Ci sono volte in cui partire è una necessità. Una scelta d’amore.
Tra pochi giorni inizierò l’ennesimo viaggio insieme alla mia famiglia. Ma non sarà una vacanza come le altre, non sarà di certo una partenza qualsiasi. Voleremo, per la prima volta in quattro, lontano dall’Europa, destinazione Puerto Plata, nel nord meno turistico della Repubblica Dominicana. Ad attenderci, il centro gestito dall’associazione “Los amiguitos de Cristo”, una struttura che, grazie all’impegno di tanti volontari locali, offre ogni giorno asilo nido, doposcuola e corsi di lingue a 162 piccoli rifugiati haitiani, finanziandosi grazie alla Fondazione Mission Bambini e alle adozioni a distanza di tante mamme e papà italiani, che col loro sostegno garantiscono la prospettiva di un futuro libero e sereno a tanti bimbi e alle loro famiglie.
Mission Bambini mi ha invitato a visitare la struttura e a incontrare le famiglie dei bimbi che la frequentano. Per vedere, toccare, ascoltare. E raccontare. Raccontare quanto la vita di questi piccoli sia allo stesso tempo straordinaria e normalissima. Quanto l’esistenza del centro garantisca loro, e ai loro familiari, sostegno materiale, istruzione, care giving e integrazione, in un contesto altrimenti non sempre ospitale. Raccontare, soprattutto, quanto sarebbe importante che anche gli ultimi 35 bambini in attesa di adozione a distanza trovassero un benefattore italiano in grado di illuminare il loro futuro.
Sarà un viaggio emozionante e impegnativo, alla scoperta di un paese lontano, della sua natura e dei suoi colori. Alla scoperta delle mie reali attitudini di viaggiatrice e di quelle della mia famiglia, delle nostre capacità di adattamento e dello spirito “di avventura” dei miei figli. Un viaggio, soprattutto, alla scoperta di una realtà straordinaria, fatta di un quotidiano non sempre facile, diverso – ma per altri aspetti tanto simile – da quello a cui sono abituata da sempre.
Una realtà impastata di solidarietà e speranza, di condivisione e di entusiasmo bambino, in cui dalle miserie della vita nascono nuove opportunità e storie di amicizia e di amore.
Non so se sarò in grado di raccontarlo al meglio. Di trasformare in parole e immagini le emozioni che senz’altro mi travolgeranno. Di raccontare, soprattutto, l’esperienza che vivranno Davide e Flavia, così piccoli e del tutto, o quasi, privi di filtri e di sovrastrutture. Ci proverò. Proverò a portarvi insieme a me e a mostrarvi quello che vedranno i miei occhi, e, soprattutto, quello che vedranno gli occhi spalancati e limpidi dei miei figli piccoli. Proverò a mostrarvi le meraviglie che può fare l’amore.
Seguite il nostro viaggio sul blog e sui miei profili social, con l’hashtag #azzeraladistanza.
Commentate, condividete, spargete la voce e, se potete, fate una scelta concreta di solidarietà. Una scelta di generosità e impegno.
Fate una scelta d’amore.