Non credete alla perfezione apparente che vedete intorno a voi.
Non credete alle madri che mai, nemmeno per un momento, hanno avuto nostalgia della vita senza figli. Non credete alle coppie che sembrano non conoscere il disaccordo, la delusione, la stanchezza. Gli alti e bassi della passione, dell’empatia reciproca, della comprensione vicendevole.
Non credete ai viaggiatori che vi raccontano di figli “mai stanchi e sempre entusiasti”. Di vacanze perfette, di cieli costantemente azzurri, di avventure mirabolanti.
Non credete ai bambini prodigio. A quelli che fanno tutto prima degli altri e meglio dei più. Esistono, quelli come loro, ma la loro condizione è tutt’altro che invidiabile. Non è qualcosa, credo, della quale un genitore si vanterebbe col primo che capita.
Non credete alle case perennemente immacolate: sono il frutto di una finzione o di una nevrosi. E proprio non so quale sia l’opzione peggiore.
Non credete alle donne magrissime che riferiscono di “limitarsi a mangiare molto sano e fare le scale a piedi”. Ne esistono, di donne baciate da questa fortuna, ma sono rare. E non hanno bisogno di “mangiare sano” per restare così magre.
Non credete ai genitori tanto devoti da non permettere mai al dubbio, alla stanchezza, alla paura, di fare breccia nelle proprie coscienze. Non credete a chi “mio figlio è sempre bravissimo, sempre tranquillo, sempre collaborativo”. Non credete, soprattutto, a chi “mio figlio è sempre sereno”. L’assenza di inquietudine, specie in giovanissima età, non è solo un fatto insolito, ma forse anche vagamente allarmante.
Non credete alle famiglie perfette, dove è sempre festa, e “basta che si sta insieme”. Non credete a chi ostenta una fede senza dubbio, una fiducia senza tentennamenti, una speranza senza crepe.
Non credete alle foto “casuali” che sembrano uscite dallo studio di un fotografo. Spesso sono il frutto di tentativi, pose, composizioni che di spontaneo hanno ben poco. E qualche volta anche della mano di un professionista, in effetti.
Non credete alla felicità inossidabile. All’ottimismo che non conosce inciampi, alle vite fatte solo di “giornate sì”. O magari fatelo, ma sappiate che tanta monotematica ilarità nasconde spesso esigenze di autoconvincimento, intenti di “marketing”, istanze di negazione o – perdonatemi – carenza di profondità.
Non credete alla perfezione, perché non esiste.
Là dove c’è l’amore, non si possono evitare la perdita, l’aspettativa, la sofferenza incolpevole. Non si possono evitare le ferite. Dove esiste la speranza, esiste pure il disincanto. Solo chi non ha molte occasioni per riflettere, alla fine non dubita mai. E solo chi non vive, chi non ama, chi non si spende ogni giorno a piene mani, non commette errori e non fa mai i conti con il rimpianto e con la delusione.
Non credete alla perfezione: è un inganno che serve ad alcune persone per dire agli altri, e spesso prima ancora a se stesse, che loro vanno bene così. Che poi è la pura verità, ed è proprio questo il punto.
La vita è perfetta nella sua imperfezione, noi siamo perfetti nella nostra umanità. Chi finge che non sia così, o è uno stupido o è un imbroglione.
5 Commenti
Lo mettiamo nelle stanze dei corsi pre e post parto? E al nido all infanzia alle elementari e immagino anche più avanti? Che dici
Grazie, che bel complimento! 🙂
Siamo circondati dalla finzione e dobbiamo lottare per rimanere consapevoli di cosa è reale e cosa non lo è, e soprattutto dobbiamo lottare per insegnarlo ai nostri figli. I profili social che ora spopolano fanno sembrare tutto facile, tutto lecito, tutto possibile, tutto felice, e soprattutto tutto raggiungibile senza alcuna fatica…questo è quello che mi spaventa di più, pensare che i miei figli crescendo si convincano che i desideri si possano afferrare con la rapidità di un click, senza impegno e senza lavoro. Grazie delle tue belle parole, ti leggo da un paio d’anni, e da madre e donna condivido molto di quello che scrivi. Ade
ciao Silvana, torno a leggerti dopo tanto, e questo (fino ad ora) è uno dei tuoi ultimi post che preferisco! ci leggo un bel vaffanbrodo a tanta gente ;-D
Grazie e bentornata, hai letto benissimo! Vaffanbrodo con il cuore! 🙂