Lanzarote per me è stata una rivelazione. Forse perché, come spesso accade ai viaggiatori, rappresentava esattamente quello di cui avevo bisogno nel momento in cui siamo partiti. Spazi sconfinati, una natura potente e selvaggia, vento, sole e silenzio. Lanzarote mi ha restituito l’ossigeno che mi mancava in un momento in cui mi sentivo soffocare. Mi ha liberato. E mi è rimasta nel cuore. E Lanzarote con i bambini si è rivelata un’idea semplicemente perfetta. Per la dolcezza del clima, per le distanze contenute (un’ora e un quarto da un’estremità all’altra dell’isola) e per le attrazioni a misura di tutti, un mix accattivante di natura e architettura quasi sempre en plein air.
Così diversa da Tenerife, che pure ho tanto amato, questo tizzone scuro di lava immerso nell’Atlantico mi ha stregato senza se e senza ma. Noi siamo rimasti a Lanzarote per 8 giorni interi. Un tempo che altri avrebbero giudicato forse troppo lungo, abbinando magari una tappa nella vicina Fuerteventura, ma che si è rivelato perfetto per assicurarci lentezza, relax e la sensazione di “vivere” l’isola, oltre che visitarla. Che poi è quello che di solito cerchiamo quando viaggiamo. Ogni giorno, complice una situazione meteo molto favorevole, passavamo mezza giornata alla scoperta dell’isola con la nostra auto a noleggio e l’altra metà in relax, su una spiaggia o al parco giochi (o entrambe le cose).
Ecco, nel dettaglio, l’itinerario del nostro viaggio a Lanzarote con i nostri bambini di 2 e 4 anni:
Valle de la Geria e Museo della Pirateria di Teguise
Attraversare questa valle vulcanica, con i vigneti piantati nella cenere nerissima e protetti da muretti circolari di pietre, vale il viaggio. L’assaggio della malvasia locale perfeziona ulteriormente l’esperienza. Il museo è piccolo e non particolarmente memorabile, ma la location (il Castello di Santa Barbara, arroccato sulla suggestiva cittadina di Teguise) a me è piaciuta moltissimo. E penso che rappresenti il modo ideale per cominciare a prendere familiarità con l’isola. Costa poco, richiede poco tempo e ai bambini piacerà.
Jardin de Cactus
Una vecchia cava che l’architetto Cesar Manrique, indiscusso genio isolano e “nume tutelare” di Lanzarote (si deve a lui la politica di protezione del territorio che ha salvaguardato il paesaggio) ha trasformato in un originale giardino botanico con cactus e piante grasse.
Caleta de Famara
Un minuscolo villaggio costiero, una scogliera a picco sul mare, una lunga distesa di dune battute dal vento. Il paradiso dei surfisti e dei viaggiatori indipendenti. Vi consiglio di mangiare al Centro Socio Cultural Caleta de Famara, che ha un parco giochi proprio di fronte ai tavoli esterni.
Parco nazionale Timanfaya
Un viaggio indimenticabile attraverso un paesaggio in cui si respira tutta la forza della Terra, tra picchi vulcanici, crateri, caldere e rocce di mille sfumature cangianti. L’escursione ha il sapore dell’avventura, e si conclude con piccoli esperimenti di vulcanologia che piaceranno molto ai bambini. La visita, che dura una quarantina di minuti, avviene attraverso dei pullman con la guida, dopo aver lasciato l’auto in un parcheggio. Per la mia esperienza, è fondamentale arrivare presto, per non rischiare lunghe attese e code interminabili. Scendendo dal Parco, è possibile fare un giro sui cammelli (o dromedari) di Lanzarote, tipici dell’isola in quanto introdotti secoli fa per il lavoro dei campi e non solo. Costa poco e per i bambini è una grande avventura, ma personalmente non mi sono sentita molto a mio agio perché gli animali viaggiano in carovana con la museruola e percorrono sempre lo stesso tragitto breve e alienante. Interessante il piccolo museo che racconta la storia dei cammelli a Lanzarote e descrive le tipiche sedute che si utilizzano ancora oggi per la passeggiata.
El Golfo, Lago verde e saline di Janubio
Una serie di paesaggi naturali mozzafiato in rapida successione. Si va da una laguna verdissima (per la presenza di fitoplancton) incastonata all’interno di rocce dai mille colori alle vecchie saline di Janubio, passando per un tratto costiero molto suggestivo che prende origine dalla pittoresca cittadina marinara di El Golfo. Vi sembrerà di fare un salto indietro nel tempo.
Cueva de Los Verdes, Jameos del Agua e Mirador del Rio
Si tratta di tre attrazioni presenti nella parte settentrionale di Lanzarote, che io consiglio di visitare esattamente in quest’ordine. La Cueva è una meravigliosa grotta vulcanica originatasi per il raffreddamento di una delle colate laviche che si gettavano nell’oceano: un’esperienza molto particolare per chi è abituato alle grotte di origine carsica. La visita, di circa tre quarti d’ora, è possibile solo con una guida (per cui andateci il prima possibile), fattibile con bambini per mano o in marsupio/fascia (ma niente passeggino) e culmina con una sorpresa di cui non vi dirò niente, esattamente come tutti gli altri viaggiatori che passano da Lanzarote. I Jameos sono delle cavità naturali all’interno delle antiche colate laviche, che Manrique e altri artisti locali hanno esaltato con la costruzione di auditorium, spazi museali, piscine ornamentali e ristoranti in perfetta armonia con l’ambiente naturale. Uno dei jameos ospita anche un lago di acqua salata che si è formato per infiltrazione del mare all’interno della roccia, in cui vivono dei granchi albini abissali che non è possibile ammirare in nessun altro posto del mondo. Il Mirador, infine, è un punto panoramico progettato dal solito Manrique, da cui si ammira un panorama sensazionale su Isla Graciosa, una delle Canarie minori. Fidatevi se vi dico che la vista è memorabile (e se non volete pagare il biglietto per il Mirador, potete ammirare lo stesso panorama dall’esterno).
Puerto Calero con giro in sottomarino
Esperienza che vi consiglio solo se avete l’esigenza di impiegare una mezza giornata di maltempo e dei soldi extra da investire. I bambini saranno infatti molto felici, ma la visita è breve, molto “turistica” e a mio parere non vale la spesa (carino comunque il passaggio sul relitto affondato).
Mercato domenicale di Teguise
Molto frequentato anche da turisti, ma conserva comunque un certo appeal, anche grazie ai chiringuitos che offrono cibo a buon mercato (paella, papas arrugadas e sangria per sei euro e mezzo) e agli artisti di strada che si esibiscono tra le bancarelle. La cittadina è una delle più belle da visitare a Lanzarote con bambini (e senza) e offre un bel parco giochi vicino alla piazza più grande del villaggio.
Playa Blanca
Playa Blanca è la località che abbiamo scelto come base per il nostro viaggio a Lanzarote con i bambini. Non è probabilmente la più pittoresca delle località costiere dell’isola, ma si è rivelata molto comoda e la consiglio senz’altro alle famiglie con figli piccoli. Molto servita da negozi e ristoranti, ha diverse spiagge comode e attrezzate, aree gioco molto ben tenute, parcheggi gratuiti e, per chi lo desidera, è la base ideale per una escursione a Fuerteventura, visto che le navi che fanno la spola tra le due isole partono proprio da qui.
Fondazione Manrique
Un posto incantato e incantevole, che sorge in quella che era la casa di Cesar Manrique ricavata all’interno di una gigantesca colata lavica. Il connubio perfetto tra natura, paesaggio, architettura e arte. Con un pizzico di avventurosa follia che piacerà anche ai piccoli (ma io confesso di averla visitata in beata solitudine, mentre il papà vegliava sulla siesta dei figli).
Playas de Papagayo
Si tratta di una serie di spiagge ospitate all’interno di un parco nazionale, appena al di fuori dall’abitato di Playa Blanca. Per raggiungerle si percorrono alcuni chilometri di una strada sterrata ma fattibile e si paga un biglietto di tre euro per vettura. Meritano sicuramente una visita, sia per le acque cristalline che per le splendide formazioni rocciose circostanti. Sono servite solo da un ristorante/bar, non ci sono ombrelloni, giochi né altri servizi.
All’escursione a Isla Graciosa, uno dei momenti più belli del nostro viaggio a Lanzarote con i bambini, ho dedicato un post apposito. Vi basti dire che una escursione di una giornata permette senz’altro di avere una prima idea di questa piccola perla canaria, ma poterci dormire una notte è probabilmente un’esperienza indimenticabile.
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I miei consigli per visitare Lanzarote con i bambini
Portatevi dietro una muta o una mezza muta. Questo vi potrebbe permettere, come è stato per noi, di fare un sacco di bagni nelle fresche acque dell’Atlantico (ma in questo conta molto la vostra tolleranza al freddo, c’è chi non riesce a bagnarsi alle Canarie neanche in piena estate).
Fissate l’itinerario di giorno in giorno, scegliendo cosa fare anche in base al meteo e alle vostre sensazioni del momento.
Lanzarote vi incanterà per sempre. Credetemi.
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