Da diversi giorni siamo tutti alle prese con una esperienza nuova e non facile. La necessità di contenere la diffusione del nuovo Coronavirus ci impone di autolimitare le nostre libertà personali, di restare in casa assieme alla nostra famiglia e di rinunciare alla vita sociale. Una sfida ardua, che mette in discussione nel complesso lo stile di vita che abbiamo sempre dato per scontato. Anche se, ovviamente, la situazione che stiamo affrontando è del tutto inedita per me come per tutti gli italiani, in tanti anni di telelavoro ho avuto modo di conoscere bene le insidie dell’isolamento e della prolungata reclusione. Cominci col restare in pigiama, e metterti a lavorare direttamente a letto, e finisci col sentirti depresso e malato, anche se grazie al cielo sei in perfetta salute. Ti concedi di rallentare un po’ – il che va benissimo – ma poi ti fai prendere la mano, e ti ritrovi impantanato nell’inedia, nei ritardi, nel caos. Ecco, quindi, sulla base della mia decennale abitudine al telelavoro, un decalogo che spero possa aiutare tutti di noi ad affrontare la quarantena da Coronavirus senza impazzire e senza farci sopraffare dalla tristezza. Insieme, per quanto lontani.
1. Svegliati (quasi) alla solita ora
A prescindere dai tuoi attuali impegni di lavoro, e dall’attività didattica in cui sono impegnati i tuoi figli, cerca di mantenere dei ritmi quotidiani regolari, il più possibile simili a quelli a cui siete abituati. Anche se siamo tutti chiusi in casa, questa non è una “vacanza fuori programma”: svegliati a un orario decente, pranza e cena a orari abituali, manda a letto i bambini come se tutto stesse procedendo come al solito.
2. Non restare sempre in pigiama
Uno dei rischi principali del telelavoro, e più in generale delle giornate casalinghe, consiste nel “lasciarsi andare” e in qualche modo perdere il contatto con la realtà, trascurare se stessi e finire col sentirsi in una specie di limbo irreale. Invece, anche se ci troviamo impossibilitati a uscire, siamo per fortuna quasi tutti in buona salute, ed è opportuno comportarsi di conseguenza: non restare in pigiama, non trattenerti a letto più del dovuto, scegli una postazione di telelavoro comoda e luminosa. Abbi cura di te proprio come quando esci ogni mattina per andare al lavoro.
3. Non derogare a tutte le regole
Stiamo vivendo una esperienza unica nella storia recente del nostro Paese, e ci troviamo a trascorrere le nostre giornate in un modo del tutto insolito. È comprensibile che, per rendere più tollerabile la situazione, alcune regole vengano “ammorbidite” o parzialmente riviste. Ma far saltare completamente gli schemi abituali sarebbe deleterio, sopratutto per i bambini, che hanno già perso molti dei loro consueti punti di riferimento e che hanno bisogno di mantenere, pur con qualche salvifica eccezione, una routine abbastanza regolare. Meglio, quindi, evitare le maratone di YouTube, l’abuso di snack, i pranzi sul divano, la deroga al lavaggio dei dentini. Tra qualche settimana, se saremo bravi e tutto andrà come deve andare, i nostri figli torneranno alla loro quotidianità, ed è importante che si trovino pronti.
4. Cerca di mangiare sano
Nei momenti di apprensione, tristezza o semplice fatica, la tentazione di rifugiarsi nel comfort food è – almeno per la sottoscritta – molto forte. E non è un dramma, credo, concedersi qualche piccola gratificazione gastronomica (o alcolica!) extra. Meglio, però, non esagerare col cibo spazzatura, con gli spuntini ipercalorici o con il cibo da asporto. Altrimenti rischiamo di proteggerci efficacemente dal Coronavirus, ma di ritrovarci poi con altre problematiche.
5. Prendi un po’ d’aria con i bambini (in sicurezza per tutti)
Se hai la possibilità di farlo senza contravvenire ai decreti per contenere la diffusione del contagio, cerca di trascorrere almeno un’ora al giorno all’aria aperta insieme ai tuoi figli. Potete uscire in cortile, giardino o nelle immediate vicinanze di casa vostra, a patto di non avere contatti con altre persone, e solo se nessuno di voi avverte alcun tipo di sintomo influenzale. Cerca di proporre giochi movimentati: corsa, palla, campana, bicicletta, salti con la corda e di godere di qualche benefico raggio di sole. Se non avete la possibilità di uscire, invita i bambini a trascorrere un po’ di tempo in balcone, o almeno affacciati alla finestra.
6. Leggi e studia (e fallo fare ai tuoi figli)
Anche se non stai lavorando da casa, cerca di ritagliarti dei momenti della giornata dedicati allo studio o alla lettura, e chiedi ai tuoi figli di fare altrettanto. Stabilisci delle ore della giornata riservate al “lavoro intellettuale”, in cui cercate di restare tranquilli, magari davanti a una bella tazza di tè, e tenere in esercizio la mente.
7. Fai un po’ di moto
Oltre a tenere in allenamento il cervello, fai in modo di muoverti regolarmente anche se non puoi uscire di casa, e cerca di coinvolgere anche i bambini. Segui una lezione di fitness online, cammina sul tapis roulant, cerca un video di yoga per genitori e figli. Oppure, semplicemente, accendi la musica e comincia a ballare.
8. Resta in contatto
Isolamento non deve significare solitudine anche se, credetemi, questo rischio esiste ed è molto concreto. Anche se non siamo in grado di andare a trovare nonni, amici e parenti, possiamo chiamarli, mandare loro dei video, dei messaggi audio o delle fotografie per sentirci comunque vicini. Questa “arresti domiciliari da CoVid-19” potrebbero anche essere una buona occasione per abituare i bambini a scrivere messaggi o piccole email alle persone da cui sono prolungatamente separati.
9. Tieni la casa in ordine
In un ambiente ordinato si lavora meglio. E convivere nel caos per intere settimane equivarrebbe davvero a mettere a dura prova i nervi e la serenità dell’intera famiglia. Pur senza impazzire (né far impazzire gli altri), cerca di mantenere la casa nel solito ordine. Approfitta per fare un po’ di decluttering, eliminando il superfluo e riorganizzando gli ambienti, e coinvolgi i bambini in queste operazioni, che possono rivelarsi molto appaganti e anche divertenti.
10. Abbi pazienza
Ci saranno giorni lievi e altri pesantissimi, ore dolci e ore ingrate, abbracci e discussioni. Sarà dura. Ma passerà, e torneremo a stare insieme, senza limitazioni. A uscire, a viaggiare, ad abbracciarci. E forse saremo un po’ più consapevoli, più veri e più liberi.