Se qualche anno fa mi avessero chiesto cosa vuol dire hygge e come partire proprio dall’hygge per rendere migliore la propria vita, avrei assunto un’espressione interrogativa e confusa. Forse anche vagamente scettica, a pensarci bene. Ma la maternità, il tempo (e diversi viaggi in nord Europa) hanno influenzato molto il mio modo di vivere il quotidiano, e mi hanno avvicinato all’idea di “hygge” e ai piccoli stratagemmi per rendere più hyggelig la mia casa e la mia vita. Da oggi anche con l’aiuto di Kadolis. Ma andiamo con ordine.
Cosa vuol dire hygge?
Il termine hygge è una parola danese – con una pronuncia non proprio scontata per un italofono – ma ormai diffusa anche in molti altri paesi nordici, e che non ha una vera e propria traduzione nella nostra lingua. Potrebbe essere resa, in qualche modo, con “confortevole” (cozy in inglese), ma si tratta di una traduzione imprecisa e di certo parziale. Quello di hygge, infatti, è un concetto assai più ampio, che fa riferimento in un’accezione molto generale al “vivere bene” e in modo sostenibile a 360 gradi. Godendo della propria casa, della natura attorno a noi e della compagnia di amici e familiari.