Capita spesso che qualcuno mi chieda come sia stato possibile continuare a viaggiare con i bambini. Come sempre, non posseggo alcuna risposta universale, ma solo la mia esperienza, imperfetta e soggettiva, che però può essere di ispirazione per gli altri. Ecco perché ho pensato di darvi qualche dritta per continuare a viaggiare con i vostri figli, qualunque sia il tipo di vacanza che preferiate (e di farvi anche un piccolo regalo, ma per questo dovrete aspettare la fine del post).
Viaggiare con i bambini: ridimensiona le tue aspettative
Forse eri abituato a viaggiare a ritmi serrati, macinando 30 km al giorno e facendo incetta di musei, siti archeologici e chi più ne ha più ne metta. Oppure eri avvezzo a trekking impegnativi, scalate, immersioni o sedute intensive di snorkeling. O, più semplicemente, viaggiare significava per te sdraiarti su una spiaggia paradisiaca e goderti ore e ore di meritato relax. Inutile girarci intorno, con i figli, perlomeno finché sono piccoli, mantenere certi standard è impossibile. Viaggiare con i bambini significa adattare i propri ritmi alle esigenze del nuovo arrivato, prevedere momenti di pausa, rinunciare a determinate esperienze (o meglio, rimandarle di qualche anno). Ma questo, te lo garantisco, non significa doversi rassegnare a un viaggio “a metà”. Viaggiare con i bambini offre anzi l’occasione di sperimentare nuovi modi di esplorare, con tempi più umani e sostenibili, con più lentezza e attenzione. E di godersi esperienze e destinazioni che altrimenti non avresti mai preso in considerazione. Io, per esempio, ho scoperto un insospettabile amore per le Isole Canarie, che mai avrei degnato di attenzione prima di diventare mamma. E custodisco ricordi preziosissimi di pomeriggi passati in qualche parco giochi straniero, o su una spiaggia per un picnic improvvisato. Ore che in passato avrei considerate “sprecate” e che ora rappresentano alcune delle mie più dolci memorie di viaggio.
Viaggiare con i bambini: scegli bene la destinazione
Salvo rare eccezioni, legate soprattutto alle condizioni geopolitiche e igienico-sanitarie, con i figli si può viaggiare sostanzialmente in tutto il mondo. Ma questo non vuol dire che ciascuna destinazione sia adatta a ogni famiglia. Se non ti piacciono i villaggi all-inclusive (come la sottoscritta), non pensare neanche per un momento di dovertici rassegnare “per il bene dei bambini”. Viceversa, se non ti senti pronto ad affrontare un tour di Cuba on the road, non avere fretta di programmarlo, e rimandalo a quando i tuoi figli saranno più grandi (che è esattamente quello che ho fatto io). Il mondo è vastissimo, e ogni meta offre spunti interessanti e grandi emozioni, è giusto che chi si appresta a viaggiare con i bambini scelga la soluzione che fa per sé, senza farsi condizionare dai commenti della “gente” o da quello che fanno “le altre famiglie”. Un viaggio progettato per appagare tutti riuscirà senz’altro meglio di una vacanza organizzata in nome delle presunte esigenze dei bambini.
Compagni di viaggio a tutti gli effetti
Viaggiare con i bambini non significa trascinarsi dietro i propri figli cercando di intrattenerli mentre i genitori visitano i luoghi che hanno scelto per le proprie vacanze. Magari in qualche momento significa anche questo, certo. Ma in linea generale un viaggio in famiglia dovrebbe essere un’esperienza che coinvolge tutti i partecipanti, che tiene conto delle loro esigenze e li fa sentire protagonisti. Questo non significa che “tutto deve ruotare intorno ai bambini”, ma che i bambini devono essere coinvolti e stimolati anche nelle attività e nelle visite che apparentemente interessano di più i genitori.
Viaggiare con i bambini: l’importanza delle pause
Nella mia esperienza, i bambini piccoli hanno bisogno di momenti di pausa anche durante un viaggio o una vacanza. Mi riferisco a un po’ di tempo ogni giorno in cui possano semplicemente divertirsi con i propri giocattoli, o comunque decidere in autonomia cosa fare. Non è indispensabile tornare in albergo o in appartamento, però mi sento di dire che un’ora di relax in un parco o su una spiaggia, senza attività programmate o cose da fare e vedere sia una buona abitudine per viaggiare con i bambini in serenità.
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2 Commenti
Grazie per l’ultima dritta sulla guida, magari ci si trova qualcosa di interessante, ora la vado a richiedere!
Fammi sapere cosa ne pensi!