Dieci cose (più una) che cambiano quando hai dei figli

by Silvana Santo - Una mamma green

Il metabolismo, il punto vita, l’elasticità della pelle e quella delle – ehm – parti basse. Certo. Ma queste non sono le uniche cose che cambiano drasticamente dopo che hai avuto dei figli (e forse non sono nemmeno le più eclatanti). Io ne ho contate altre dieci più una, ma sono certa che l’elenco potrebbe continuare all’infinito.

1. Il divano

Un tempo era un comodo e agognato elemento d’arredo. Teatro di lunghe sessioni di cinema casalingo, di pasti d’asporto consumati in libertà, di pennichelle finesettimanali fuori programma e di incontenibili accessi di passione. Adesso è un buco nero che fagocita telecomandi, cellulari, calzini spaiati, mattoncini lego, scarpe di Barbie, pastelli a cera, pezzi di pongo fossilizzato, sorpresine dell’ovetto Kinder, residui semisolidi dell’ovetto Kinder, palloncini scoppiati, batterie esauste e chiavi della macchina. Oltre che una macchina che produce briciole a ciclo continuo.

2. La vita sociale

Un tempo consisteva in uscite al pub, cene a casa di amici, incontri in pizzeria, qualche festa e qualche aperitivo al volo. Ora è quasi completamente fagocitata da compleanni in ludoteca, recite scolastiche, saggi, spettacoli, laboratori di lettura/riciclo creativo/teatro/decoupage/collage/maquillage/dressage, merende di gruppo, ritrovi di famiglie in ristoranti baby-friendly. Perché i bambini contemporanei hanno un’agenda che al confronto il Papa è un tizio che stringe pochissime mani.

3. Le canzoni

Prima dei figli erano una delle espressioni più autentiche dei tuoi gusti e della tua personalità. Un canale per sublimare le tue emozioni più viscerali, il mezzo più efficace per empatizzare col mondo. Adesso? “Una vita in vacanza, una vecchia che balla…”.

4. L’automobile

Un tempo era, banalmente, un mezzo di trasporto. Adesso è un incrocio tra una discarica e un salone parrocchiale al termine di una festa di Capodanno.

5. La doccia

Prima dei figli rappresentava un gesto di igiene personale quotidiano e ordinario, o, al massimo, un momento di privato relax e di cura della persona. Adesso è una performance degna del tizio altoatesino che batteva i Guinnes a “Scommettiamo Che?”: in quindici secondi riesci a farti anche lo scrub dei talloni, la depilazione delle ascelle e l’applicazione dell’olio di mandorle sulle chiappe (poi magari finisce che ti depili le chiappe e di scartavetri le ascelle, ma sono dettagli). Il tutto alla presenza di pubblico tifante, naturalmente.

6. La colazione

Un pasto frugale o complesso, dolce o salato, sbrigativo o rilassato. La ripartenza della giornata, possibilmente in religioso silenzio. Ma questo era prima. Adesso? Uno tsunami, l’esplosione di una supernova, il Big Bang, Capodanno a Forcella: un casino indicibile in cui tutti corrono in direzioni a caso, tutti urlano cose a caso, tutti masticano cose a caso, tutti sanno di essere a prescindere in ritardo.

7. Il lunedì

Prima dei figli era il faticoso inizio di una settimana lavorativa, lento e deprimente. Ora è il giorno in cui riconsegni la prole alla scuola con malcelato sollievo.

8. Lo shopping

Un tempo poteva essere un vero e proprio passatempo, una forma di dipendenza o una mera necessità di natura pratica. Dopo i figli diventa semplicemente una esperienza infernale, una roba che ti fa rivalutare all’improvviso i dolori del travaglio.

9. I tuoi genitori

Che dopo i figli smettono di essere tali e diventano “i nonni di tuo figlio”. Ovvero la rivoluzione copernicana dei metodi educativi, l’inversione completa delle priorità. E la tua autostima messa alla prova ben più di quella dei concorrenti di MasterChef al cospetto di Barbieri e Cannavvacciuolo.

10. Le pulizie di casa

Prima dei figli, una rottura di scatole che ti consentiva di godere di un ambiente ordinato, pulito e accogliente. Un sacrificio sensato, un male necessario. Dopo i figli? Il più colossale degli investimenti a perdere, un supplizio reddoppiato e inutile, i cui benefici possono godere, nella migliore delle ipotesi, di un’aspettativa di vita di 18 secondi. Ovvero il tempo che, se va proprio bene, servirà ai tuoi figli per trasformare nuovamente la vostra abitazione in una via di mezzo tra una puntata di “Sepolti in casa” e una pagina particolarmente intensa de “La Città della Gioia”.

11. L’ansia

Che prima era solo ansia. Ora è tua sorella. Gemella. Siamese. Non operabile.

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4 Commenti

Mariangela 4 Febbraio 2019 - 16:38

Bellissimo post, sottoscrivo tutto 😉😂. Mi fai sentire meno sola 😆♥️

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Silvana - Una mamma green 6 Febbraio 2019 - 16:10

Grazie! 🙂

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Claudia 5 Febbraio 2019 - 00:05

……ti adoro……😄😄😄😄

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Claudia 5 Febbraio 2019 - 00:06

……sei un mito !!!!….😄😄😄😄

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