Quando nasce un bambino, alcuni genitori o, più in generale, familiari – di solito di sesso femminile, ahimè – vengono colti da una specie di ossessione per l’igiene e la disinfezione. I “germi” (termine non ben precisato che indica i presagi di morte più spaventevoli) diventano oggetto di una guerra chimica all’ultimo sangue, combattuta con un vero e proprio arsenale di detersivi, disinfettanti, esorcisti prêt-à-porter e makumbe. Conosco madri che, se potessero, chiuderebbero i propri figli in una bolla di vuoto pneumatico permanente. Senza voler demonizzare le comprensibili preoccupazioni dei genitori, né invitare in alcun modo a far sguazzare nel sudiciume i vostri delicati frugoletti, invito me e voi a riflettere su alcune questioni legate all’eccesso di pulizia (che comunque valgono, ci tengo a dirlo, per chi vive in un contesto, come il nostro, dove gli standard igienici generali sono alti, l’acqua è potabile, di solito le persone si vaccinano etc. Se dovessi partire per un viaggio in Sudan, per dire, sarei molto più rigorosa anche io!).
- I “microbi” non sono tutti pericolosi. La nostra sopravvivenza dipende da molte specie di microrganismi, come i batteri che normalmente colonizzano il nostro sistema digerente o l’apparato riproduttivo. Senza certe specie di microbi, inoltre, non avremmo il vino, la birra, lo yogurt, il gorgonzola e la pizza. Ora, passi pure per lo yogurt e il gorgonzola. Ma la birra e la pizza… voi capite?
- Se non esistesse la muffa (“Oddio! La muffa!”) Fleming non avrebbe mai scoperto la penicillina. E naturalmente non potremmo ordinare una quattro formaggi al gorgonzola, ma questo mi sa che l’ho già detto. Con ciò non sto certo consigliando di avvolgere il vostro figlio neonato in una vecchia tenda della doccia un po’ rancida, ma solo di guardare con meno angoscia quella macchia di umidità sul muro del salotto.
- Il profumo di pulito è un’invenzione dei marpioni del marketing. Il pulito, in quanto tale, è inodore. Lo stesso dicasi per il “profumo di bebè”, che di solito dipende dalla mole di cosmetici che viene spalmata sui bambini (i profumi, per inciso, possono irritare le delicate narici dei bimbi, oltre che causare allergie).
- Una cosa disinfettata non rimane tale a lungo. A meno che non viviate in una camera sterile. Quindi, va bene sterilizzare il ciuccio caduto sul marciapiedi, ma sappiate che 10 secondi dopo averlo estratto dall’acqua bollente, sarà già tutt’altro che “sterile”.
- Il gabinetto è un luogo pieno di schifezze. Rassegnatevi.