Una sola. A Madre Natura (che visto che si chiama “Madre” e non Zia, Sorella o Nonno, potrebbe anche mostrare un minimo di empatia, eccheccà!).
Io che le ho dedicato lustri di militanza ambientalista e anni di studi specializzati;
io, che l’ho sempre ritenuta infallibile, considerando Renzo Bossi e Moira Orfei frutto del Suo bizzarro senso dell’umorismo, più che di una svista o di una distrazione;
io, che, sfiorando il panteismo, ho mantenuto una fede incrollabile nell’evoluzione, senza vacillare neanche dinanzi a Giuliano Ferrara e al Divino Otelma;
io, che in Suo nome ho salvato da morte atroce ragni, farfalle notturne e finanche qualche orrido moscone;
io, che – e non voglio rinfacciare – per rispettarla di più sono disposta a fare spazio dentro di me a una coppetta di silicone che raccolga mensilmente i miei umori;
io, che adesso sono madre come Lei, mi sento sinceramente in diritto di chiederle:
come puoi permettere che proprio quelli che assecondano la Tua legge prima e universale, affidando il proprio patrimonio genetico a un ovocita trasparente e a una specie di girino isterico e macrocefalo, vengano privati del sonno per settimane, mesi e anni?
Se il Tuo problema, o Madre Natura, è il rischio che la sottoscritta concepisca un secondogenito, negando al figlio già nato le cure parentali necessarie a farlo crescere e prosperare, stai serena: ti giuro che non c’è pericolo. Piuttosto, prendo a uno a uno quei girini macrocefali e gli faccio fare la fine che per tutta la vita ho generosamente risparmiato alle falene.
Vuoi che apprezzi la pallida bellezza della luna? Ti sta a cuore che io riscopra il silenzio, il mistero dell’oscurità, che mi soffermi ad apprezzare il latrato notturno dei cani randagi? Perché, se il motivo è questo, sappi che non sta funzionando. L’unico risultato che hai ottenuto è che se la vedo adesso, una farfalla notturna, la faccio secca e la uso come mascherina per dormire. Di giorno. Sulla tazza del water.
Solo per dirtelo, Madre Natura: lo stai facendo nel modo sbagliato.
8 Commenti
Qui ci vorrebbe Maccio che ti dicesse:”ti va di mettere questa f******a rabbia sotto contratto?????”. Cerco di sdrammatizzare,va!
Già. Peccato che io, più che pugggile, mi senta un po’ come un punch-ball…
Qui si è ripreso a dormire a singhiozzo, con la differenza che adesso non si è più svegliati da un pianto ma da un ma ma mamma.non so dire cosa è peggio. Credevo fosse finita e invece…
Eh. Mai dire mai, purtroppo 🙁 Tieni duro, passerà anche questa!
Coraggio amiche, vi voglio bene!!!!! e un giorno potrete rinfacciare tutto questo ai vostri figli ;p!!!!
Non posso dire molto altro, temo..
Grazie, per la solidarietà! Pensaci, quando Gatto ti sveglia in piena notte. C’è una fondata possibilità che anche noi siamo sveglie, in quel momento…
Scommetto che la risposta la sai, furbetta. 🙂
Però tanta tanta solidarietà. Passa. (E ti assicuro, lascia perfino che fiorisca il grande desiderio di secondogeniti!)
[…] radioattivo di Chernobyl. La morte totale, la siccità inconsolabile, il vuoto cosmico. Perché Madre Natura, nella sua infinita e talvolta inopportuna saggezza, si premura di garantire al neonato […]