo): “Eccola, l’ho vista! Ah no, è uno schizzo di salsa di soia…”.

“Salsa di soia in camera da letto? Come può essere?”

“Zitta, ché stavolta l’ho vista davvero, bada che Davide non si svegli”.

Scena successiva: io con una mano su un orecchio di mio figlio, mentre con l’altra mi scartavetro furiosamente il polpaccio destro. Artù, al di là della porta chiusa, uggiola come se non ci fosse un domani. L’uomo che ho sposato, carponi sul pavimento, scaglia il secondo flip flop contro il comodino.
Ciaff! Ora del decesso: le quattro e zero uno. Esaminato, il reperto rivela evidenti tracce di sangue umano nell’addome. Sentenza post mortem: colpevole senza attenuanti. Riposi in non troppa pace.
Fuori è ancora buio, Artù è ritornato a dormire, la luce è di nuovo spenta e noi, ottenebrati dagli aromi di citronella, siamo pronti alla prospettiva deliziosa di un’intera ora di sonno prima che uno dei piccoli di casa dia a tutti la sveglia definitiva.
“Prima però scopro Davide, fa caldo e ormai la zanzara è schiattata, direi che il lenzuolo non serve più”
“Ok…”
“Ma guarda, ho bagnato il lettino col repellente!
“Sei certa sia quello? Annusa, sa di citronella?”
“Mmmm, non direi, però è un odore che ho già sentito, e poi è tiepido. Sa più di… Ecchecaz! Davide ha tracimato. Mi passeresti un pannolino?”
Luce riaccesa. Noi adulti in piedi. Artù, ridestato, cerca di sfondare a craniate la porta della nonpiùnostra camera da letto. Come se non ci fosse un domani.

bat_box

Post scriptum, giusto per restare in tema. Rimedi naturali per tenere lontane le zanzare (funzionano davvero, a patto che vi ricordiate di usarli!): citronella, manco a dirlo. Ma anche basilico (se non avete in casa un gatto bulimico, potete tenerne un vasetto sul comodino), geranio (ideale in balcone o in terrazzo) e alcuni oli essenziali (lavanda, rosmarino, menta), ma in questo caso è preferibile utilizzarli nella preparazione di deodoranti per ambienti, piuttosto che applicarli direttamente sulla pelle dei bambini. D’obbligo, le zanzariere. Noi le abbiamo alle finestre, ma sono disponibili, oppure potete realizzarle da voi con del tulle, anche quelle da culla o da carrozzina (assicuratevi però, prima di sistemarle, che non vi sia già entrato qualche volatile!). Se ne avete la possibilità, poi, acquistate una bat box, ovvero una casetta di legno per pipistrelli. Non è detto che venga effettivamente colonizzata, ma se Batman e famiglia decidessero di abitare con voi, avreste praticamente risolto il problema zanzare per l’intera stagione. Io ne ho acquistata una da appendere il giardino (vedi foto), ma non ho ancora trovato il tempo per installarla. Probabilmente per quest’anno è tardi, ma spero che prima o poi un pipistrello la scelga come casa. Stay tuned.

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7 Commenti

Donatella 1 Luglio 2013 - 12:31

Io, gli olii essenziali evitavo di spruzzarli nell’aria per non inalarli! Li spruzzavo su dell’ovatta che, poi, sistemavo nelle immediate vicinanze del pupo. Magari in diversi angoli della culla.

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Silvana 1 Luglio 2013 - 12:33

Mi sembra un’ottima idea. Ma funzionavano?

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Donatella 1 Luglio 2013 - 12:54

L’effetto è sicuramente paragonabile, visto che gli odori si “spargono” intorno al pupo dando un effetto barriera! Il vantaggio è quello di non creare aereosol che in alcuni bimbi piuttosto sensibili, se inalati, possono scatenare anche crisi asmatiche!

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fafi 1 Luglio 2013 - 12:56

Prima di passare all’eco-bio, mi cospargevo di Autan come se non ci fosse un domani..ora utilizzo uno spray fai-da-me a base alcolica con oli essenziali di geranio, lavanda, menta e citronella, per ora funziona, ma non credo possa essere una soluzione per te e Davide. Mi sa che l’unica cosa veramente utile siano le zanzariere sul letto.

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Silvana 1 Luglio 2013 - 12:58

Eh, già. Non mi resta che convincere mio figlio a dormire sotto un sudario di tulle 😉

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fafi 1 Luglio 2013 - 12:57

p.s. adoro le avventure della famiglia Piccolo-Santo 🙂

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Silvana 1 Luglio 2013 - 12:58

Siamo meglio del Barbapapà, eh? 🙂

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