Perché?

Metti che tuo figlio di poco più di due anni spiccichi al massimo una decina di parole.
Metti che si tratti quasi esclusivamente di vocaboli che designano cose che lui ama al punto da ritenere assolutamente indispensabili. Tipo la pizza. Oppure Orso di Masha e Orso.
Metti che finora non abbia ancora, nemmeno una volta, articolato una frase vera e propria.
Aggiungi che la sua prima parola, pronunciata precocemente e con evidente cognizione, sia stata “No!”.

Il fatto che ogni tanto lui si, e ti, conceda già una bella sessione di “perché?” seriali, compulsivi, carpiati raggruppati ritornati (Pee-cché? Pee-cché? Pee-cché? Ad libitum senza sfumare…) significa solo una cosa. Anzi, due.

Che l’adolescenza sarà un autentico inferno, rispetto a questi dolcissimi terrible twos. E che è molto, molto più vicina di quanto tu creda.

A questo punto, rimane solo una domanda: pee-cché?

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2 Commenti

Sempre Mamma 9 Aprile 2015 - 10:57

Ahahahahahha non pensarci, c’è tempo!!!!

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Mamma avvocato 11 Aprile 2015 - 11:29

No, dai, non è detto!!,

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