I bambini non nascono con il libretto di istruzioni: niente di più vero. Crescere un figlio vuol dire sostanzialmente navigare a vista, ispirati in qualche modo solo da un firmamento di principi fondamentali che, più che stelle fisse, talvolta si rivelano instabili come meteore. La verità è che genitori si diventa, e per farlo ci vuole una vita intera. E non esiste niente come l’esperienza diretta per tentare di ridurre la distanza incolmabile tra “l’essere genitori” e il “fare i genitori”. Ma anche se i bambini non nascono con il libretto di istruzioni, leggere e studiare rimane comunque, secondo me, un obbligo morale per tutte le mamme e tutti i papà.
Non so come la pensiate, in proposito. Io non ricordo di aver mai affrontato una nuova esperienza, più o meno “importante”, senza sentire la necessità di leggere, di formarmi, di approfondire. Di confrontare il mio punto di vista con quello di altri, di conoscere il parere autorevole di esperti, scienziati, addetti ai lavori. E se vale per i diversi aspetti della mia vita professionale, se vale per ogni singolo viaggio che organizzo, se vale per gli interessi che con alterne fortune hanno attraversato finora la mia vita, come potrebbe mai non valere per la questione più complessa, decisiva e difficile che mi sia mai trovata da affrontare?
Non che nei libri mi aspetti trovare una verità universale (quella non la trovate nemmeno in quello che ho scritto io, figuriamoci! ;)), quanto la consapevolezza che genitori si diventa, passo dopo passo, pagina dopo pagina. Che sono in tanti a porsi le stesse domande che tolgono il sonno a me, e che fra tutte le risposte che gli altri si danno, riuscirò senza dubbio a trovare la mia. Che a volte esistono spiegazioni scientifiche e unanimi a cose che, prima di leggere, mi sembravano bizzarrie della mia famiglia, dovute magari qualche una mia mancanza. Leggere è sempre stato, per me, il primo passo con cui tenere a bada l’insicurezza, approcciarmi a nuove esperienze, sentirmi meno inabile e meno inetta. E da quando sono nati i miei figli lo è diventato ancora di più: il modo più efficace per sentirmi rassicurata, legittimata come individuo e come madre. I libri rappresentano le fondamenta su cui erigere l’impalcatura delle mie esperienze personali e insindacabili.
Da questa settimana, in edicola con Repubblica e con le altre testate del gruppo Gedi, trovate i volumi della collana “Genitori si diventa. Cavarsela con i figli 0-18”. Quindici uscite, tutti i venerdì (fino a domani potete richiedere il primo volume, intitolato “La nostra sfida più grande. Crescere con i figli”), dedicate a tantissimi temi che spaziano dal cyberbullismo all’educazione, dall’omosessualità alla scuola, dall’alimentazione allo sport. I libri sono scritti da psicologi specializzati in età evolutiva e dinamiche familiari (l’iniziativa è infatti promossa in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’ordine degli psicologi) e si possono richiedere insieme con il quotidiano a un prezzo extra di 5,90 euro. Qui trovate il piano dell’opera, con tutti i titoli previsti e il calendario delle varie uscite.
Il primo volume, scritto da Anna Silvia Bombi e Gian Vittorio Caprara – psicologi, professori e autori di altre pubblicazioni – si propone di “offrire alle famiglie, ma anche agli insegnanti e a tutti gli adulti coinvolti nell’avventura di un bambino che cresce, una bussola per orientarsi nei momenti importanti e nella vita quotidiana, dall’arrivo del bebè fino agli anni tumultuosi dell’adolescenza”. Ricordando a tutti i lettori quella che è forse l’unica verità insindacabile in materia di genitorialità: il genitore perfetto, per fortuna, non esiste, ma tutti noi abbiamo gli strumenti necessari per diventare genitori “sufficientemente buoni”, i migliori possibili per i figli che abbiamo avuto in dono.
Post in collaborazione con Repubblica
2 Commenti
Sono d accordo con te ho sempre letto x tutte le situazioni non meno per l arrivo ed il proseguimento dei miei cuccioli, ti dirò di più mi è stato utilissimo leggere x l arrivo del secondo bambino un libro x aiutare noi ed il piccolo nella nuova avventura
Anche per noi, stessa esperienza. 🙂