(Un promemoria per le giornate difficili, per i momenti di stanchezza, per la preadolescenza che incombe)
Dei miei figli, e della loro età, amo il fatto che ormai, quando mi fanno gli scherzi, non devo fare più finta di cascarci, perché il più delle volte mi fregano davvero. Che far loro un regalo, di solito, significa realizzare un sogno della bambina che sono stata, e in molti casi anche dell’adulta che sono diventata. Amo che giocare con loro somiglia sempre di più a quello che avrei fatto con piacere, nel mio tempo libero, anche prima di essere la loro madre: costruire un Lego, fare una sfida a Scarabeo, riguardare per l’ennesima volta “il Signore degli Anelli” o andare a visitare un museo.