Principe/principino/principessa e simili
Mio figlio porta il nome di un re, d’accordo, ma la mia convinta fede repubblicana mi impedisce di pensare a lui (e a qualsiasi altro bambino, a dire il vero) come un membro, seppur metaforico, di una qualche dinastia reale. Nondimeno, questo genere di vezzeggiativi è in un certo senso in contrasto con quello che più spero per Davide: l’assoluta normalità.
Il bambino
“Amore, la bambina ha fatto la cacca”. “Domani devo portare il bambino dal pediatra”. “Al ristorante veniamo io, il mio compagno e il bimbo”. A parte che mi ricorda le vignette della Settimana Enigmistica in cui i coniugi si chiamano “caro” e “cara”, lo trovo un po’ affettato, e soprattutto, tremendamente spersonalizzante.
L’erede
Sì, di una bella ipercolesterolemia familiare, un paio di allergie e una predisposizione all’infarto.
Il piccolo Davide
Prima di sentirlo con le mie orecchie, mai avrei creduto alla reale esistenza di persone che pronunciano frasi come “Dai un bacio al piccolo Davide”, oppure “Come sta il piccolo Davide?” (che, tra parentesi, nel caso di mio figlio significa anche chiamarlo per cognome e nome, come una recluta della naja). Invece esistono. E in qualche caso hanno anche meno di 50 anni.
Campione
Con questa torniamo in qualche modo al punto uno. Vorrei che Davide diventasse grande sentendosi speciale, ma non migliore degli altri. E soprattutto, che non abbia paura di deluderci se, crescendo, dovesse sviluppare il tono muscolare di un gateau di patate o l’attitudine allo sport di una lumaca obesa. Il che, trattandosi di mio figlio, è per inciso piuttosto probabile.
Nano
Molto in voga nel mondo del web, mi dicono essere usato da sempre in alcune aree del centro Italia. Non ci trovo niente di politicamente scorretto, ma semplicemente continua a farmi pensare a qualcosa di diverso rispetto a un bambino.
Vita mia. Cuore mio. Anima mia.
Ansia.
Pesciolino/pisellino. Con le varianti in -one.
Troppo fallico. È più forte di me
Siccome però tutti noi abbiamo degli scheletri nell’armadio, eccovi l’imbarazzante elenco dei nomignoli che, con la partecipe complicità di suo padre, ho appioppato nei mesi al mio povero primogenito. Sono consapevole di consegnare a tutti quelli che leggeranno uno strumento di ricatto quanto mai pericoloso, voi cercate almeno di essere clementi.
Piscec (trasposizione “italiana” del cognome di un calciatore polacco che in realtà si scrive Piszczek), Cucciolo mio, Cucciolodimamma, Cucciolotto-cuccioloso (eh, già), Patata, mr Patato, BigD, Tippete (scelta priva di qualunque riferimento alla dolcezza del roditore originario, ma legata invece all’attitudine innata alle percussioni che mio figlio condivide con lui) e le sue infinite varianti: Tippetone, Tippo, Tippolo, Tippolone, Tippetino, Tippols e chi più ne ha più ne metta.
E voi? Quali improbabili vezzeggiativi dovete confessare? Non siate timidi, coraggio!
48 Commenti
Io lo chiamo per nome e per scherzare lo chiamo ciccio pasticcio!!!!(mi risponde chiamandomi mamma marmotta) la bisnonna chiede al telefono il “topin” come sta !!!
mia madre (napoletana) chiede, sempre al telefono, come sta la “criatura”.
Ok che ho scelto un nome particolare (Dimitri) ma a scuola me lo chiamano tutti DIMI o DIDI :((
Tutti i nomi sono belli basta che non vengano storpiati! Il mio ciacio si chiama Francesco ma rischia un razzo laser intra oculare chi lo chiama Ciccio, Chicco o Checco! Aborro!!!
Piumino è stato il primo soprannome, utilizzato fino ai 6 mesi di vita. Poi siamo passati a Pietruscolo alternato a Piede. Ma non chiedetemi perché…
Piede è un capolavoro assoluto. Punto.
Contesto il commento a CAMPIONE:
dall’età di 6 anni lo prenderò in affido e lo trasformerò in una macchina di morte. 😛
A quel punto, preferirei che tu lo chiamassi PUGGILE!
Dio che ridere questo post.
Ce fai sognà Mamma green!
Piccolo Spransi (Spransi grande è il papà), Pietrini, Polpetta, PolpettaFritta, Pantoufle, Pepe, Pepè, Peppe.
E’ incedibile, ora che ci guardo sono tutti con la P.
PorcaPaletta!
Piccolo Pransi, allora 🙂 Bellissimi, tutti!
Esatto! anzi… PPPerfetto 😉
Stupenda rassegna e almeno un paio di volte mi sono sentita chiamare in causa arrossendo…confesso senza pudore Pitulino che è il più accreditato e anche quello che utilizzo quando mi riferisco a lui sul web, a volte vario sul tema con Pitulo ma l’ho tempestato anche di Pancottino, Amore di mamma (essì), Amorino (DOH!), ultimamente Patatone va per la maggiore con buoni margini di peggioramento -.-‘
Perché il fatto è che loro SONO l’amore di mamma. Che ce voi fa’ 😉
Lui è stato per tanto il patatone perchè era veramente un patatone!
Ora sul web è il pupo. Eccesso di tutela, lo so! Che dire… vale come bambino????
Naaa. Il pupo va benissimo! 😛
io le chiamo puzzole. Ora che ci penso è urendo.
Ma fa anche molto ridere. E in certi casi immagino sia quanto mai appropriato 🙂
[…] sono già due weekend che lascio la Nana ( e qui non me ne voglia Una Mamma Green ) nelle mani della SantaNonna&Suocera e con il suo Babbo, per niente preoccupata della sua […]
allora, oltre a “nana” tra quelli da te elencati (lo ammetto, la chiamo così dalla nascita), la chiamiamo patata, frizzi, sbiru, cicci, gigia, gigiù, sfrisulla….lei comunque si chiama MARTA
Sfrisulla mi piace. Quasi quasi mi faccio chiamare così, da oggi! 🙂
Come forse qualcuno sa (e sicuramente tu sei una di queste), le mie bambine hanno due soprannomi ufficiali, che tuttavia non ho dato io, ma sono responsabilità delle maestre dell’asilo (nel caso di “Dodo”, che è stata la prima parola della Dodo, e che nelle sue intenzioni era “Pronto?” – sì sì, lo so, non mi dite niente… A mia discolpa posso dire che la seconda parola fu “aaacie”, cioè “grazie”, quindi qualcosa di buono devo averlo fatto), e della Dodo medesima (che ha ribattezzato la sorella appena nata “Cecetta la sorelletta”).
Io di mio uso dei vezzeggiativi veramente poco originali: la grande era Patata, la seconda Polpetta. Quando sono maldestre diventano dei “Salami”, e in virtù del divertimento che provocano loro le puzze, specie quando le attribuisco ai loro piedi, Puzzetta e Puzzettina. In momenti di estrema tenerezza invece diventano dei “Pulcini”….
Che compendio di banalità, vero?
Ma non è l’amore, in fondo, il più banale dei sentimenti?….
<3
PS ma le guance di tuo figlio sono commestibili? Perchè io un morsetto glielo darei…. <3
Silvia, quando vuoi! Pare sia la sola cosa che Davide ha ereditato da sua madre. A parte il carattere “passionale”, s’intende! 😉
beh, il campionario è vasto anche dalle mie parti…nel nostro caso spesso si declinano rispettivamente per la bimba (che si chiama matilde) e per il cane!
pasticcia
gnappa
principessa (ooops…!)
fragolina
amore mio
broccola (!!)
matitina
signorina
bimba pagliaccia
…
Broccola mi piace estremamente.
Ahimè, sono tra quelle che chiamano il figlio principino, gioia mia e poi Gae, tato, rassi, il mostro…. Gae lo ha inventato lui o meglio è il modo in cui si chiama lui…
Gae è come la Aulenti, illustre Gaetana del design. Magari è di buon auspicio!
Gae è molto di design ;p
Comunque il mio preferito è Rassi! 😀
La grande quando è nata veniva chiamata SGNAPS o GNAPPY… (imbarazzante!!!) poi a un certo punto ha deciso da sola di chiamarsi PUPI (Luvi abbreviazione di Ludovica nella sua lingua!) e così è rimasta finché la sorellina piccola non ha iniziato a chiamarla CHICA. La piccola normalmente viene chiamata TERREMOTO… vi lascio immaginare perché! Anche se lei dice di chiamarsi CHICHI! E poi, devo ammetterlo, sprofondo in una serie di amore mio, pulcina, pulciotta, topolina, passerrotta e…. chi più ne ha più ne metta!!! 😉
Luvi comunque è bellissimo.
Quando ho letto “ansia”, oltre a condividere a pieno, sono finita sotto il tavolo dal ridere.
Comunque il peggiore di quella “famiglia” – e l’ho sentito dal vivo – è “Cuoricino della mamma”.
Vomito immediato.
Io non ho un pupetto, però ho l’omaccione che si è sorbito un bel po’ di soprannomi imbarazzantissimi che mi venivano fuori puntualmente di fronte ad amici e parenti =)
Adesso però li vogliamo sapere 😉
Mattino e Mattone (storpiandogli il nome a seconda di quando è tenerello e quando è pesante); patato al cioccolato (dolce un po’ salato); panciotto, panciottello, panciollino, cicciopizza e pasticciotto(qualche chilo fa), maritozzo con la panna, secco … e quelli “fallici” non li riporto =)
… anche perché data la lista ce n’è abbastanza per odiarmi fino alla pensione =)
Diciamo che se vorrai dei figli, avrai una carriera assicurata nel magico mondo dei nomignoli infantili 😛
Durante la gravidanza era soprannominato Blop o l’erede (dei nostri magnifici geni, of course!) per mantenere anonimato e suspance sul nome. Adesso oltre agli immortali diminutivi, o piuttosto “allungativi”, del suo nome io e mia cugina lo chiamiamo il “cicciobelva” o affettuosamente il “ciccio”, la nonna lo chiama “topino” e suo papà lo chiama “bébou” ma non è dato sapere perchè. Altrimenti lo chiamo per nome o col classico “amore di mamma”.
Qui l’unica Sua Maestà la Zarina, Imperatrice del mio cuore è la gatta…
Come darti torto? Imperatori, sovrani e despoti! 😉
Io da piccola ero truciolo o professore ( per la mia ostinazione nel non pronunciare una parola in pubblico finchè non ero in grado di dirla correttamente); mia sorella era Terremoto…differenze caratteriali ;p
Truciolo è infinitamente tenero. E professore, chissà perché, non mi stupisce (la dignità è un dono di natura, noblesse oblige).
Pacculiotto (che un po’ un nome onomatopeico del suono di una pacca sul sederino con annesso pannolino) e suoi derivati (Pac, Paccu) a seconda della distanza che divide la sottoscritta dal ciacio. Ah giusto, ciacio ☺️ Ninno e ninnillo, pesce o attila a seconda dei momenti e del livello di equilibrio mentale di me medesima! Cacone puzzone (per ovvi motivi) e, conseguentemente, puzzolo! Mussillo quando allunga le labbra e micio quando ingrugna e non vuole fare qualcosa (gatto malefico pare brutto)
Si ultimamente anche Swarz, dovuto alla folta chioma bionda che si ritrova ☺️
Di soprannomi da quando era in pancia una marea. Ma i post del suo babbo che vanno parecchio di moda su fb l hanno incontestabilmente incorato quale piccolo tiranno.
io lo chiamo “Piccininno” ma il più delle volte uso il suo nome, Flavio. Gli altri lo riempiono di “cucciolo, lupacchiotto, ecc.”
Ohi ohi…qui mi son sentita tirata in causa un sacco…:) allora Pietro è stato per sette mesi di gravidanza chiamato Scric’ perchè eravamo molto indecisi sul nome…una volta deciso l’ho chiamato per nome…poi da quando è nato è stato Pietro per lo più (amore nei momenti di coccole a gogo) e spesso principino ma in realtà lo uso molto sul web e non per chiamarlo…solo che lui c’ha proprio l’aria del principino XD! ME l’abbuoni?? Baciiiii
da noi va forte pulce e polpetta 🙂
nooo…dai…io lo chiamo bimbo…oppure pupo….quando parlo di lui con il padre.
Però a lui mi rivolgo sempre con il suo nome, visto che l’ho scelto e mi piace moltissimo!
Molto banalmente, “amore”. Amori quando mi rivolgo a entrambe.
Meno spesso piratine, teppette, o fringuels (da fringuelline).
Io li chiamo proprio come scrivo nel blog: lui è’ Cestino e lei è Cicina, forse perché sono soprannomi che non dico per caso ma che hanno una motivazione dietro
Vita mia. (origini del sud)
Pittino. Pitullo. Gnappolino e tutti i sopranonminucoli che ispirano la gommosaggine tipo troppolino. Sgnappetto.
Amore della mamma. Della mia vita. Cuore mio. Cuoricino. Cuoricello.
E poi purtroppo, tutte le varianti del suo nome. ma giuro che smetterò.
Santorillo, santorini, santippete, snatolippo, santantioco, santorello.
Il mio in pancia era “il putozzo” quando è nato era cinghialotto (grugniva!!) Poi pandoro , cucciolo, patato, savanino.
Noi per ora siamo a “Piccolino” da parte mia e “Baby” o “My baby” da parte di Magdalen.. A volte Magdalen esce fuori con un “Pipi” o “My pipi” che non si riferisce alla pipì ma Magdalen chiama Pipi anche il cane.. Boh.. Poi abbiamo “Baby Travis” oppure “Baby baby” e puoi già immaginare “Baby pipi”
Prima di nascere ogni tanto lo chiamavamo “Erede al trono”, poi è nato e non lo abbiamo più fatto, si vede che il trono lo ha ereditato? In compenso io ho iniziato a chiamarlo “Lord” o “Sir” (più impersonale di così?! che non vuol dire altro che “signore”) e ultimamente “Lordino” che sarebbe nella mia testa il diminuitivo di “Lord” un po’ come “Signorino” o “Piccolo Lord” fino a quando mio fratello mi ha fatto notare che in italiano lo stavo chiamando in realtà… zozzino o sporchino!