Capri e Anacapri con i bambini

Vale la pena andare a Capri e Anacapri con i bambini? Non è semplice, per me, parlare di Capri. Impossibile farlo in modo professionale, asettico, oggettivo. Perché questa piccola isola di calcare, distesa a pelo d’acqua in mezzo al Golfo di Napoli, è la casa di alcune delle persone che ho più care al mondo, e custodisce ricordi nuovi e antichi, memorie della mia infanzia sempre più lontana, echi di voci che ormai non risuonano più. Un luogo dell’anima, a cui, quando ne sono lontana, penso sempre con struggente nostalgia, e dove, quando vi faccio ritorno, respiro invariabilmente aria di casa.

capri con bambini

Capri e Anacapri con bambini: cosa aspettarsi

Prima di tutto, Capri è molto di più del mito glamour e patinato che ancora le sopravvive intorno. Pensarla semplicemente come un ritrovo per Vip in vacanza o una passerella di moda a cielo aperto significa farle un torto imperdonabile. Questo aspetto esiste, e alimenta di sicuro molte speculazioni e una certa forma di turismo un po’ becero (accanto a quello realmente esclusivo ma altrettanto superficiale). Ma Capri è soprattutto una piccola perla di natura mediterranea, dove l’azzurro accecante si mescola alle infinite gradazioni di verde della macchia. Dove il calcare risplende al sole, risuona di cicale e profuma di oleandri e cipressi. Dove i passi del viaggiatore incontrano a ogni metro le agavi, i glicini e le buganvillee. Dove il mare è cristallino e popolato di pesci e altre creature, soprattutto in bassa stagione. Dove le passeggiate panoramiche offrono scorci mozzafiato e parentesi di silenzio perfetto.

Accanto allo spettacolo della natura, l’isola offre numerose attrattive culturali, testimonianze della sua storia millenaria e della passione intramontabile che scatena da secoli. Capri con i bambini (ma anche senza) è la destinazione ideale, insomma, per chi desidera affiancare sole e mare a passeggiate e cultura.

casa rossa
cosa vedere a Capri e Anacapri con i bambini

Perché andare a Capri con i bambini

Non solo e non tanto per il mare, che potrebbe non essere il massimo, in termini di fruibilità, per un bambino piccolo. Ma per la disponibilità di zone pedonali in cui passeggiare o correre senza pensieri, per la scelta di passeggiate alla portata di piccoli piedi e in molti casi anche di passeggini leggeri (come Punta Tragara a Capri, con vista indimenticabile sui Faraglioni, e la Migliera ad Anacapri, che termina su uno strapiombo sul Faro di Punta Carena), per la quantità di aree verdi e per la possibilità di cercare tracce del passato in tanti siti archeologici e culturali. Il clima è di solito dolce, e il cibo, tipico della tradizione italiana mediterranea, è perfetto per bambini di tutte le età, la gente è calorosa e ospitale (pure troppo, per certi versi). I viaggiatori più giovani, inoltre, ameranno esperienze come la visita della Grotta Azzurra in barca a remi, la salita in seggiovia fino al Monte Solaro o la piccola funicolare che collega il porto di Marina Grande con la celebre Piazzetta. Anche il folklore isolano, con le feste patronali e la “Settembrata” anacaprese, si presta al divertimento dei bambini, mentre sono più scarse le iniziative dedicate in modo specifico all’intrattenimento dei piccoli (ad Anacapri segnalo il cinema di Piazzetta Cerio e il piccolo parco giochi poco distante, recentemente ristrutturato). In generale, il comune di Anacapri, più tranquillo e meno affollato, rappresenta forse la soluzione ideale per le famiglie con bambini.

capri con bambini

Cosa sapere prima di un viaggio a Capri e Anacapri

Capri non fa per voi se cercate fondali bassi e distese di sabbia. Con qualche rara e relativa eccezione (come la spiaggia di Marina Piccola e quella che gli isolani chiamano Bagni di Tiberio), l’isola ospita spiagge rocciose e piccole, con acque subito profonde e in certi casi accessibili solo attraverso scalette o piattaforme da cui tuffarsi. Molte calette sono fruibili soltanto in barca. Detto questo, il mare caprese è ideale per chi odia la sabbia, ama lo snorkelling, la subacquea e i tuffi, oppure viaggia con figli molto piccoli che non hanno l’esigenza di giocare con secchiello e paletta: il primo bagno di Davide, tanto per dire, ha avuto come scenario la “spiaggia” anacaprese del Faro di Punta Carena, una piccola insenatura rocciosa con mare profondo e trasparente. Nei periodi più affollati, anche i trasporti possono essere un po’ scoraggianti, con lunghe code per i piccoli autobus e i tipici taxi scoperti che servono i due comuni dell’isola. I costi, infine, possono rivelarsi proibitivi per chi viaggia in famiglia (ma la bassa stagione e altri accorgimenti low cost possono fare la differenza).

anacapri faro


Cosa non perdersi a Capri e Anacapri con i bambini

Un po’ di tempo va senza dubbio dedicato alle attrazioni più conosciute: la Piazzetta, la Grotta Azzurra, la residenza imperiale romana di Villa Jovis, la Certosa di San Giacomo, la passeggiata di San Michele con la villa-museo di Axel Munthe, la pineta di Damecuta con i resti di un’altra residenza romana, le chiese monumentali, la “Casa Rossa” di Anacapri. A Capri non perdetevi le architetture liberty di Villa Fersen (o più propriamente Villa Lysis) e il piccolo museo Cerio alle spalle della Piazzetta, con reperti archeologici e naturalistici. Se avete tempo, raggiungete Marina Piccola attraverso la panoramica Via Krupp (che però mentre scrivo non è percorribile). Ad Anacapri, imperdibile la visita all’eremo di Cetrella, oltre al pavimento monumentale della Chiesa di San Michele e al già citato Faro di Punta Carena. Gli amanti delle passeggiate e del trekking avranno invece l’imbarazzo della scelta, tra percorsi di diverse durate e difficoltà (segnalo tra gli altri Pizzolungo, il Sentiero dei Fortini, la salita a piedi al Monte Solaro). Un discorso a parte merita la Scala Fenicia, che per secoli è stata l’unica via di comunicazione tra il porto e il villaggio di Anacapri e che è tuttora percorribile.

anacapri
capri piazzetta
lucertola

Il periodo ideale per visitare Capri e Anacapri con i bambini è la tarda primavera o l’autunno, tre o quattro giorni sono il minimo necessario per una prima conoscenza del territorio.

L’isola di Capri è raggiungibile via traghetto o Aliscafo dai porti di Napoli (Molo Beverello, Calata di Massa e Mergellina) e Sorrento. Esistono inoltre collegamenti diretti con Ischia e con alcune località della Costiera Amalfitana.

Info:
www.capri.it
www.capritourism.com

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capri sorrento

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1 Commenti

anna 12 Maggio 2015 - 14:12

Ricordo una bellissima e calda domenica di febbraio a Capri! In estate meglio lasciar perdere, come pure per la Costiera, impraticabile!

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Dove andare al mare in Campania - Una mamma green 3 Giugno 2019 - 13:09

[…] delle acque e la ricchezza della loro natura. Quella che conosco meglio è senz’altro Capri, che però è ben lungi dall’essere soltanto una meta balneare, e che io (date le sue […]

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