Questa è la storia di un gatto ciccione
cresciuto mangiando crocchette al salmone.
Non farti beccare davanti a un panino:
potrebbe ghermirlo con balzo felino.
Se vuole lui salta come un folletto,
Anche se pesa quanto un capretto.
Disteso per ore sul suo bel pancione
non fa che dormire, il mio gatto ciccione.
Il peso che sale, la ciccia che cresce,
i baffi che sanno di pollo e di pesce.
Ma a me sembra bello quanto un adone
il mio irresistibile gatto ciccione.
Mangiare è lo scopo della sua vita,
peccato non possa leccarsi le dita.
Questa è la storia di un gatto ciccione
che più che un micetto mi pare un muflone.
Quello che avete appena letto è il mio imbarazzante contributo alla #sfidaacolpidipoesia in cui mi ha coinvolto Lucrezia di C’era una Vodka (insieme alle solite amiche di co-blogging). Partecipate anche voi, se vi va!
5 Commenti
Fantastica filastrocca, Silvana, complimenti!! Quanto al tema trattato, ti capisco, io ho un gregge di mufloni… ehm, gatti! 🙂
[…] Una mamma green, […]
Sorpresa ! http://forsesipuofare.wordpress.com/2014/04/12/liebster-award-anche-gli-invalidi-di-lavoro-sono-amabili/
Ma grazie! Prima o poi rispondo! 🙂
No vabbè ma è BELLISSIMA!!!! la devo leggere subito a Pietrini 🙂