Tutti i regali che mi avete fatto

Ho giocato, negli ultimi anni, quanto e più che nella mia “prima infanzia” (e io sono stata per lunghi anni una bambina che giocava tantissimo). Ho giocato con giocattoli innovativi o tradizionali, digitali e analogici, montessoriani, alternativi e mainstream. Ho rigiocato con emozione con i giochi della mia stessa infanzia. Ho giocato con giocattoli di legno e plastica, di carta, di metallo, di stoffa e finanche di vetro. Ho giocato, soprattutto, con giochi inventati e costruiti da voi, con amici invisibili e con varianti improbabili e bislacche alle regole convenzionali. Ho passato ore e giorni e settimane a cimentarmi in indovinelli, rime, mimi, rebus, ombre cinesi, origami, disegni e creazioni dalle tecniche più disparate. Mi avete regalato un viaggio quotidiano nell’eden fiorito della vostra immaginazione, accompagnandomi con entusiasmo su sentieri sempre nuovi, spalancandomi dinanzi orizzonti vergini e scenari di una ricchezza che mai avrei saputo anche solo sognare.

Ho viaggiato con voi più di quanto non avessi viaggiato in tutta la mia vita (e io sono sempre stata una viaggiatrice incallita). Per terre su cui mai avrei messo piede nella mia vita “di prima”, e che ora sono diventate tane e rifugi del mio povero cuore. Case lontane da casa, posti che abito ogni notte dentro i miei sogni, e che vorrei incidere sulla mia pelle a ricordo definitivo della felicità che ho provato percorrendo le loro contrade. Mi avete regalato nuovi occhi per guardare il mondo, nuova energia per attraversarlo, nuove parole per cantarlo. Avete squarciato il soffitto della stanza in cui vivevo, e mi avete regalato un cielo mobile e vivo da guardare ogni giorno.

Ho letto con voi e per voi più di quanto non avessi letto nel mio ultimo decennio da non-madre (e io sono sempre stata una lettrice vorace e onnivora). Ho letto di giorno e di notte, con la mia voce e con mille voci tirate fuori dall’immaginario della bambina che ancora abita dentro di me. Ho letto storie sensazionali e sconvolgenti, ho pianto fino alle lacrime e riso fino alle lacrime, ho avuto epifanie devastanti o salvatrici, mi sono persa e ritrovata mille volte tra illustrazioni incantevoli, sogni, leggende e rime.Mi avete regalato l’esperienza multicolore, preziosa e formativa della letteratura contemporanea per l’infanzia, aprendomi gli occhi su un mondo che non sapevo nemmeno esistesse, ferma inevitabilmente al retaggio delle mie letture infantili di 25 anni fa.

Ho ricevuto da voi più complimenti e parole d’amore che da chiunque altro incontrato finora (e nella mia vita non è mai mancato l’amore). Apprezzamenti ingenui ed esagerati, dichiarazioni d’amore di improbabile portata letteraria. Piccole esternazioni senza pudore e senza misura.
Mi avete regalato una dose minima di indulgenza all’indirizzo di me stessa. Il perdono parziale dei miei difetti più immondi, l’accettazione relativa dei miei tanti limiti. L’esperienza di un amore diverso, esigente eppure incondizionato. E di una fiducia inscalfibile, capace di rinnovarsi dopo ogni frattura, dopo ogni delusione, dopo ogni tradimento.

Ho visitato più musei, teatri, parchi, biblioteche con voi che con qualsiasi altra persona al mondo (e fin da piccola sono una frequentatrice seriale di musei). Mi avete regalato la consapevolezza del tempo che passa veloce, della preziosa fragilità della vita e della necessità di non sprecarne neanche una goccia, di distillare la meraviglia da ogni ora che ci viene concessa. Avete ravvivato la mia fame di ascoltare, di conoscere, di toccare, di assaggiare. Di incontrare. Di sapere. Mi avete finalmente insegnato che ogni momento unico e che ogni giorno può diventare speciale, se solo noi glielo permettiamo.

Ho cantato, ballato, recitato, saltato, nuotato, camminato scalza nel fango e nella polvere. Ho impastato e fritto e zuccherato e shakerato. Ho inchiodato, incollato, progettato e costruito. Come mai avrei fatto senza di voi, se non per voi.

Mi avete regalato la capacità di apprezzare finalmente la compagnia di me stessa, l’attitudine a festeggiare anche senza motivo, la leggerezza che forse non avevo in dotazione nemmeno quando ero giovane come voi. Mi avete regalato una seconda infanzia, centomila volte più bella e libera e “mia” di quella che avevo vissuto, e che pure era stata bella e felice. Mi avete regalato un’intensità vertiginosa, un coraggio mai immaginato. E la dimensione del “qui e ora”, il vostro miracolo più sensazionale.

You may also like

2 Commenti

Massimo Pulito 29 Giugno 2020 - 18:01

Una meraviglia…leggere queste cose è davvero balsamo per lo spirito!

Reply
Silvana - Una mamma green 2 Luglio 2020 - 14:42

Grazie infinite! 🙂

Reply

Lascia un commento