Le mamme*, in estate, sono felici che sia finalmente estate, ma anche no, in certi momenti. Pericolosamente in bilico su un equilibrio più labile che mai, ancora e sempre di corsa, senza uscite di emergenza di fronte ai possibili imprevisti in agguato tutti i giorni, da giugno a settembre.
Le mamme, in estate, ricordano bene quando questo era il momento dell’ozio e della libertà più o meno sfrenata. Degli orologi gettati via e delle regole sovvertite. E adesso, che a tratti si rivela come la stagione più faticosa e senza requie, sperano che l’incantesimo si ripeta almeno per i loro figli, tra un campo estivo e un laboratorio a pagamento.
Le mamme, in estate, inventano giochi per riempire pomeriggi senza fine. Ma a volte sanno che il tempo e la noia sono per i loro figli il regalo più grande. Un’opportunità senza prezzo che sa di avventure e sogni e fantasia.
Certe mamme, in estate, recuperano il tempo che è stato negato loro in interminabili mesi di lavoro. Lo succhiano con avidità, lo centellinano con la parsimonia del povero diventato ricco all’improvviso, e temporaneamente. Vivono il doppio, vivono meglio, vivono di più, finalmente insieme ai figli che per un anno intero gli era parso di intravedere appena.
Altre mamme, in estate, si separano dai figli perché non hanno alternative, oppure per regalare loro qualche giorno di vacanza in più. Qualcuna piange, qualcuna festeggia, qualcuna sente semplicemente di fare la cosa migliore per tutti.
Le mamme, in estate, sorseggiano vino ghiacciato con le amiche mamme, e con quelle che figli non ne hanno ancora, o non ne avranno mai. E per il tempo di un bicchiere tornano tutte figlie, e sorelle, e ragazze sedute al sole, come se l’autunno non dovesse arrivare mai.
Le mamme, in estate, pensano a settembre come a una prospettiva lontanissima. A volte come una minaccia insopportabile, altre come il miraggio della salvezza che verrà. Si affannano, improvvisano, implorano, imprecano, ringraziano. Sorridono e, ogni tanto, piangono. Ma ce la fanno sempre, in qualche modo, anche in estate.
*E i papà, per i quali vale tutto, o dovrebbe valere, allo stesso modo.