La violenza è naturale (o è solo che ho un figlio incazzoso)?

by Silvana Santo - Una mamma green

violenzaMio figlio non è precisamente un tipo arrendevole. Quando gli si impedisce di accedere a qualcosa che desidera ma che non è il caso che raggiunga (la lettiera del gatto, per esempio, o le ciotole piene di croccantini, oppure uno qualsiasi tra i pericoli mortali da cui è irresistibilmente attratto) lui strilla come un’aquila. Se un adulto qualsiasi osa frapporsi tra lui e il povero Artù per impedire un gattocidio, Davide urla tutto il suo sdegno con una ferocia sorprendente, per un bambino di un anno. Se gli cambiate il pannolino quando non ne ha voglia: urla. Se lo tirate via dal computer giusto un attimo prima che lui riesca a distruggerlo: urla. Se non ha voglia di uscire/rientrare/stare seduto/alzarsi/dormire/svegliarsi, lui, semplicemente, urla. E quando la voce non è sufficiente a far sbollire tutta la rabbia compressa nel suo piccolo corpo, mio figlio scalcia, punta i piedi, inarca la schiena e a volte molla pure qualche ceffone. Mio figlio di un anno, ogni tanto, molla ceffoni.

Il fatto è che io e suo padre, invece, la voce non la alziamo mai. Gli spieghiamo le cose con calma e con parole semplici, contiamo in silenzio fino a dieci (o a cento) dinanzi ai suoi ammutinamenti, restiamo impassibili di fronte alle sue proteste. Non recediamo, ma neanche aggrediamo. Cerchiamo di risultare autorevoli e solidali tra noi, ma evitiamo di imporci con la forza. Respiriamo profondamente e gli spieghiamo per la centesima volta perché è proprio necessario che si cambi il pannolino bagnato o che esca dal bagnetto dopo mezz’ora di giochi acquatici. Capita anche a noi di perdere la pazienza, certo. Ma cerchiamo sempre di controllare le nostre reazioni. Quando uno dei due è in affanno interviene l’altro, quando proprio capita di parlare a nostro figlio in tono più concitato o con qualche decibel di troppo rimediamo subito abbassando di nuovo i toni, scusandoci e abbracciandolo.

Un paio di volte abbiamo litigato seriamente in presenza di Davide. Lui è apparso un po’ disorientato, ma in entrambi i casi dopo un po’ si è messo a ridere. Ci trova buffi quando urliamo, proprio perché, forse, non urliamo mai. Anzi. Ci abbracciamo spesso davanti a nostro figlio (ci abbracciamo spesso a prescindere). Lui ride e noi lo includiamo nell’abbraccio. A volte ci proviamo anche col micio, ma di solito Artù tende a divertirsi meno di noi…

Tutto questo per dire, in due parole, che la violenza non è di casa, in casa nostra. Eppure sembra un comportamento innato in mio figlio e in tanti suoi coetanei. Senza che nessuno glielo abbia in alcun modo suggerito, questi piccoli incazzosi esercitano con nonchalance tutta la forza bruta di cui dispongono.

Allora mi chiedo: è questo che c’è scritto in fondo al nostro Dna? Urla come un pazzo quando non riesci a ottenere quello che vuoi, e se insistono a ostacolarti tu strilla più forte? Prendi a schiaffi chi si frappone tra te e i tuoi istinti più irrazionali?

Oppure Davide ha soltanto inaugurato precocemente la fase dei terrible twos? In ogni caso, povera me.

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16 Commenti

Lucia Malanotteno 28 Febbraio 2014 - 09:31

leggendo questo post mi è tornata in mente la prima volta che il pupo al nido ha morso un suo compagnetto. volevo morire non capivo. nonostante quell’episodio oggi lui è – povero- quello che le prende perchè cerca sempre di parlare e confrontarsi con gli altri! credo che la reazione “violenta” sia la prima e la più spontanea. poi crescono

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Silvana - Una mamma green 28 Febbraio 2014 - 15:43

“La prima volta” implica che ce ne sono state di altre? No, perché io non so se sono pronta. Mi bastano già le risse in ludoteca durante le lezioni di musica in culla (non ti dico l’ultima volta, per una dannata maraca…). Comunque penso anche io che l’istinto dica “Mena più forte”. Ma questo mi amareggia un pochino (si può dire amareggia?).

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Luisa C. 28 Febbraio 2014 - 09:41

Gaia non ha mai alzato le mani, ma le sceneggiate le faceva eccome. Il tutto dopo l’anno di età. A quanto mi diceva la mia ostetrica di fiducia, il periodo dei “terrible twos” va dall’anno ai 2 di età. È il periodo in cui iniziano a rendersi conto di essere individui a sé e quindi cercano di affermare la propria personalità.
Ci vuole polso per non farsi sopraffare, ma soprattutto tanta pazienza! Coraggio, sono solidale con te! 😉

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Silvana - Una mamma green 28 Febbraio 2014 - 15:41

Luisa, mi sa che Davide ha due anni da quando aveva due mesi 😉

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francesca 28 Febbraio 2014 - 09:42

sai che penso fermamente che sia un passaggio obbligato? anche Bjorn fa così e a volte devo costringermi a contare fino cento anche io perché sia io che il mio compagno abbiamo deciso di non alzare mai e poi mai la voce e anche qui, se capita nei momenti di maggiore stanchezza, si chiede scusa. la prima volta che ha avuto questa reazione sono rimasta un po’ sconcertata e ho chiesto chiarimenti alla maestra del nido. mi ha detto che lo fanno e il nido per loro così piccini è una scuola di vita/sopravvivenza. boh, non so! io ci provo a spiegargli sempre tutto quello che sto per fargli o perché non può prendere qualcosa parlandogli alla stessa altezza, ma avendo lui un temperamento incontenibile spesso non basta, vado via per qualche secondo e lo lascio sfogare e poi lo distraggo, forse incanala così l’energia…non so, si va per tentativi! grazie per aver condiviso anche questo momento no, fa sentire meno sole ;)! ah, ecco, ho notato che Bjorn diventa più irascibile quando gli spuntano denti nuovi…e ora, poverino, ne ha ben quattro che fanno capolino! anzi, poverina io! buona giornata 😀

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uesciva 28 Febbraio 2014 - 12:57

…sai di cosa mi sono accorta io? che più mi trattengo, più genero in lei tensione. Parlo solo e soltanto della mia personale esperienza, non mi permetto di dispensare consigli, condivido solo la mia esperienza, magari ci può essere qualcosa di utile. Non voglio dire di urlare o di esplodere o di fare cose strane… Solo che a me invece capita, per carattere forse, di alzare la voce, o di sbottare con lei (non voglio spaventarti, ma vedrai quando arrivano i terribili due, ti fanno perde la trebisonda…) (poi mi vengono dei sensi di colpa pazzeschi ovviamente) ma mi sono accorta che questo non genera in lei rabbia, quello che in lei genera reazioni violente è quando io cerco di essere quello che non sono, una persona mite e pacata, quando trattengo l’arrabbiatura in modo innaturale è come se si sprigionasse da me energia elettrica negativa che passa direttamente a lei… bè non so se mi spiego bene… non denunciatemi al telefono azzurro, non la maltratto, quando proprio mi tira matta alzo un po’ la voce e mi sfogo e magari ci sfoghiamo tutte e due… ecco…

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Silvana - Una mamma green 28 Febbraio 2014 - 14:08

È chiarissimo, figurati 😉 Solo che io non è che mi reprimo quando “litighiamo”, Davide fa così di continuo, è la sua modalità pet esprimere il dissenso, in un certo senso. Se volessi reagire, per così dire, staremmo a urlare tutta la giornata…

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zonerrogene 28 Febbraio 2014 - 13:54

Credimi: il problema è il nome Davide 🙂
E tu dirai: e che ne sai visto che ti chiami Alex?
E ti risponderò: Alex è uno pseudonimo…indovina qual è il mio nome vero? 🙂
Alex

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Silvana - Una mamma green 28 Febbraio 2014 - 14:04

Ma se da oggi lo chiamo Alex lui diventa placido e mite come un cherubino? (E dire che avevamo scelto quel nome con tanto impegno… http://unamammagreen.com/2014/01/27/il-nome-di-mio-figlio/)

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zonerrogene 28 Febbraio 2014 - 14:06

No. Oramai è Davide inside 🙂
C’è più poco da fare
Alex

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Silvana - Una mamma green 28 Febbraio 2014 - 14:09

Grazie. Il prossimo (se mai ci sarà) lo chiamo Pio.

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scassandralverde 28 Febbraio 2014 - 20:44

Beh, vedi, io ho una teoria (supportata da diversi pareri scientifici) per cui quando hai un figlio o sei un figlio puoi rapportarti al tuo ambiente (e quindi ai tuoi genitori in primis) in tre modi: ti associ, ti dissoci, ti associ a qualcosa e ti dissoci da qualcos’altro. Quando hai dei genitori “molto estremi” in positivo o in negativo, se ti associ o ti dissoci fa molta differenza, o comunque salta all’occhio nel tuo ambiente di provenienza. Io per esempio vengo da una famiglia (in senso ampio) violenta, autoritaria, anaffettiva, conformista ecc. e mi sono evidentemente dissociata il più possibile da quando avevo due anni.
In più sto da cinque anni con un omone che ha avuto una famiglia amorevole, aperta, comprensiva e non violenta e che si è associato perfettamente a questo modello.
Quando avremo dei figli verranno fuori degli hippies come noi o dei nazi-barbie … oppure, una volta tanto, beccheremo un individuo ibrido che accetta qualcosa e si dissocia da qualcos’altro.
Quel giorno aprirò un blog, di sicuro =)

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Silvana - Una mamma green 28 Febbraio 2014 - 22:15

Perfetto, sto allevando un ecoterrorista juventino, magari pure un poco razzista… Comunque la tua famiglia Addams sembra aver fatto un ottimo lavoro, a prescindere da quello che sostieni tu 😉
Ps. Hai già una lettrice, #sappilo

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scassandralverde 1 Marzo 2014 - 15:27

Chebbello, viva la lettrice !
Comunque gli Addams li ho lasciati nella casa brutta sulla collina, il bel lavoro lo hanno fatto le persone che “eletto” a miei familiari: mia sorella e tanti amici di tutte le età che mi hanno dato tutto ciò di cui un essere umano ha bisogno per crescere bene =)
E ora che sono grandina e che gli Addams hanno visto che si viene su bene anche coi miei metodi … un (importantissimo) 5% di loro sta rivedendo le proprie posizioni migliorando notevolmente la propria qualità della vita e quella di chi gli gravita intorno. Non so se conosci i Gogol Bordello, ma a me piace tanto la canzone “60 revolution per minute” …

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scassandralverde 1 Marzo 2014 - 15:38

Ah, poi c’è un’altra questione: la vita è lunghetta, quindi magari ci si dissocia per un periodo e ci si associa per un altro … non tutti sono granitici come me !
Magari il tuo adorabile marmocchietto farà il posseduto fino ai tredici anni e poi diventerà un timidone remissivo appena beccherà una ragazzetta (o un ragazzetto, same old story) che lo metta in riga =)

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BlogPeloso 28 Febbraio 2014 - 23:34

eheheh il vs piccolo uomo ha grandi corde vocali… povero anche le orecchie di Artù 😉 Ma chissà potrebbe essere che vi inizia a preparare sul fatto che in casa sarà lui a comandare sui dolci e docili mamma e papà? :). Se può consolarti mia nipote oltre a urlare diventava fin cianotica e tutta rigida, la prima volta ci è preso un colpo, alla terza manifestazione abbiamo capito che comunque respirava, sarebbe sopravvissuta alle crisi, si poteva stare sereni. Io avrei contattato un esorciccio lo confesso 🙂 Stessa cosa la figlia di un’amica e il carattere tosto e dominante è cresciuto insieme a loro, ora han vent’anni… ah i genitori stanno bene :).
Detto questo siete una famiglia stupenda, con ammirazione ti ho nominata per il mio Liebster award.
Se vuoi fare un salto a vederlo, ecco il post: http://ilblogpeloso.wordpress.com/2014/02/28/liebster-award-dalla-micia/
CiaoMiao da noi!

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