Come ho già raccontato in questo blog, da tanti anni uso, al posto degli assorbenti, una coppetta mestruale. Ho già scritto quali sono, secondo me, le 5 ragioni per provarla, ma adesso mi è venuta voglia di approfondire la questione scrivendo le cinque cose che forse non tutti sanno sulla coppetta mestruale.
1. Non occorre toglierla per fare la pipì
Lì sotto noi signore abbiamo due buchi diversi. Uno serve, appunto, per urinare. L’altro per partorire e divertirsi. Ed è lì dentro che si mette la coppetta mestruale, senza alcuna interferenza con le vie urinarie.
2. Non rischia di “perdersi” nel corpo
L’utero è “chiuso” dalla cervice. Il sangue mestruale, ovviamente, filtra senza problemi, ma la coppetta non può in alcun modo finire all’interno e smarrirsi da qualche parte. Certo, può risalire nel canale vaginale e può sembrare ostico riuscire a recuperarla. Ma in realtà è sufficiente stare tranquille e spingere con i muscoli pelvici, un po’ come per partorire. In questo modo la coppetta si abbassa da sola e diventa facile estrarla.
3. La coppetta mestruale non funziona come un assorbente interno
Potreste odiare i tamponi, finanche non essere mai riusciti a usarli e scoprire di adorare la coppetta. Questo perché i due dispositivi sono profondamente diversi tra loro. La coppetta non deve essere inserita così in profondità, non assorbe il sangue mestruale (ma lo raccoglie), richiede di essere svuotata con una frequenza di norma inferiore al cambio di un assorbente interno e garantisce un comfort completamente diverso in fase di inserimento e di estrazione. Provare per credere.
4. La coppetta non deve per forza essere “morbida”
Non è detto che una donna debba trovarsi per forza meglio con una coppetta più morbida o elastica. Ognuna di noi ha delle caratteristiche anatomiche uniche, che possono cambiare anche considerevolmente nel corso degli anni e a seguito di gravidanze e parti. In base alle peculiarità del proprio corpo, e in particolare allo stato di tonicità della muscolatura pelvica, si rivelerà maggiormente confortevole una coppetta più o meno “rigida”. Diciamo che l’ideale sarebbe provare almeno un paio di modelli diversi per individuare quello più adatto.
5. Il sangue che si raccoglie nella coppetta non è “sporco”
Il sangue mestruale è sangue fresco, vivo. Del tutto simile, se non per una inevitabile componente mucosa, al sangue che fuoriesce da un taglio su una mano o su un braccio. Se assume odori sgradevoli o colorazioni strane, è perché una volta esposto all’aria subisce dei processi di ossidazione. Ma la coppetta previene del tutto questi inconvenienti, dal momento che impedisce al sangue mestruale di raggiungere l’esterno del corpo fino al momento di svuotarla, sciacquarla e reinserirla.