Svariati chili in esubero (che in origine erano, per lo più, torte Sacher, strudel di mele e cocktail al sambuco).
Una figlia che “gattona”. O meglio che si sposta carponi come un primate, poggiando in terra una natica e il piede opposto. Una specie di adorabile Gollum paffuto.
La convinzione che “un altro mondo è possibile”. Anzi, esiste già, e si chiama Trentino Alto Adige.
Una piacevole quanto effimera abbronzatura da montagna.
Un figlio che chiama “casette” le cabinovie e “divani” le seggiovie. Che parla di foreste e di montagne (“Alte!!!”) in termini entusiastici, è convinto che a Molveno ci sia un mare chiamato Lago e che chiede ogni tanto di andare a vedere l’orso o il castello.
La necessità ineluttabile di un’auto col tetto trasparente.
Un brick da tre litri di succo di mela.
Diversi chili in eccesso, di cui ritengo parzialmente responsabile il cameriere (calabrese) Donato.
Una imbarazzante ciabatta di feltro gigante chiamata “Pantofolone dell’amicizia”, che troneggia ormai nel mio ingresso, appesa al muro ad altezza gatto-proof, come contenitore delle ciavatte familiari.
La ancora più radicata certezza che le vacanze “stanziali” e tutto relax non fanno per me.
Il rinnovato rammarico per la carriera scientifica che non ho avuto e che mai intraprenderò.
Una sottile voglia di mare.
Le spoglie mortali del mio Kindle Keybord (ma non voglio parlarne, perché fa ancora troppo male).
La nostalgia bruciante per l’inquinantissima Spa dell’albergo.
L’ansia per l’autunno che incombe.
La malinconia definitiva e incurabile per gli amici perduti.
La voglia di impegnarmi in un nuovo progetto già in cantiere. E non si tratta di un altro figlio, ci tengo a dirlo a scanso di equivoci.
Un leggero senso di colpa per avere lasciato Artù a casa da solo (per quanto accudito brillantemente da nonni e zia).
(Quattro o cinque chili da smaltire. Ma forse lo avevo già detto.)
10 Commenti
Ah ah…il mio bimbo, da bravo trentino, è convinto che nelle Marche ci sia un lago chiamato Mare!
Pensa che Davide ha scambiato il gelato alla panna per… mozzarella. E la cotoletta agli spinaci per una pizza!! e meno male che viaggia con noi da quando è nato!!
belle queste vacanze e questi ricordi!
Quanto i tuoi dolcissimi “ricordi di sabbia” 😉 (Ma sai che non riesco mai a commentare il tuo blog?)
Quella foto dI voi e’ bellissima! Smack
Grazie! Anche a me piace tanto. 🙂
Alcune di queste cose mi fanno sorridere, perché si trovano comunemente anche qui a Zurigo (come il ‘pantofolone dell’amicizia’ per gli ospiti in genere, dato che qui quando si entra in casa di qualcuno si tolgono subito le scarpe!), i litri di succo di mela, i laghi che usati come mare… qui però l’autunno è forse la stagione più bella, perché tutto il verde che ci circonda diventa una sinfonia di colori e il sole ha una luce magica, quindi lo aspetto che trepidazione!
La sottile (non troppo sottile) voglia di mare invece ce l’ho tutto l’anno! E ho anche la tua stessa T-shirt a righe! 🙂
Facciamo che l’anno prossimo ti vengo a trovare? In autunno? 🙂 Tanto le scarpe me le tolgo sempre anche a casa mia, i laghi mi piacciono quanto il mare e adoro il succo di mela. Ovviamente sono altrettanto disponibile a ospitarti por soddisfare la tua voglia di mare! 😉
Affare fatto! Così praticamente avremo un asilo in casa 🙂
io trovo i laghi un po’ un surrogato del mare, ma mi accontento in assenza del mare vero… Pensa che in tedesco si usala stessa parola (See) per dire sia mare che lago…
A me queste impressioni della tua estate piacciono, come la foto! Non ti vedo male, comunque!!!