Possediamo troppe cose. Nessuno riuscirà a togliermelo dalla testa. Siamo pieni di oggetti di cui potremmo fare serenamente a meno, che ci mangiano spazio, energia mentale e denaro (oltre a richiedere tonnellate di materie prime e un sacco di energia per essere prodotti, trasportati e smaltiti a fine vita).
Il guaio più grave, per come la vedo io, è che tendiamo a “imporre” questo schema anche ai nostri figli, da prima ancora che nascano. Anzi. Niente scatena l’istinto agli acquisti compulsivi come un neonato in arrivo. C’entra di sicuro il comprensibile (e legittimo!) desiderio di non far mancare nulla al proprio bambino. Ed è naturale che amici e parenti vogliano in qualche modo celebrare il nuovo arrivo con qualcosa di tangibile. Ma il rischio di riempirsi la casa di roba inutile, secondo me, è concreto.
Ecco perché ho stilato la mia personale lista di acquisti inutili per un neonato in arrivo (trovate il post integrale sul sito Instamamme.net), che comprende:
La cesta di vimini:
destinata a un uso davvero limitato nel tempo. Per me è meglio puntare subito a un lettino, a un side-bed o, se siete favorevoli, sistemare direttamente il neonato nel lettone.
Il riduttore per il lettino:
si può tranquillamente evitare l’acquisto di un apposito riduttore utilizzando ad esempio un cuscino da gravidanza e allattamento (di quelli a ferro di cavallo, per intenderci) sistemato a U sul materasso. Stesso oggetto, doppio utilizzo: i classici due piccioni con una fava.
Giocattoli:
un neonato non sa neanche dov’è il suo naso, figuriamoci se gli interessano sonagli, pupazzetti e gingilli colorati. La prima fase di scoperta del mondo, poi, può avvenire tranquillamente usando oggetti di uso comune normalmente presenti in tutte le case (utensili da cucina, contenitori, etc).
Lo sterilizzatore:
Se doveste decidere di allattare al seno in modo esclusivo, il biberon non vi servirà affatto (e per disinfettare un eventuale ciucciotto bastano cinque minuti in acqua bollente). Se optate per l’allattamento artificiale, allora il discorso cambia.
Disinfettanti per biancheria e superfici:
l’igiene è fondamentale, d’accordo, ma la disinfezione quotidiana del corredino e più in generale l’ossessione per la pulizia possono fare più danni che altro, alla salute e all’ambiente!
La bilancia per neonati:
se il neonato è a termine e in salute, non è necessario pesarlo quotidianamente il neonato, anche se viene alimentato esclusivamente al seno. La vecchia pratica della “doppia pesata” (prima e dopo la poppata), oltre che fuorviante – se, ad esempio, il bimbo si scarica mentre mangia – rischia anzi di generare ansie immotivate nei genitori. Per essere certi che il bambino stia mangiando a sufficienza, basta controllare che bagni/sporchi almeno 6 pannolini nelle 24 ore. Se, per una ragione qualsiasi, dovesse temporaneamente servire una bilancia, è possibile noleggiarla in molte farmacie e sanitarie.
Il marsupio “tradizionale”
Portare i bambini sul proprio corpo è un sistema ideale per garantire al piccolo il contatto e la sicurezza di cui necessita nei primi mesi o anni della sua vita. Meglio, però, scegliere fasce portabebè o marsupi ergonomici che rispettino la fisiologia del bambino, evitando i supporti convenzionali (i classici marsupi che permettono anche la posizione “fronte strada”).
Scarpine:
i pediatri concordano nell’opportunità di lasciare il più possibile scalzi i bimbi piccoli, anche quando sono alle prese con i primi passi. Un motivo fondato per ritardare il più possibile l’acquisto delle prime scarpine.
Voi cosa ne pensate? Vi vengono in mente altri acquisti inutili per allungare la lista?
19 Commenti
per me il riduttore è stato fondamentale, anche se la bimba è cresciuta in fretta. ma mi ha permesso di risparmiare la spesa della culla. inutili un sacco di acquisti legati alla pappa: un buon robottino che omogeinizza, un thermos e barattoli per il freezer sono stati sufficienti.
Concordo. Spesso si risparmia un sacco scegliendo prodotti non specifici per la prima infanzia…
Uh come sono d’accordo… soprattutto sulle manie di sterilizzazione (evviva gli amici batteri) e le scarpine (evviva i piedini liberi!).
Col primo figlio si è proprio allo sbando, col secondo molto più smart 🙂
Un abbraccio
Calzino
Infatti, e meno preda dei consigli ansiogeni di conoscenti e forum per mamme! 😛
Tranne le scarpine (ehm.. sono feticista delle scarpette da bimbo!) che almeno però ho fatto io a maglia o uncinetto, e qualche prodotto disinfettante, con il primo sono stata piuttosto brava e non ho preso nulla. Con il prossimo andrà pure meglio visto che ho più consapevolezza di cosa si mettono in bocca i bambini (vogliamo sterilizzare anche quello??!!). E che riutilizzo tutto del prima!
Viva il riutilizzo! Comunque le scarpine all’uncinetto non valgono 😛 Anzi, sono bellissime!
Quoto tutto, sopratutto le scarpe! non gliele ho messe fino quando non ha iniziato a fare i primi passetti!
Idem!
Assolutamente d’accordo!
Noi non abbiamo preso nemmeno lo sterilizzatore perché in Francia consigliano di non sterilizzare più i biberon. Come per i ciucci 5 minuti in acqua calda e poi lavarli subito, sempre con acqua calda e via.
Le prime scarpine sono arrivate coi primi passettini, pero’ verso i sei mesi gli ho preso le ciabattine di cuoio morbido per impedirgli di togliersi i calzini in pieno inverno 😀
Penso che quella di non sterilizzare i biberon sia una linea guida dell’oms, ce ne ha parlato l’ostetrica al corso pre-parto. E visto che ahimè la secondogenita la sto nutrendo col bibe ho eseguito. In realtà, avevo lo sterilizzatore da micro-onde dalla prima gravidanza (praticamente mai usato), e ogni tanto li ho sterilizzati lì. Ma in maniera molto free.
Anche noi abbiamo usato delle soft sole per l’inverno! 🙂 Per il resto, viva l’acqua calda!
Ehm pigiamini pesanti in pile taglia nove mesi da usare a Giugno… 😉
Non sono d’accordo solo sul marsupio..il fronte strada gli permette di cominciare ad esplorare il mondo stando comunque a contatto con la mamma. Per il resto: no a gonne e vestiti x neonate, sono scomodi e accontentano solo le mamme! Poi no alle culotte, ossia i mutandoni copripannolino..scomodi e inutili. No alle muffole e ai guanti a meno che nn abitiate in posti davvero freddi. Non alla tiralatte manuale quasi sempre accompagnata da tendinite, e secondo me no pure a quella elettrica…tanta fatica per nulla o quasi.
In realtà la posizione fronte mondo grava sui genitali dei bimbi, oltre che esporli, specie se sono molto piccoli, a stimoli potenzialmente eccessivi. Le principali associazioni internazionali sul babywearing (come BW International http://www.babywearinginternational.org/) ormai la sconsigliano. Comunque è ovvio che ogni genitore fa le sue scelte in libertà 😉 Per i guanti: mio figlio rifiutava categoricamente di indossarli anche SULLA NEVE. Quindi sì, assolutamente inutili 😉
Ehm, sì… In effetti mi sembra un pochino eccessivo 😛
Hai ragione: proprio NO! alla cesta di vimini. Ci sta tre giorni e poi non sai dove infilarla. Il marsupio invece l’ho usato molto: avevo anche la fascia ma il mio Andrea era un vitello e non riuscivo proprio a portare il suo peso su una spalla sola. Ecco magari no a prendere entrambe le cose! La prossima volta si sceglie.
Cuoci pappa
vestiti strutturati (quanto è comodo per un neonato stare costretto in pantaloni, camicia, gonna? Inoltre sono ridicoli vestiti da adulti in miniatura)
Ottocento creme specifiche e costose
girello (dannoso per le articolazioni e la colonna)
Scarpe primi passi: sono pesanti e goffe, molto meglio scarpe da ginnastica con tomaia flessibile e suola morbida, da usare comunque solo quando il bambino già cammina e lo si porta in strada
io il girello l’ho comprato e non me ne pento, perché a volte è fondamentale: avendo una bimba molto curiosa e che tende a rincorrere (gattonando) i gatti, poterlamettere al sicuro, accanto a me, per pochi minuti mentre le cuocio la pappa o mi lavo i capelli è necessario e utile. Per pochi minuti, però.
all’elenco cose inutili, almeno in base alla mia esperienza, indico il cuscino per l’allattamento: mi è stato prestato ma l’ho presto restituito: scomodo, la bimba mi sgusciava via, mi dava fastidio sotto le braccia, insomma meglio senza.
[…] e la necessità impellente di politiche a sostegno della famiglia. Ma la speculazione che si fa sui prodotti per la prima infanzia è insopportabile e […]