La gelosia tra fratelli era un sentimento per me del tutto sconosciuto, fino a cinque anni fa. L’idea di avere un fratello (o una sorella) mi ha sempre suscitato soltanto invidia, visto che ho vissuto con il peso di questa assenza per tutta la mia vita. Scrutavo le dinamiche tra gli altri fratelli di mia conoscenza con una specie di scettica meraviglia. “Hai il privilegio straordinario di avere un fratello e perdi tempo ad esserne geloso, a litigarci, a non parlargli?”. Questo mi capitava di pensare, prima. Un po’ come quelle persone che vorrebbero un figlio e non ci riescono, e ascoltano inorridite le madri che si lamentano per la stanchezza, per la responsabilità, per le fatiche di crescere un figlio.
Poi ho avuto un figlio, e poco tempo dopo ne ho avuta un’altra. E ho capito un sacco di cose. Ho capito che la gelosia tra fratelli non c’entra nulla con l’amore che li unisce. Non lo imbratta, non lo brutalizza, non lo offende. Due fratelli possono davvero volersi bene con tutto il cuore, essere inseparabili, provare l’uno per l’altro una profondissima empatia, e allo stesso tempo essere in costante e insanabile competizione tra loro. Chiedersi sempre, più o meno consciamente, se l’altro è “migliore” di sé, se è più amato, se ha più cose, se viene “prima”.
Essere, per semplificare, gelosi.
Ho capito che la gelosia tra fratelli può colpire anche il secondogenito. Anche se è nato in una famiglia che includeva già un fratello maggiore, anche se ha sempre dovuto dividersi con lui le attenzioni, il tempo e le energie di mamma e papà.
Ho capito che la gelosia tra fratelli può manifestarsi anche all’improvviso. Anni dopo la nascita del secondogenito, senza una causa apparente. Poi tornare a nascondersi, o affievolirsi, e magari ricomparire di nuovo, lacerante, dopo qualche tempo.
Ho capito che un fratello geloso, spesso, non sa nemmeno di esserlo. Si sente insicuro, si sente frustrato, si sente in qualche modo vulnerabile e in allarme. Magari arrabbiato. Ma, specie se è piccolo, non è in grado di dare un nome, o un senso, ai sentimenti che prova. Sa che ha bisogno di colpire suo fratello, di farlo arrabbiare, di fargli i dispetti. Anche se gli vuole un bene dell’anima.
Perché la gelosia, in generale, raramente ha a che fare con “l’altro”. È, in fondo, una questione del tutto personale. È legata alla percezione che si ha di sé, al proprio temperamento, alla sicurezza con cui, già da piccoli, si riesce a stare al mondo.
Un bambino geloso, probabilmente, è solo un figlio che ha un bisogno disperato di sentirsi amato, riconosciuto, apprezzato. Almeno quanto gli pare che venga amato, riconosciuto, apprezzato suo fratello (o sua sorella). Ha bisogno che gli si dica che va bene così com’è, che è speciale così com’è, che è giusto che lui sia esattamente così com’è. Che forse non sarà perfetto, che non sa fare alcune cose, o che non saprà mai farle bene quanto suo fratello, ma perfetto e incondizionato è l’amore che i suoi genitori provano per lui. Riuscire a convincerlo di questo, magari, farà di lui un adulto che non conosce la gelosia, o l’invidia.
Tra il dire e il fare c’è di mezzo la nostra umanità. Le corse quotidiane, la stanchezza, i limiti strutturali di ciascuno di noi. C’è di mezzo, soprattutto, la nostra stessa insicurezza (che abbiamo avuto o meno dei fratelli per cui provare gelosia).
4 Commenti
mio figlio ieri dopo 5 mesi dalla nascita di sua sorella mi ha detto: non mi piace avere una sorellina, diamola alla nonna, voglio stare solo io tu e papà. Da un lato ero sconvolta per l’irreversibilità del processo ma dall’altro ero contenta perché ha avuto la capacità di esprimere il su stato d’animo, in ogni caso non sono sicura di avere risposto alla grande perché ero come paralizzata da un turbinio di emozioni. Sono solo riuscita a dire che anche io quando ho avuto una sorella all’inizio ero scontenta ma poi ci siamo conosciute ed ho visto che non era poi così male…
Secondo me, invece, hai dato la risposta migliore che potessi! Cinque mesi sono pochissimi, e sì, è stato bravissimo ad esprimere i propri sentimenti. Forza e coraggio, ci vuole tempo. <3
Invece mia figlia quattro anni oggi con le lacrime agli occhi mi ha detto mamma ma io voglio una sorellina non un fratellino(sono in attesa alla 27 settimana di un maschietto). Questa frase mi ha distrutto dentro. Avete consigli?avete esperienze in tal senso?
Mi dispiace tanto, il mio primo figlio era troppo piccolo per potersi rendere conto della sorella in arrivo. In compenso, la seconda spesso mi chiede una sorellina (che non arriverà mai, purtroppo). Posso solo dirti che ogni genitore – di figli unici, multipli, gemelli – si ritrova ad affrontare tante difficoltà, non sei sola! Un abbraccio grande e in bocca al lupo!