Visitare il Vesuvio con bambini è uno dei tradizionali obiettivi di un viaggio a Napoli con famiglia al seguito. L’iconico vulcano, così archetipico nel suo aspetto e così minaccioso nei suoi trascorsi, esercita un fascino irresistibile sui visitatori piccoli e grandi che approdano nel capoluogo campano ed è meta ideale di escursioni e tour organizzati o fai da te. Visitare il Vesuvio con i bambini, inoltre, è un’esperienza molto istruttiva sia (ovviamente!) in tema di geologia che di storia. Anche il panorama che si può apprezzare dai circa 1200 del cratere vale l’ascesa di per sé: dalla cima, infatti, in una giornata tersa avrete un colpo d’occhio su tutta la città di Napoli, sul Golfo con le sue isole, sulla Penisola Sorrentina e sulla Costiera Amalfitana, nonché sul Golfo di Pozzuoli. La visita può essere abbinata facilmente, anche nello stesso giorno, a quella degli scavi di Pompei o Ercolano, oppure a una degustazione di vini e altri prodotti tipici del fertile territorio vesuviano.
Visitare il cratere del Vesuvio con i bambini è un’esperienza senz’altro possibile e molto soddisfacente, a patto di organizzarsi al meglio e disporre delle giuste informazioni. Che troverete continuando la lettura di questo post.
Come arrivare sul Vesuvio con i bambini
Partiamo dal principio: il Vesuvio, tecnicamente, non si trova nella città di Napoli. Il vulcano, il cui territorio è tutelato dal Parco Nazionale del Vesuvio, svetta su un’area a sud est del capoluogo e che interessa ben 13 comuni, inclusi quelli delle odierne Pompei ed Ercolano. Che alloggiate a Napoli, a Sorrento o in altre località della zona, per visitare il cratere del Vesuvio con i bambini dovrete dunque raggiungere in qualche modo le sue pendici.
- Raggiungere il cratere del Vesuvio in auto
Se avete a disposizione un’automobile, potete arrivare in perfetta autonomia al parcheggio che si trova nel territorio di Ercolano a un’altitudine di 800 metri sul livello del mare (qui trovate le indicazioni). Dovete solo ricordarvi di prenotare in anticipo il vostro stallo, pagando online il costo della sosta. Vi raccomando di farlo prima di partire per le pendici del Vesuvio, dal momento che in quell’area i cellulari non hanno molta ricezione. Esiste in realtà anche un’area di sosta più vicina al cratere, direttamente a quota 1000, ma nel momento in cui scrivo questo post (gennaio 2022) non è possibile raggiungerla con la propria autovettura.
Dopo aver lasciato la macchina nel parcheggio a quota 800, avete due alternative: incamminarvi a piedi verso il cratere, oppure utilizzare il servizio navetta, che ha un costo di 2 euro a persona per andata e ritorno (il biglietto può essere fatto al momento, dagli addetti che si trovano in zona). Se avete dei bambini, il mio consiglio è di lasciar perdere l’ascesa a piedi, sia perché il tragitto richiede circa 40 minuti, sia perché una volta in cima vi aspetta in ogni caso un’altra bella passeggiata in salita per completare il percorso della visita.
- Arrivare al Vesuvio senza l’auto
Se non avete a disposizione una macchina, potete comunque arrivare al parcheggio del Vesuvio con l’autobus di linea che parte dagli Scavi di Pompei e raggiunge l’area di sosta superiore del vulcano con un tragitto di 50 minuti. La compagnia si chiama Eav e gli orari li trovate qui, mentre gli scavi di Pompei potete raggiungerli con i treni della Circumvesuviana da Napoli o da Sorrento (la linea è proprio la Napoli/Sorrento).
Valide alternative, per chi avesse un budget sufficiente, sono naturalmente i taxi e i driver privati.
Vesuvio con i bambini: come funziona la visita
La visita del cratere, meglio detto Gran Cono del Vesuvio, richiede il pagamento di un biglietto, che al momento può essere acquistato solo online a questo link. Una volta che avrete scelto la fascia oraria che vi interessa, potrete usufruire di un ampio margine di tempo (da mezz’ora prima a un’ora dopo rispetto agli orari indicati sul biglietto) per accedere al sentiero. I bambini sotto i 6 anni non pagano, mentre gli under 25 residenti in Unione Europea pagano un prezzo ridotto.
Anche in questo caso, è raccomandato acquistare i biglietti prima di cominciare l’ascesa al vulcano, dal momento che in cima è difficile connettersi col proprio cellulare (non fate come me, che ho comprato i biglietti in anticipo, ma poi ho dimenticato di scaricare il pdf sul telefono!).
Lungo il percorso della visita troverete le guide vulcanologiche del Parco Nazionale, che vi daranno informazioni sull’attività vulcanica del Vesuvio, sulla sua storia e sulle eruzioni del passato, ma anche sull’ampio territorio che si riesce ad ammirare dalla cima della “montagna”. È comunque possibile passeggiare in autonomia lungo il sentiero e fermarsi a proprio piacimento per scattare fotografie, ammirare le fumarole e godersi il panorama.
Quando andare sul Vesuvio con i bambini
Per prima cosa, vi sconsiglio di organizzare la visita del Gran Cono del Vesuvio in estate. Il territorio è per sua natura brullo e arido, con zone d’ombra scarse o inesistenti. Le temperature possono essere davvero proibitive, anche perché fra l’ascesa e la visita in sé, resterete in quota per almeno due o tre ore.
L’ideale è pianificare l’escursione sul Vesuvio con bambini in una bella giornata di primavera, quando il Parco Nazionale si riempie di ginestre e mille altri fiori colorati, o anche in pieno inverno, come abbiamo fatto noi: nel napoletano, non sono rare le giornate di sole e di clima mite anche nei mesi di gennaio e febbraio. In questo caso, troverete le rocce laviche punteggiate solo radi arbusti e licheni (a cominciare dall’argenteo Stereocaulon vesuvianum, che vive solo lassù).
Evitate, se possibile, i giorni di pioggia, perché il suolo è ricoperto di piccoli e grandi lapilli, pomici e altro materiale incoerente che può diventare fangoso e scivoloso quando piove.
In inverno è possibile che ci sia la neve, in questi casi occorre attrezzarsi con scarpe adatte e abbigliamento caldo. Potrete rendervi conto della situazione voi stessi: il Vesuvio è visibile da Napoli e da gran parte del territorio circostante, basta lanciargli un’occhiata per verificare se la sua cima sia o meno innevata.
Visitare il cratere del Vesuvio con i bambini: informazioni pratiche
Anche se scegliete di salire a quota 1000 con la navetta (come vi consiglio, lo ripeto), o se arrivate direttamente lì col bus di linea, c’è un tragitto da fare a piedi. Per salire dai varchi d’accesso fino al cratere vero e proprio è necessaria una passeggiata in salita di una mezz’oretta, e una volta in cima il sentiero si snoda lungo una parte della bocca del vulcano per un altro chilometro circa. Niente di particolarmente proibitivo, ma è importante saperlo e partire con scarpe adatte a un tracciato scosceso.
Il sentiero non è accessibile a passeggini o sedie a rotelle, a meno di grandi sforzi. Se programmate di visitare il Vesuvio con bambini piccoli, vi raccomando di attrezzarvi con un marsupio o una fascia. Sarà inoltre necessario tenere per mano i bambini più piccoli o vivaci in alcuni passaggi.
In cima trovate diversi snack bar, che offrono acqua, bibite fresche, panini, pizze e spuntini di vario tipo (oltre che souvenir, minerali e libri). Lungo il sentiero che costeggia il cratere ci sono anche dei tavoli di legno dove è possibile consumare un picnic. L’unico bagno, però, si trova subito prima dei varchi di accesso, nell’area di sosta a quota 1000.
Altre escursioni nella zona
Lungo il Parco nazionale, in tutto il complesso del Somma-Vesuvio, si snodano tanti altri sentieri di vario grado di difficoltà, tutti ad accesso libero. La maggior parte, però, è indicata solo per escursionisti abbastanza allenati. Una buona opzione per chi desidera esplorare il Vesuvio con bambini anche piccoli è il sentiero numero 9, il cosiddetto “Fiume di Lava”, che parte proprio nei pressi dell’Osservatorio Vesuviano, nel territorio comunale di Ottaviano (scegliendo questo itinerario si passeggia su un’antica colata lavica, ma non si raggiunge il cratere del vulcano).
Come già detto, potete abbinare la visita del Vesuvio a quella degli Scavi di Ercolano o di Pompei, oppure fermarvi per un pranzo in una delle cantine della zona. In questo caso, potete organizzarvi in autonomia, oppure affidarvi a un tour operator locale per una escursione organizzata.
Passeggiare sull’orlo di uno dei vulcani più celebri della storia, scorgere le fumarole bollenti che salgono dal suo ventre, ammirare da lontano le rovine delle città sepolte dall’eruzione del 79 dC e magari sorseggiare un calice di Lacryma Christi di fronte a Napoli, Sorrento e Capri è un’avventura che renderà felici tutti i membri della famiglia! Voi avete mai pensato di visitare il Vesuvio con i vostri bambini? Raccontate, se vi va!
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