Non penso di essere una madre molto severa. Anzi. So che molte persone, a cominciare forse dai miei genitori, mi reputano troppo permissiva. In camera dei miei figli c’è una intera parete adibita a lavagna, organizzo regolarmente dei “pic-nic” sul divano, non pongo veti sul consumo di dolci (tranne che sulle quantità, ovvio). Però ci sono alcuni punti fermi che insieme al loro papà cerco di mantenere. Poche regole fondamentali che prendiamo davvero molto sul serio. Ecco, in dettaglio, le 9 regole fondamentali che ho imposto ai miei figli:
1. Niente TV al mattino
Non so perché, ma non ho mai avuto l’abitudine di accendere la televisione al mattino. Neanche nei periodi di “maternità”, se così si possono chiamare i primi mesi dopo il parto di una lavoratrice autonoma. Neanche da ragazza, o nei giorni in cui non lavoro. Mai. Con i bambini, è sembrato naturale mantenere questa consuetudine, per evitare la possibile sovraesposizione e il rallentamento delle operazioni mattutine. Unica eccezione: quando sono malati e troppo malandati per giocare.
2. Lavarsi le mani
A casa nostra siamo tutt’altro che fissati con l’igiene, e non lo eravamo neanche coi figli neonati. Davide e Flavia possono giocare con la terra e col fango, pasticciarsi coi pennarelli (lavabili), toccare alberi, fiori e animali. Però pretendo che si lavino bene le mani quando tornano da scuola e prima di mangiare (oltre che dopo essere andati in bagno, ma quello mi pare scontato).
3. Il tablet solo in viaggio
So che questa, tra le regole che ho imposto ai miei figli, è tra quelle che maggiormente potrebbero essere messe in discussione nei prossimi anni, ma per ora siamo riusciti a farla applicare e va bene così. Il tablet, con video e giochini scelti con cura, lo usiamo solo in viaggio, come sostitutivo dei cartoni se non c’è la tv, e come intrattenimento di emergenza durante i lunghi spostamenti in auto o in aereo.
4. Niente passeggino né marsupio dopo i due anni e mezzo
Con entrambi i figli, abbiamo mandato in pensione il passeggino (e il marsupio ergonomico) a quella che mi è parsa già l’età limite. Continuiamo a usarli solo in occasioni particolari, come determinati viaggi, escursioni impegnative o situazioni in cui prevediamo di essere in giro a piedi all’ora in cui Flavia potrebbe fare il suo pisolino pomeridiano.
5. La colazione è sacra
Devo dire, per fortuna, che in casa mia questa è una delle regole più facili da far rispettare. Nessuno dei miei figli ha finora fatto resistenza: anche se ciascuno di loro ha dei gusti definiti e distinti, la colazione è parte irrinunciabile delle operazioni del mattino. Purtroppo, quasi mai noi grandi riusciamo a unirci a loro, ma mi riprometto di lavorarci su, perlomeno nel weekend.
6. Non si corre al ristorante
Che sia Ikea o un a pizzeria, non sopporto che i miei figli corrano nella sala di un ristorante. Oltre che fastidioso per il resto degli avventori, trovo che sia pericoloso per loro e una mancanza di rispetto per il personale del locale. Piuttosto sto a casa (e infatti tendiamo a mangiare fuori il meno possibile, e quasi solo a pranzo, quando loro sono meno stanchi e meglio disposti a star seduti), e scelgo di preferenza posti con servizio rapido e dove ci sia uno spazio all’aperto in cui possano svagarsi. In ogni caso, centomila volte meglio un pic-nic!
7. A letto presto, salvo rarissime eccezioni
La più preziosa, dal punto di vista pratico, delle regole che ho imposto ai miei figli. In media, mettiamo a letto Davide e Flavia intorno alle 21 (vi assicuro che per le abitudini del sud Italia è presto), in modo che entro le 21.30 dormano. Questo permette a noi genitori di avere sempre la serata per noi, e a loro di riposare adeguatamente, svegliandosi al mattino , tra le 7 e le 7.30, senza sforzi eccessivi. Capitano le eccezioni, ovviamente. Ma cerchiamo di limitarle il più possibile, perché il giorno dopo ne paghiamo sempre lo scotto. Questo comporta un certo sacrificio, ovviamente: non uscire mai la sera dopo un certo orario, rinunciare a cenare fuori anche in vacanza etc, ma per la mia esperienza i vantaggi sono incalcolabilmente superiori rispetto al disagio. Quindi, avanti così finché sarà possibile.
8. Niente TV quando si mangia
Questa è un’acquisizione recente, perché a lungo cedevamo ai cartoni durante i pasti. Da quando abbiamo smesso, mangiare insieme è diventata una esperienza completamente diversa: parliamo, giochiamo (di solito a “indovina l’animale” o “color color”) e scherziamo tra noi. Non è sempre facile, e facciamo comunque delle eccezioni, ma penso che sia un’ottima abitudine, che spero di mantenere nel tempo. Ovviamente, nessun cellulare è ammesso a tavola.
9. Pochi “fuori pasto”
Non ho alcun problema a concedere ai miei figli merende dolci o finanche industriali. Sono golosa quanto loro e i dolci non mancano mai nella nostra vita quotidiana. Però non amo che mangiucchino a tutte le ore, per cui cerco di limitare gli spuntini alle classiche merende di metà mattina e pomeriggio. Piuttosto, preferisco concedere uno sfizio dolce al termine della cena. Negli ultimi tempi abbiamo difficoltà a far rispettare questa regola, sopratutto da parte di Flavia, ma confido di non perdere di vista l’obiettivo.
Lette tutte di fila mi fanno sembrare un po’ la signorina Rottermeier, ma vi assicuro che non sono poi così terribile! Quali sono le regole per i bambini che cercate di far rispettare a casa vostra?
15 Commenti
dai mi sembrano regole da mamma buona in effetti! Brava! Anche noi abbiamo adottato poche regole, ma farle rispettare è molto difficile….la prima per noi è quella del “piatto pulito” ed è veramente dura avendo figli non mangioni.
un abbraccio
http://www.happilysurviving.com
Anche i miei divoratori nati! Prima o poi ce la faremo, concordi con me? 🙂
La colazione. Io non l’ho mai fatta e non ne vado fiera perché poi ho fame a metà mattina e mangio schifezze, quindi almeno a loro vorrei insegnare a farla.
Niente tv durante i pasti, ma questa è facile perché non abbiamo la tv in cucina. Anche se so che le nonne, per farli mangiare, ne abusano abbastanza.
Da poco abbiamo aggiunto che si deve mettere a posto un gioco prima di prenderne un altro e, soprattutto, che si mette tutto a posto prima di andare a letto.
A letto tra le 20h e le 20h15 e anche cosi trovo che la sveglia alle 7h15 sia un po’ difficile.
Mettere a posto ci si prova anche qui! Ma abbiamo molto lavoro da fare…
Sarebbe veramente grandiso se solo si riuscisse a mettere in pratica…io su questa ho delle enormi lacune…sarà perchè sono in due e si passano solo di 14 mesi…ma io non riesco a comunicare loro questa regola, o meglio, sembra proprio non arrivare ai destinatari…
-non si urla, lavare le mani come te, si beve solo acqua dopo le 18, si mangia seduti a tavola però appena hanno mangiato non li obblighiamo a stare seduti😓 se non hanno voglia, noi cerchiamo di far dormire i bambini entro le 22 infatti alcune volte abbiamo difficoltà ad uscire x cena proprio per questo motivo più con il piccolo ovviamente e cerchiamo di tenere le buone abitudini a discapito della vita sociale …..dei weekend
E pensa che io sono molto più Rottermeier di te, tipo noi TV mai mai accesa, con relative eccezioni davvero sporadiche, dolci solitamente solo per colazione, merendine non le compro, come le caramelle, nanna massimo alle 20.30 (che per esempio è già tardi per molti francesi per esempio)…mi fai sentire una mamma cattivissssssssima!!!!!! 😀
Pensa che su Facebook mi hanno scritto che sto allevando due serial killer! 😀
Oh mamma allora i miei che diventeranno!?!?!?!?!?!
Per il mettere in ordine avendone tre piccoli è d’obbligo riordinarne uno prima di prenderne un altro, altrimenti sai che baraonda?
Io senza regole non potrei davvero sopravvivere, sono spesso sola, mio marito parte per mesi, se non si segue le regole non avrei la forza di fare quello che faccio e non parlo solo di routine quotidiana, parlo di viaggi, attività, spiaggia, davvero tutto. E questo sempre e solo grazie alle regole.
Non mi sembri proprio la signorina Rottermeier, piuttosto lo trovò un insieme di regole di buon senso per ogni famiglia (anche di adulti) 😉
Sono una neo mamma, nel senso che il mio piccolo Carlo ha solo 18 mesi, ma credo che, dare al piccolo delle regole non sia un idea così malevola, anzi! Purtroppo la società esterna è già di suo molto sregolata e poco propensa ad impartire insegnamenti! Bne vengano quindi quelle dritte, date nel giusto modo, che possano fare da base al piccolo in crescita, in una fase molto particolare.
Buone regole! Io ci sto!
Grazie! 🙂
Grazie sempre a te…imartire regole, non ordini, credo sia fondamentale per la crescita di un individuo sano, soprattutto in grado di stare domani in società…
io non sono una mamma ma dico la verità, sono d’accordo su alcune regole ma altre no,ma ti auguro un buon Natale ❤️