La piuma impalpabile di un pulcino, un dente di leone da soffiare via esprimendo un desiderio, un cerchio di tulle bianco profumato di confetti alla mandorla.
Una striscia di pane sardo, un foglio di carta velina che si stropiccia se solo lo guardi, un ago lungo e sottile. Un piccolo foulard di seta consumato dal tempo. Una conchiglia microscopica, il fiore colorato di una buganvillea, una samara trasparente persa nel vento.
E poi un gomitolo di peli di gatto, un rametto secco che la linfa ha abbandonato per sempre. Una vecchia moneta di rame o di stagno, assottigliata dal tocco di mille dita. Un ciuffo di cotone grezzo, un lembo di cuoio talmente sottile da risultare trasparente se lo metti controluce. Il petalo di un fiore grande o piccolo, una di quelle patatine bianche che i supermercati spacciano per dietetiche.
Una spugna di mare.
L’ala di una farfalla, una carezza lieve, la scaglia di un pesce. Una scheggia di pomice.
Una nuvoletta di gambero del ristorante cinese, la cialda di un biscotto della fortuna del ristorante cinese. Una cialda qualsiasi, appena sfornata. Un foglio di alluminio lucente. Un’ostia, magari sconsacrata. Una manciata di paglia, un filo d’erba. Una garza sterile, una capsula di ovatta che non è stata ancora compressa. Il guscio di un uovo di quaglia.
La pelle vuota di una lucertola che il sole ha asciugato da tutti i suoi umori. Un palloncino riempito con l’elio, una lente a contatto, la chela di un granchio.
Il bacio di un bambino.
Qualcuno di voi sa dirmi quanto costa un grammo di leggerezza?
Questo pacco di coscienza
come lo sento, mi dedico a tutti
con la mia riconoscenza
io li abbraccio e mi sgomento
c’ho anche uncanegatto come son contento
(G. Gaber, La leggerezza)
4 Commenti
Per un attimo ho fluttuato.
(Sei così brava a costruire immagini).
Anche qui c’è tanto tanto tanto bisogno di leggerezza, se la trovi mandane un po’.
Ti abbraccio forte!
Grazie, almeno per un momento siamo riuscite a sollevarci. Se trovo quel grammo, ce lo spartiamo 😉
Buon weekend!
Non costa, è peggio, bisogna saperla portare con sé, non accartocciare ma nemmeno farla volare via. Richiede molta competenza. 😉 ciao Silvana, sei sempre brava e mai scontata.
Trovo bellissimo come riesci a trovare sempre il modo perfetto per far capire quel che provi… È molto spesso coincide col mio sentire… Come in questo caso… Leggerezza per me è il momento in cui mi sdraio di fianco a mia figlia la sera e le sussurro la nostra canzone per farla dormire.. Il suo respiro mi fa volare… Un abbraccio grande Silvana… E grazie, come sempre….