Il Royal Baby sarà un re ambientalista?

Se qualcuno di voi avesse passato le ultime due settimane sulla Luna, in una caldera vulcanica o, come la sottoscritta, tra le vette delle Dolomiti, sappia che lo scorso 22 luglio è venuto al mondo in una clinica londinese quello che mezzo mondo chiama simpaticamente Royal Baby, al secolo George Alexander Louis principe di Cambridge. Al di là della prevedibile attenzione mediatica sul real parto, con tanto di aggiornamenti quotidiani sulla durata del travaglio, sul tipo di allattamento scelto dalla principessa Kate e sull’arredamento della britannica nursery, il Guardian ha dedicato un articolo alla eventualità che il windsorino diventi, una volta cresciuto, un agguerrito attivista ambientale.

In effetti, suo nonno il principe Carlo sembra intenzionato a indirizzare il roialbebi sulla strada buona, visto che, stando a questa intervista di alcuni mesi fa, l’annuncio della nonnitudine lo ha reso ancora più interessato alle faccende di cambiamento climatico e simili. Secondo il columnist Nafeez Ahmed, in realtà, il giovane George potrebbe esserci costretto insieme a i suoi coetanei, a fare l’ecowarrior, a meno che la neonata generazione non voglia sopravvivere in un Pianeta pressoché raso al suolo, surriscaldato, arido, fiaccato da eventi meteorologici estremi e siccità. Un posto in cui un quarto delle specie viventi attualmente presenti sarà estinto, le barriere coralline saranno state definitivamente uccise dal riscaldamento dei mari e l’approvvigionamento energetico sarà una faccenda complicatissima con implicazioni geopolitiche da fare spavento.

Ora. Io non lo so quanto siano genuine le convinzioni ambientaliste di nonno Charles. E, a dirla tutta, non sono affatto convinta che lo stile di vita di una famiglia reale possa essere davvero eco-sostenibile. Ma auguro a questo bambino particolare, e a tutti noi con lui, di avercela sul serio, una sensibilità green. Di incontrare sul suo dorato cammino persone competenti e attente che sappiano spiegargli che tutto quello che possiede, che consuma, che riceve in dono, ha un prezzo, anche in termini ecologici, e che, se non cambiamo rotta al più presto, prima o poi anche i suoi illustri eredi saranno chiamati a pagarlo, con decenni di interessi. E se pure il futuro re d’Inghilterra non dovesse riuscire a percorrere fino in fondo una strada lastricata di verde, potrebbe almeno scegliere di indicarla ai suoi coetanei, che tra 30 anni dovranno reggere tutti insieme – anche quelli privi di sangue blu – questo nostro stanco mondo. Quella sì, che sarebbe una notizia da prima pagina.

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5 Commenti

markscdk 16 Dicembre 2013 - 17:18

And that’s our future king!
Forse lo sai già, il principe Carlo ha un estate che si chiama Highgrove in cui producono varie cose che si possono comprare nei negozi di Londra e Bath o nel on-line shop
http://www.highgroveshop.com/
si tratta di prodotti sourced responsibly with regard to environmental issues.
Ciao!
Mark+Magdalen+Travis 27+5

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Silvana - Una mamma green 18 Dicembre 2013 - 12:50

Bello! Quasi quasi compro qualcosa 😉 Ma tu, Mark, come mai parli (scrivi, anzi!) così bene in italiano?

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markscdk 18 Dicembre 2013 - 12:56

Beh perche sono italiano un po’

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Silvana - Una mamma green 18 Dicembre 2013 - 15:04

Sei bravissimo infatti! Magdalen imparerà alla perfezione, falle leggere anche il mio blog così la aiuto anch’io 😉

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markscdk 19 Dicembre 2013 - 06:52

Ok siamo followers del tuo blog adesso!

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