San Valentino: 5 idee last minute, ecologiche e gratis. (No, non temete. Non sono ancora impazzita del tutto)
Se non fosse per le email che ricevo dai blog a cui sono abbonata, forse neanche mi sarei resa conto che domani è San Valentino. Sarà che sono un po’ snob – anche se preferisco definirmi anticonvenzionale – ma io ai regali e ai festeggiamenti “da calendario” non mi ci sono mai affezionata. Però una blogger che si rispetti sta sempre sul pezzo, come si suol dire, e allora eccomi qui. A permettermi, da completa inesperta di cuoricini, cupidi e cioccolata quale sono, qualche suggerimento sui generis. E che, soprattutto, non valga solo per il 14 febbraio.
Toccatevi.
E non intendo in camera da letto, non solo, per lo meno. Sfioratevi, tenetevi per mano, accarezzatevi i capelli. Datevi pizzicotti sulle guance e pacche sulle natiche. Grattatevi le scapole a vicenda, fatevi il solletico. Massaggiatevi la schiena. I nostri corpi si parlano anche quando stiamo in silenzio. E lanciano messaggi perentori, pure. Quindi, coccolatevi davanti ai vostri figli, se ne avete.
Ricordate. E Immaginate.
Sfogliate vecchie foto, rievocate ricordi annebbiati. Come si chiamava quella spiaggia greca dove vi siete ubriacati di vino bianco? E l’installazione di arte contemporanea che vi ha fatto scoppiare a ridere davanti a una comitiva di giapponesi attoniti? Non permettetevi di dimenticare. La prima volta che avete litigato, quell’acquazzone memorabile che vi ha infradiciato, i cani randagi che vi siete fermati ad accarezzare. E già che ci siete, fantasticate sul vostro futuro. Programmate il viaggio che farete tra vent’anni, progettate la prossima casa in cui vivrete insieme, scegliete il tatuaggio che, probabilmente, non farete mai.
Passate un po’ di tempo insieme.
Ma non alla Spa fichissima che vi hanno consigliato, no. A casa vostra. Senza fare niente. Spegnete la TV (e il cinema, la radio, Whatsapp, Facebook e compagnia cantante). Poltrite, guardatevi in faccia e godete della reciproca compagnia.
Perdonatevi un torto.
Uno solo, ma perdonatelo davvero. Se riuscite anche a dimenticarlo, tanto di guadagnato.
Giocate.
A Monopoli, a burraco, all’Allegro Chirurgo, a “nomi, cose, città”. Alla morra cinese, a scacchi, ad asso pigliatutto. Al telefono senza fili e a biliardino. A ping pong e a volano. A moscacieca. Vanno bene anche le parole crociate in collaborazione, i Lego e il tris. Va bene finanche il sudoku. Purché giochiate insieme, almeno per un’ora, almeno a San Valentino.
4 Commenti
Bellissimo articolo…il giocate, spesso ci si dimentica del divertimento giocoso. Comunque come ti capisco anche io se non fosse per il mio lavoro forse non mi sarei ricordata di San Valentino
Grazie del commento, Catia, benvenuta. E buon gioco! 😉
Che bello questo post. Ne ho anche io uno pronto per la giornata di domani, festa che tra l’altro io non amo e non festeggio. Bella l’idea della serata senza TV, fb o altro.. Siamo talmente abituati a queste cose che sembra difficile anche solo immaginarlo. Grazie e complimenti!
Grazie a te, sei gentilissima. Aspetto di leggere il tuo post 😉