La Slovenia rappresenta l’ideale del mio attuale concetto di vacanza: molta natura, distanze contenute, prezzi modici, cittadine piccole e la possibilità di fare il bagno al lago o alle terme (senza contare il valore aggiunto delle saune, che su di me esercita sempre un fascino irresistibile!). È per questo che l’abbiamo scelta senza esitazioni per le nostre ferie estive, e che non ha deluso le aspettative. Il nostro viaggio in Slovenia con i bambini è stato vissuto all’insegna del relax e dei ritmi lenti, alternando le giornate di visita a quelle di relax. Abbiamo alloggiato sempre a Lubiana, scelta che da una parte si è rivelata perfetta in termini di “stabilità” (oltre alla Slovenia, avevamo in programma alcune tappe italiane, con diversi cambi di alloggio), da una parte di ha costretti a spostamenti in auto quasi quotidiani, pur se contenuti (in media, tra i 45 minuti e l’ora di viaggio). Ecco, in ogni caso, quello che è stato il nostro itinerario di una settimana in Slovenia con bambini di 4,5 e quasi 3 anni, modificabile soprattutto nell’ampia parte dedicata alle terme, che per noi sono sempre imperdibili.
Slovenia con i bambini, primo giorno: in piscina!
In arrivo dall’Italia, con molti chilometri alle spalle, abbiamo dedicato il primo pomeriggio sloveno al relax, puntando su una piscina a pochi chilometri dal centro di Lubiana. La struttura si chiama Laguna, e oltre a una grandissima piscina fredda con tanti idromassaggi, ne offre una riscaldata e piccolina per i bambini, con uno scivolo e diversi giochi d’acqua. Ci sono inoltre molti giochi “all’asciutto”: playground, recinto con la sabbia, carrucola, scacchiera gigante, tappeto elastico etc. Perfetto per una mezza giornata di giochi e riposo, prima di avventurarsi alla scoperta della Slovenia con i bambini.
Secondo giorno: Lubiana
La capitale slovena è piccola, tranquilla e con un centro storico interamente pedonale. Perfetta, quindi, per visitarla con i bambini. Personalmente, l’ho trovata deliziosa. Vivace senza essere caotica, interessante e accogliente. Molto mitteleuropea, quasi una piccola Praga. Noi abbiamo parcheggiato l’auto a ridosso del centro (in piazza della Rivoluzione Francese) e poi girato a piedi, con calma e a caccia di draghi, attraverso le piazze della Città Vecchia, fino ad arrivare al grande mercato scoperto. Da qui è possibile – e ve lo consiglio – salire al Castello con una breve corsa in funicolare. Il Castello di Lubiana offre diverse opportunità: torri di guardia, segrete, panorami, mostre e il piccolo Museo delle Marionette, con diverse postazioni interattive che ai miei figli sono molto piaciute. Volendo, è possibile mangiare nel ristorante della piazza d’armi. Alla fine della visita, noi abbiamo scelto di scendere (sempre in funicolare), dare un’occhiata alle bancarelle e poi fermarci a mangiare sul lungofiume, approfittandone per passeggiare tra i celebri ponti di Lubiana (quello dei Draghi e il Triplice Ponte, su tutti). Dopo una pausa in appartamento, abbiamo infine raggiunto il Parco Tivoli, per un pomeriggio di divertimento tra i prati, le splendide aree gioco e le mostre fotografiche a cielo aperto. Altre tappe molto interessanti (Cattedrale e Museo delle Illusioni) le abbiamo lasciate per uno dei giorni successivi.
Terzo giorno: Terme di Catez
Seconda giornata interamente dedicata al relax e al divertimento: trasferta alle celebri Terme di Catez. Il viaggio da Lubiana dura poco più di un’ora e le terme, in realtà, sono un vero e proprio parco acquatico con acqua termale, molto tarato però sulle famiglie con bambini piccoli. Se odiate il genere, statene alla larga, ma sappiate che i bambini si divertono tantissimo. In settimana il biglietto costa meno che nel weekend (e mi è parso in ogni caso ragionevole, rispetto ai prezzi italiani), i bambini sotto i 5 anni non pagano. Si può portare cibo da fuori e non è obbligatorio prendere lettini e ombrellone, che, volendo, si pagano a parte. Parcheggio gratuito. Personalmente, preferisco di gran lunga le terme “classiche”, ma è stata comunque una giornata molto bella per tutta la famiglia. E gli idromassaggi sono davvero notevoli, ve lo garantisco io!
Quarto giorno: Grotte di Postumia e Castello di Predjama
Imperdibili, in un viaggio in Slovenia con i bambini, e senz’altro alla portata anche di chi viaggia con figli piccoli. Il mio consiglio è di prendere il biglietto online in anticipo per evitare code (sappiate che dovete presentarvi all’ingresso circa mezz’ora prima dell’orario segnato sul vostro biglietto). Acquistando il ticket combinato si risparmia un po’, ma il costo, in generale, è abbastanza alto. La visita alle grotte comincia con un divertente giro in trenino, poi si prosegue a piedi, in gruppo con la guida che parla italiano, per quasi un’ora. Il percorso è semplice (non col passeggino!) anche se non è brevissimo e le spiegazioni abbastanza veloci. Potrete intrattenere i bambini mostrando loro le forme straordinarie delle stalattiti, o inventando storie fantastiche sulle caverne e sui loro abitanti. All’esterno delle Grotte di Postumia (Postojna in sloveno) ci sono diversi ristoranti e un bel parco con prati, panchine e un corso d’acqua popolato di pesci, anatre e libellule. Perfetto per l’eventuale pisolino pomeridiano. A 9 chilometri dalle grotte sorge il Castello di Predjama, celebre per essere letteralmente incastonato all’interno di una montagna. Lo si può raggiungere con la propria auto (ci vogliono circa 20 minuti, e all’arrivo non si paga il parcheggio), oppure col bus gratuito a disposizione. La visita richiede un certo sforzo per i numerosi gradini che collegano i vari livelli del castello, ma è molto interessante per tutti, anche grazie all’audioguida inclusa nel prezzo del biglietto.
Quinto giorno: Lago di Bled
Si trova a circa 45 minuti di auto da Lubiana, il mio consiglio è di arrivare presto (perlomeno in piena estate o nel weekend) perché i parcheggi disponibili, oltre che cari, sono pochi. Lungo il perimetro del lago esistono un paio di spiagge di ciottoli per giocare e fare il bagno nell’acqua trasparente e fresca. Ma a mio parere l’attrattiva principale del lago di Bled sono gli scorci che si ammirano circumnavigandolo (a piedi, in bici o in auto) e il panorama che si ammira salendo verso il castello, che noi abbiamo deciso di non visitare. Avremmo dovuto associare alla visita di Bled anche il vicino -e meno turistico – lago di Bohinj, ma la stanchezza ci ha fatto optare per un rientro anticipato. Voi, ad ogni modo, cercate di non perdervelo!
Sesto giorno: Gole di Vintgar
Seguendo consigli trovati online, e che si sono rivelati efficaci, abbiamo deciso di programmare la visita alle celebri Gole di Vintgar per il primo pomeriggio, in modo da trovarci lì in un momento della giornata con un ridotto afflusso di persone (non so se sia stato un caso, ma ci è andata bene!). Per cui abbiamo dedicato la mattinata al piccolo e divertente Museo delle Illusioni di Lubiana, nonché alla sua Cattedrale, per poi, dopo pranzo, trasferirci a Vintgar per l’escursione alle Gole. Il tragitto, molto bello, si snoda tra sentieri facili e passerelle in legno, con attraversamenti di rapide, piccole cascate e specchi d’acqua dai colori fantastici. L’intera passeggiata, lunga quasi 3,5 chilometri, richiede circa un paio d’ore, soste escluse. Noi l’abbiamo affrontata portando Flavia nel marsupio ergonomico, mentre Davide è riuscito a completare il percorso da solo, fatta eccezione per l’ultimissimo tratto nel finale. Si pagano 5 euro ad adulto e pochi centesimi per i bimbi under 6. Il parcheggio è gratuito. A metà percorso, quindi alla fine del tratto di “andata” c’è un bar con bagni pubblici. Il mio consiglio è di fare almeno l’andata con condizioni di luce intensa, in modo da apprezzare al meglio i colori dell’acqua e delle rocce!
Settimo giorno: Terme Atlantis Vodno Mesto
Si tratta di un centro di piscine, terme e saune appena fuori Lubiana. Personalmente l’ho preferito di gran lunga alle terme di Catez, perché è il compromesso perfetto tra “parco acquatico” e stabilimento termale. Ci sono piscine con giochi, scivoli e spruzzi, ma le dimensioni sono contenute, c’è molto meno caos e si riesce più facilmente a sorvegliare i bambini. Anche alternandosi per godersi idromassaggi e saune a turno, come abbiamo fatto noi. Le piscine sono interne ed esterne, acqua da tiepida a calda, tutto pulitissimo come ogni posto che ho visto in Slovenia. Fasciatoi, seggioloni, ristorante interno e bar. Il lunedì si paga di meno, e i bambini sotto i 4 anni entrano gratis sempre (i più grandi pagano ridotto). Noi abbiamo fatto il biglietto completo per fare sia piscine che saune. Se come me e mio marito amate le saune, non esitate: nell’area apposta (rigorosamente nudista!) si può godere di numerose saune secche a diversa temperatura (alcune delle quali aromaterapiche o balsamiche) e diverse saune umide. Alcune sono all’esterno, molto belle e grandi. Idromassaggi molto belli e bambini entusiasti!
Dappertutto abbiamo trovato una grande attenzione alla tutela dell’ambiente: raccolta differenziata spinta (anche alle terme e nei siti turistici), piste ciclabili, aree pedonali e tanto, tantissimo verde.
Quale che sia l’itinerario che sceglierete per il vostro viaggio in Slovenia con i bambini, sono sicura che vi innamorerete della natura incontaminata, della dolcezza del clima e della gentilezza degli abitanti.
2 Commenti
La Slovenia è una meta che mi attira molto, anche perché è facilmente raggiungibile in poche ore da dove abito io.
Posso chiederti quanto siete rimasti e qual è la spesa da sostenere?
La Slovenia è bellissima! Ci siamo stati anche noi quest’estate, lo stesso giro che avete fatto voi e rileggere e vedere i luoghi visitati attraverso le tue foto e le tue parole mi ha fatto rivivere un pezzo dell’estate!
Grazie 😉