Bava dal pH acido, emorragie orali, improvvisi scoppi di urla belluine. Non sono gli effetti speciali di un nuovo remake de L’Esorcista, ma alcuni dei fastidi associati alla dentizione umana. Wikipedia la definisce come il “processo di sviluppo e collocazione dei denti all’interno del cavo orale degli animali vertebrati”, ma qualunque madre (e padre) sa bene che si tratta di un interminabile periodo in cui il proprio trottolino amoroso si trasforma in un esserino viscido di saliva, dolorante, insofferente, inappetente (non mio figlio, lui piuttosto che digiunare si incatena per protesta alla casina della api) e tutta una serie di altri aggettivi terminanti in -ente che lo rendono in pratica iperattivo e insopportabile. Possibilità di prevedere durata e severità dei sintomi non ce ne sono, e rimedi definitivi, in buona sostanza, non esistono, anche se l’industria farmaceutica propone pomate gengivali e altri preparati sulla cui efficacia mi permetto di esprimere non pochi dubbi. Restano i classici antidolorifici, certo, ma per chi volesse ricorrere il meno possibile all’uso di farmaci sono disponibili dei rimedi naturali per alleviare i problemi legati all’eruzione dei dentini? Ecco qualche spunto.
Il primo, istintivo, naturale sistema per dare un po’ di sollievo alle gengive infiammate, i bambini lo trovano da soli: ficcarsi le mani in bocca (nonché i piedi, i giocattoli, il bavaglino, il mento-le dita-il naso o qualunque-altra-parte-del-corpo della madre, la coda del gatto, etc. Ma sto divagando) e serrare più forte che possono. Il mio consiglio, pertanto, è: tacitare i soliti parenti, amici e conoscenti prodighi di consigli impagabili (“Via quelle mani dalla bocca!” “Non si farà male??” “Gli verrà la stomatite. O forse l’Ebola…”) e lasciarli fare. Lavandogli magari le manine più spesso.
Un surrogato del rimedio-fai-da-te è rappresentato da quei fantastici oggetti in vendita nelle sanitarie (a prezzi da prosciutto di Parma) chiamati anelli per la dentizione. In pratica, sono affarini tutti colorati e dalle forme improbabili – ci sono gli “anelli”, certo, ma anche le mele, le ciliegie, i cagnolini e svariate altre versioni talvolta più simili a dei sex toys che a un prodotto per la prima infanzia – da tenere in frigo e da proporre al piccolo sdentato perché, rosicchiandoli, trovi un fresco conforto alle sue pene gengivali. Oltre ai classici prodotti in plastica disponibili nelle farmacie e nei negozi per bambini, è possibile orientarsi verso alternative ecologiche, vendute in negozi specializzati o da mamme artigiane presenti sul web, e realizzate di solito in legno non trattato, stoffa o caucciù (ma accertatevi sempre che la provenienza dei materiali sia nota e che non ci siano piccole parti che possano essere ingerite dal neonato). Non so quanto successo riscuotano presso il neonato medio questi cosi, ma quello che vive a casa mia non è precisamente un fan dell’articolo: in sostanza, dopo averli agguantati con ingannevole curiosità, li azzanna, si rende conto che non è roba commestibile e li scaglia con la foga di un lanciatore del peso contro l’essere semovente a lui più prossimo. L’intifada degli anelli per la dentizione.
Se poi ci addentriamo nel sempre sorprendente mondo dei rimedi alternativi, le possibilità aumentano. Una soluzione molto quotata presso un certo target di famiglie nord europee (che per comodità chiameremo “fricchettoni di seconda generazione”) consiste in una collana d’ambra che, appesa al collo del bambino, dovrebbe rilasciare un blando analgesico naturale e agire sul campo elettromagnetico intorno al suo corpo, riuscendo in qualche modo a lenire le sue sofferenze. A parte che, ma è solo una mia supposizione, Davide preferirebbe essere incatenato – digiuno – alla casina delle api piuttosto che portare una collana al collo, l’idea di addobbare mio figlio settemesenne con dei monili di pietra non è esattamente la prima cosa che mi passa per la testa quando mi sveglio al mattino. Per quanto ami minerali e pietre, inoltre, faccio fatica a convincermi che l’ambra possegga delle speciali proprietà taumaturgiche, e che l’eventuale antidolorifico minerale presente al suo interno venga rilasciato in quantità tali da, una volta assorbito dalla pelle del bambino, avere un qualche effetto sul dolore che lui avverte, per giunta in un’altra zona del corpo. Ma, se non altro, la collanina analgesica non dovrebbe avere effetti collaterali (pare sia progettata in modo da rendere impossibile il soffocamento e l’ingestione accidentale delle pietre, ma, per quanto mi riguarda, la prudenza non è mai troppa) e, se non dovesse funzionare, la si può sempre convertire in anelli e orecchini da regalare alle amiche. Se qualcuno l’ha provata, attendo volentieri del materiale per la mia rubrica di recensioni.
Gli irriducibili della fitoterapia, invece, consigliano la radice di viola (o di iris), da appendere al collo del bambino (aridàglie) perché possa mordicchiarla a suo piacimento. Non so a voi, ma a me ricorda tanto l’aglio al collo degli ammazzavampiri di una volta (altro che Twilight!). Ancora, c’è chi giura che il mal di denti passi ciucciando un ghiacciolo home-made a base di camomilla ed erba gatta. Peccato che poi mi ritroverei con il felino Artù aggrappato alle fauci di mio figlio, probabilmente.
Sempre sul fronte erboristico, un’altra opzione sono le fiale a base di rabarbaro, camomilla e fitolacca vendute (a peso d’oro) in farmacia. Con Davide ho deciso di ricorrervi con un certo scetticismo, ma dicendomi “Se non altro, male non può fargli” e, con mia sorpresa, sembrano effettivamente dargli un qualche sollievo. O forse è semplicemente che gli piacciono molto, per cui le tracanna con soddisfazione evidente, manco fossero boccette di grappa al miele. Ad ogni modo, aspettiamo che passi, con una rassegnazione crescente. Anche perché, tra parentesi, siamo a sette mesi compiuti e di denti, nonostante la bava a fiumi, le gengive gonfie e la roditorite acuta, neanche l’ombra.
6 Commenti
Io mi ero preparata al peggio perché,a star a sentire gli altri,il periodo dei denti ti fa passar la voglia di avere altri figli,e quindi via libera ad anelli e dentinale.Mai apprezzati i primi (per Michela anello freddo e cucchiarella di legno:uguali purché si possano masticare e buttare a terra per guardarli rotolare) e mai usato il secondo (e parecchi confermano che non porti alcun sollievo duraturo).Ma devo aggiungere che,a parte bava,mani sempre in bocca (io,oramai,nemmeno sto più a sterilizzare ossessivamente le cose perché dovrei farlo pure con le dita di Micky![e ho un cane]),iperattivitá che credo abbia di suo,Michela non ha mai manifestato alcun disturbo.Ha messo due denti un paio di mesi fa ed ora sono visibili i due superiori,senza che ce ne accorgessimo….quindi,no consigli da terracciano family se non la conferma che la roba di cui parlo sopra è assolutamente inutile.Se proprio ci si vuole affidare a cose fredde,si possono mettere direttamente i ciucci in frigo.L’effetto è uguale agli anelli ma almeno,appena finiscono a terra,li puoi sterilizzare in un comodo,microscopico pentolino!!!
Ciao,anche io sto’ passando un periodaccio x colpa della dentizione…e finora l’unica cosa che riesce a calmarlo e’ la tachipirina..ma non posso sempre dargliela.e mi chiedevo. Dove posso trovare le fialette di cui parli?e poi siccome il bimbo e’ un soggetto allergico..posso dargliele?grazie..un caro saluto.Antonella
Ciao Antonella, grazie di essere passata e di avermi scritto. Hai la mia piena comprensione, qui siamo a 9 mesi compiuti, ma il primo dentino si fa ancora desiderare… Le fiale omeopatiche cui mi riferisco si chiamano Camilia, le produce la ditta Boiron e si comprano in farmacia. Io non sono un’esperta, trattandosi di un preparato omeopatico dovrebbe essere ben tollerabile, ma ti raccomando di chiedere sempre al pediatra e al farmacista. In bocca al lupo e fammi sapere!
Grazie a te x il bellissimo blog!!appena ho qualche minuto libero lo sto’ leggendo…ci sono troppe cose interessanti..;-);-) Per quanto riguarda il bimbo anche il mio ha quasi 9 mesi(li compie tra 9 giorni) e niente dentini..ma ormai sono piu’ di 25 giorni che e’ intrattabile..lamentoso..dorme poco..un periodo no insomma…e x ora come ti dicevo vado avanti o con tachipirina o humana notte gocce consigliato dal piediatra….ecco perche’ chiedevo a te..se chiamo il ped sai cosa risponde??acqua e bicarbonato e tanta paziena..:-(:-(
Ciao!
Mamma di Dario, quattro mesi e da un paio di settimane alle prese con i prodromi dei dentini… beh devo spezzare una lancia a favore della collanina d’ambra (che io uso come cavigliera, sarà anche antisoffoco ma ho troppa fifa….)! Ero scettica e l’ho presa solo per il principio del “mah si che male può fare”, già pensando di riciclarla come braccialetto per me… Erano due giorni che il piccolo sdentato strillava (lui così buono e tranquillo), dopo poche ore che ce l’aveva indosso era rinato! E da quella volta niente più lamenti, continua solo a mordere tutto e fare bave.
Giuro che non so perchè funzioni, ma ha funzionato…
Qualcuno ha mai provato con il tozzetto di pane? me lo ha consigliato ieri dopo la pulizia dei denti il dott. Fabio Cozzolino e sono tentata di provare. Fino ad ora ho tentato con gel e vari giochini per la dentizione, ma sembra che non funzionino con Leo. Proverò anche qualche rimedio erboristico. Grazie