Il 2020, nella mia memoria, resterà per sempre anche l’anno della Didattica a distanza. Con due figli in età scolare (Flavia ha cominciato la scuola primaria proprio nel mezzo della pandemia) e un’esperienza particolarmente intensa di lezioni a distanza (abitiamo nella regione italiana che ha fatto più ricorso alla Dad, dall’inizio dell’emergenza sanitaria), ho avvertito l’esigenza di rendere questa singolare avventura un po’ più sostenibile. Per l’ambiente, per il bilancio familiare e soprattutto per i miei piccoli studenti smart.
Ecco dunque, a valle di lunghi mesi di “scuola da casa”, i miei spunti per una Didattica a distanza più sostenibile:
1. Una stampante che rispetti l’ambiente
Era dai tempi dell’università che non mi ritrovavo a stampare così tanto, ogni giorno. Schede che le maestre inviano ai bambini, poesie da imparare a memoria, disegni da colorare, ma anche ricette da preparare assieme ai miei figli o istruzioni per lavoretti e “attacchi d’arte” (le consegne della DaD possono essere davvero molto fantasiose!). Un’esigenza spesso imprescindibile, a cui si può far fronte utilizzando un dispositivo concepito per ridurre l’impatto ambientale, la produzione di rifiuti e lo spreco di inchiostro e materiali. Come le stampanti della gamma EcoTank di Epson, che al posto delle classiche cartucce di inchiostro impiegano serbatoi ricaricabili ad alta capacità. Una tecnologia che permette di ridurre la quantità di rifiuti, di risparmiare tempo, di stampare in modo particolarmente efficiente (una ricarica di inchiostro è equivalente a 72 cartucce) e anche di ridurre i costi di stampa fino al 90%. Per una sostenibilità che sia davvero a tutto tondo.
2. Una postazione “di lavoro” ergonomica
Il lungo lockdown di primavera aveva evidenziato tutti i limiti organizzativi del nostro piccolo appartamento. Mio figlio Davide si era ritrovato a seguire le sue video-lezioni dalla nostra camera da letto, sistemato alla buona su un comò. Per questo, a giugno, il mio primo pensiero e quello di suo padre è stato di rivoluzionare la cameretta, in modo da garantire sia a lui che a sua sorella una postazione di studio confortevole e salubre con una scrivania ampia e seduta ergonomica. Per ovviare alla carenza di spazio, abbiamo sfruttato l’altezza, acquistando due letti a soppalco con scrivanie sottostanti.
3. Soluzioni smart e veloci
Accompagnare dei bambini ancora piccoli nell’esperienza della Dad può essere davvero molto impegnativo. Per quello mi sembra importante semplificarsi il più possibile la vita con soluzioni smart e di utilizzo immediato da parte di tutti, inclusi i diretti interessati. Un esempio? Collocare la stampante in uno spazio “neutro” o in un ambiente comune consente a tutti i membri della famiglia di utilizzarla senza disturbare o interrompere le attività degli altri. Anche una buona qualità della rete e dei dispositivi utilizzati può rappresentare un aiuto decisivo per rendere più fluide e sostenibili le varie operazioni: per quanto riguarda la stampante, trovo che siano una svolta irrinunciabile i modelli con connettività wi-fi, come le stampanti a ridotto impatto ambientale EcoTank di Epson. Nella gestione della Didattica a distanza capita ogni giorno di ricevere materiali, liste, schede e altri documenti direttamente via WhatsApp o sul registro elettronico. Poter lanciare la stampa direttamente dallo smartphone significa semplificare la routine quotidiana e rendere più autonomi i bambini nello svolgimento delle attività didattiche.
4. Un ambiente salubre e confortevole
Per una Didattica a distanza sostenibile nel lungo periodo (sigh!) sono importanti diversi parametri di confortevolezza e abitabilità dell’ambiente. A cominciare dall’acustica, che a casa nostra è sempre accettabile grazie a infissi e doppi vetri isolanti. La silenziosità della stampante, garantita da prodotti come le inkjet EcoTank di Epson, è un altro dei parametri da tenere in considerazione, specie se, come in casa nostra, viene attivata più volte al giorno da tutti i membri della famiglia. Godere di un minimo di privacy, inoltre, è a mio parere un aspetto fondamentale, anche per un piccolo “smart worker”. Io ho deciso di aggiungere una tenda oscurante in un punto strategico del nostro appartamento: pochi euro di investimento e installazione super veloce! L’illuminazione, per fortuna, non è mai stato un problema, dal momento che la nostra casa, al primo piano, è esposta a sud ovest e gode di un considerevole spazio libero dinanzi. Piuttosto, in alcune ore del giorno diventa indispensabile schermare la luce naturale con le tende, per evitare riflessi fastidiosi sul monitor e consentire una migliore visione delle lezioni online (io preferisco le tendine a rullo, che consentono anche di modulare l’effetto schermante). Per quanto riguarda infine la temperatura, la mia raccomandazione è di non surriscaldare l’ambiente, ricordando che sull’uso dei termosifoni esistono precisi parametri da rispettare (la temperatura interna della casa, per esempio, non dovrebbe superare i 20-22 gradi di media).
5. Didattica a distanza sostenibile: no agli sprechi
Rendere più sostenibile la didattica a distanza significa anche fare attenzione a evitare gli sprechi a qualsiasi livello, per ridurre l’impatto sull’ambiente ma anche le spese a carico della famiglia: carta, materiali di cancelleria, inchiostro e simili dovrebbero essere utilizzati con consapevolezza e attenzione, anche se con i bambini piccoli ci può stare un po’ di indulgenza in più. Davide e Flavia, per esempio, utilizzano penne cancellabili (come richiesto dalle loro maestre) con cartucce intercambiabili, in modo da poterle sostituire ogni volta che si esauriscono. Anche una stampante con serbatoio di inchiostro ricaricabile, come le inkjet EcoTank di Epson, permette di evitare sprechi di inchiostro e ridurre la produzione di rifiuti (4 flaconi valgono come 72 cartucce!). Per quanto riguarda invece i consumi di carta, piuttosto che fare stampe fronte/retro preferiamo utilizzare il lato posteriore dei fogli per disegnare, prendere appunti o scrivere bozze.
6. Occhio ai consumi elettrici
Una Epson EcoTank rappresenta anche una garanzia di risparmio energetico. A differenza delle stampanti laser, infatti, le stampanti inkjet della gamma EcoTank funzionano “a freddo” e non richiedono il riscaldamento del toner, permettendo appunto di ridurre il dispendio di energia. Per la scrivania, inoltre, è importante l’uso di lampadine a Led orientabili e con con temperature indicate per lo studio. E, come Davide non perde occasione di ricordarci, ricordarsi di spegnere il computer e la luce quando le lezioni online sono terminate.
7. Una routine sana
Cercare di rendere accettabile un’esperienza come la Dad prolungata – che per bambini piccoli resta a mio parere una forzatura – significa anche sforzarsi di mantenere una serie di sane abitudini, indispensabili, come sanno tutti i lavoratori “smart” di lungo corso, per preservare salute mentale, concentrazione e tono dell’umore. Il mio consiglio è di cercare di riprodurre il più possibile la routine che si manterrebbe con la normale frequenza scolastica: svegliare i bambini alla stessa ora, fare una regolare colazione prima di cominciare le video-lezioni, non derogare alle pratiche quotidiane di igiene personale, non consentire ai bambini di seguire le lezioni in pigiama.
Non sarà mai come andare a scuola, ma con questi accorgimenti la Didattica a distanza diventerà forse più sostenibile. Voi quali accorgimenti state adottando? Vi sembra che la scuola a distanza stia aumentando o riducendo l’impronta ambientale della vostra famiglia?
Post in collaborazione con Epson EcoTank
4 Commenti
Grazie mille per questo articolo-guida. Noi abbiamo due piccoli che seguono la DAD, sperando che l’anno prossimo sia solo un brutto ricordo! Buone feste!
Speriamo!
Speriamo che questo dicembre si porti via tutto quanto…e che questa DAD sia solo un lontano ricordo… 🙁
Speriamo davvero! 🙁