Dieci luoghi comuni falsi sui gatti (più uno)

1. I gatti sono animali solitari
Provate a spiegarlo ad Artù, che sente la necessità di starmi vicino-vicino anche mentre esaurisco i miei bisogni più privati. Magari smetterà anche di vendicarsi con ferocia quando ritiene di essere stato lasciato solo troppo a lungo.

2. I gatti sono creature dignitose e superbe
Quando hanno fame, o voglia di grattini, darebbero via anche il fondo del fondo del proprio orgoglio.

3. I gatti odiano l’acqua
Ma amano giocare con la fontana del bidet, appollaiarsi nel lavandino bagnato, rovesciare la ciotola dell’acqua schizzando dappertutto.

4. I gatti non sono affettuosi
Falso, lo sono eccome. Solo che a volte scelgono sistemi bizzarri per dimostrarlo.

5. I gatti sono carnivori perfetti
Vero. Ma io ne conosco almeno uno che ama le carote, le mele e l’anguria.

6. I gatti graffiano
Il mio preferisce mordere. Sgranocchiare, rosicchiare, sbocconcellare. Azzannare, addentare, sbranare.

7. I gatti sono animali crepuscolari
La verità è che i gatti sono animali inopportuni: non importa a che ora decidiate di dormire, loro non potranno esimersi dal rompervi le palle.


luoghi comuni18. I gatti non hanno memoria

Non è esatto. Direi piuttosto che scelgono con attenzione certosina (a-hem!) cosa ricordare.

9. I gatti si auto-regolano con il cibo
E gli otto chili di Artù sono solo muscoli e sottopelo.

10. I gatti sono animali indipendenti
Ma se gli date una mano a rimpinzarsi di leccornie, grattarsi la schiena, accomodare i cuscini, vedrete che difficilmente si offenderanno.

(Diventando seri, il vero luogo comune da sfatare riguarda il rischio, per le donne gravide, di contrarre la toxoplasmosi dai gatti. Non sono un medico e non mi permetto di dare indicazioni, ma sento di poter dire che nella stragrande maggioranza dei casi i mici, specie quelli di casa, non costituiscono un concreto pericolo. Basta osservare le più elementari norme igieniche e non privarsi della compagnia dei nostri folletti baffuti).

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18 Commenti

Lucia Malanotteno 18 Giugno 2014 - 14:43

gli vuoi proprio bene ad Artù!!!
Sulla toxo: se si ha sempre avuto un gatto in casa con un minimo di accortezze non c’è pericolo. Se non si ha mai avuto un gatto magari aspetterei di partorire per prenderlo!!! (Può accadere, è vero che il passaggio è raro, soprattutto legato alla gestione errata della lettiera)

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Silvana - Una mamma green 18 Giugno 2014 - 15:37

Bah, diciamo che:
1) il gatto dovrebbe essere positivo alla toxoplasmosi (che dovrebbe aver contratto mangiando carne cruda di animali infetti)
2) il gatto dovrebbe trovarsi nel breve periodo di tempo in cui “emette” effettivamente le spore attraverso le feci (da quanto mi risulta, si tratta poche settimane nel corso della sua intera vita)
3) le feci “infette” dovrebbero rimanere all’aria almeno per 12/24 ore, così che le spore possano attivarsi
4) le feci con le spore effettivamente infettanti dovrebbero essere rimosse con le mani, oppure bisognerebbe avvicinare il volto alla lettiera al punto da inalarne delle particelle
5) le mani sporche di feci infette dovrebbero essere portate alla bocca, oppure a contatto con gli occhi o con altre mucose.
Diciamo che non è teoricamente impossibile, ma quanto mai improbabile, soprattutto se il gatto è nato e cresciuto in un ambiente controllato e si è sempre cibato di carne cotta o alimenti industriali. Fare giardinaggio senza guanti, mangiare insaccati o carni crude (specie se in agriturismi o di altra provenienza “non industriale”) o verdure non lavate espone a rischi incalcolabilmente maggiori.
In ogni caso, un banale prelievo di sangue effettuabile in ambulatorio veterinario può stabilire con certezza se il micio è o meno “portatore” del toxoplasma, fugando ogni possibile dubbio.
Un abbraccio. E sì, gli voglio bene, anche se un piccolo infame (manco tanto piccolo, a dire il vero!)

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giovannacacciuto 18 Giugno 2014 - 14:54

Carinissimo il tuo articolo e decisamente vero!!! Chiunque ha un gatto in casa si rende conto di quanto siano terribili e al contempo meravigliosi…
Per quanto riguarda la toxoplasmosi c’è ancora tanta, troppa ignoranza anche da parte di medici allarmisti ,infatti nella maggior parte dei casi non si contrae a causa dei gatti ma con l’assunzione di salumi… ma purtroppo l’ignoranza è dura a morire….

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Silvana - Una mamma green 18 Giugno 2014 - 15:37

Giusto, soprattutto terribili! 🙂

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Mummyinprogress 18 Giugno 2014 - 17:15

La mia gatta cova le mele, meglio se rosse e profumate. E sulla toxo c’è tanta disinformazione: lo dice chi da sempre divide il tetto con i gatti, di casa e non (ovvero che hanno la libertà di andare in giro e tornare), e che non l’ha mai contratta! …e dire che ci speravo, invece sto a stecchetto 🙂

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Silvana - Una mamma green 18 Giugno 2014 - 19:50

Pensa che quando aspettavo Davide sono stata in vacanza in Andalusia. Ho passato due settimane con la bava alla bocca a guardare mio marito ingozzarsi di jamon iberico. Alla fine ne ho comprato un paio di etti e li ho fatti mettere sotto vuoto. Quando ho partorito, circa cinque mesi dopo, me li sono goduti tutti da sola con famelica libidine!

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nimerya 18 Giugno 2014 - 17:17

I gatti, se trattati con rispetto e amore, sono creature eccezionali e affettuosissime e ogni giorno che passa sono sempre più felice di vedere come si sta evolvendo bene il rapporto tra Muffin e il cucciolo umano.
Io sono immune dalla toxoplasmosi sin da quando non avevo ancora Muffin, e non avendo mai avuto animali in casa vuol dire che si prende più facilmente altrove che dal gatto, ma quando sono rimasta incinta ho comunque chiesto consigli alla mia veterinaria. In 30 anni di carriera non ha mai sentito di un gatto casalingo che avesse la toxoplasmosi e che l’avesse attaccata a qualcuno. Più facile, appunto, prendersela dall’insalata lavata male o dagli insaccati!

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Silvana - Una mamma green 18 Giugno 2014 - 19:48

Per dire, mia cugina fa la veterinaria e ha gatti in casa da anni (oltre che due figli non più piccolissimi): è ricettiva alla toxoplasmosi nonostante la sua professione. Stesso discorso per almeno due delle veterinarie della clinica dove portiamo Artù.

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Serena 19 Giugno 2014 - 09:17

Polpetta è il gemello di Artù… Li divide solo il punto n. 9: Polpetta è uno smilzo, anche se forse è meglio chiamarlo boccuccia di rosa, visto che è schizzinoso… Qualsiasi cosa gli diamo da mangiare lui la rifiuta, solo le crocchette rimangono la sua passione smisurata e, ho scoperto da sabato, anche il latte x gatti (ma quest’ultimo nn più di tanto e forse solo xchè è una novità). Cmq d’accordo su tutti i fronti!
Per quel che riguarda toxoplasmosi e affini… Nn ne farei un dramma o una caccia alle streghe, questa mania incontrollabile che ultimamente dilaga di voler a tutti i costi igienizzare e disinfettare tutto e tutti mi pare eccessiva… Parola di chi pulisce ogni santo giorno ma solo con aceto e bicarbonato (ammessi anche sapone piatti e alcool). E’ giustissimo prestare attenzione ma vivendo il tutto con naturalezza e tranquillità.

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Silvana - Una mamma green 19 Giugno 2014 - 10:41

Artù invece mangerebbe qualsiasi cosa!

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mamma spettacolare 19 Giugno 2014 - 16:05

Ci aggiungerei anche : i gatti non hanno padroni. Non è vero che non ce l’hanno è che scelgono con criteri ignoti chi sia.
E anche io ho fatto una gravidanza abbracciata abbracciata al mio leo, che tanto non mi lasciava davvero manco per andare in bagno! Come tutti gli animali che entrano a far parte delle famiglie, sono esseri strepitosi

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Silvana - Una mamma green 25 Giugno 2014 - 09:37

Strepitosi e un po’ rompiscatole, aggiungerei (con affetto) 🙂

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Serena 20 Giugno 2014 - 08:40

Polpetta nulla, abbiamo provato di tutto e speso un sacco di soldi ma rifiuta qualsiasi cosa… Abbiamo provato anche a cucinare noi il suo cibo, ma è stata fatica sprecata… Così la sua pappa finisce nelle pance dei mici che abitano vicino ad un asilo nido i quali, manco a farlo apposta, sono tutti belli grassocci, mentre il mio sembra provenire dal Biafra…
Per quel che riguarda l’amore x l’acqua nemmeno il mio vet se lo riesce a spiegare: Polpetta ha sempre avuto una passione x l’acqua e tutto ciò che è bagnato. Quindi nn passa giorno che nn si bagni le zampette dentro la ciotolina che dovrebbe servire x bere schizzando ovunque, che nn si sdrai sul pavimento bagnato appena un attimo dopo che io ho passato lo straccio, che nn giochi con l’acqua rimasta nei sottovasi, che nn lecchi i vetri quando fuori piove o quando io mi faccio la doccia, che nn stia fuori sui balconi a prendersi tutta la pioggia di questo mondo… Nn fategli sentire il rumore dell’acqua che esce dai rubinetti, diventa matto dalla gioia. Per dire: ieri sera, sistemando i vasi sui balconi, mi sono cadute delle gocce di acqua. Indovina Polpetta dove si è andato a sedere? 🙂

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Silvana - Una mamma green 25 Giugno 2014 - 09:37

Sono tutti matti, questa è la verità 🙂

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Vivi 20 Giugno 2014 - 16:04

Articolo esilarante! E brava anche per la toxo. Per rispondere anche ad altre che hanno commentato: anche se avete un “gatto selvatico” basta usare i guanti per pulire i suoi bisogni. Sono i soli a veicolare la toxo. Mia cognata è veterinaria e abbiamo uno zoo in casa e la mia gravidanza non è certo stata messa a rischio dai nostri pelosi, anzi…mi hanno fatto tanta compagnia.
E per assurdo lei, in quel periodo, aveva decine di clienti che facevano analizzare i gatti perché si erano prese la toxo in gravidanza, per poi scoprire che i loro mici erano sanissimi, mentre loro si erano scofanate quintali di salame e carne cruda! Quelli sì portano la toxo!

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Silvana - Una mamma green 25 Giugno 2014 - 09:36

Grazie mille! E viva i micioni!

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robbyroby 24 Giugno 2014 - 21:36

mi piace questo tuo post. Evviva i mici.

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Silvana - Una mamma green 25 Giugno 2014 - 09:36

Evviva!

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