Nota bene: questo post è fatto di sole domande
Ultimamente mi stupisco di quanto la “natura” stia a cuore alla gente. Mi meraviglio che tanta accorata attenzione non abbia prodotto un mondo meno inquinato, zozzo, sovrasfruttato e ingiusto di quello in cui vago a tentoni da 33 anni. Ma tant’è. Sembra che proclamare che una cosa sia o meno “contro natura” sia diventato il secondo sport nazionale (dopo il giudicare le scelte altrui).
Beati coloro che hanno tante certezze, dico io. Io che invece ho solo una quantità imbarazzante di domande.
Ad esempio. Mangiare carne tutti i santi giorni è contro natura? E mangiarla una volta ogni tanto? E mangiare alimenti iperproteici a base di glutine lo è? Dover prendere integratori alimentari per completare una dieta vegana è contro natura?
Usare i contraccettivi è contro natura? La castità è contro natura? E la monogamia?
Operarsi col laser per guarire dalla miopia: non è che forse è contro natura?
Depilarsi. Tingersi i capelli. Tagliarseli, i capelli! Farsi un tatuaggio. Contro natura?
Sottoporsi a delle cure ormonali per riuscire a concepire un figlio: contro natura? E ricorrere alla fecondazione assistita? Adottare un bambino (oppure darlo in adozione) è una cosa contro natura? Decidere di non averne mai, di figli. Interrompere una gravidanza. Rinunciare alla patria potestà. Sono scelte contro natura?
Ammazzare una persona è contro natura? E un altro mammifero? Una zanzara, un moscerino, uno scarafaggio? E appiccare un incendio in una foresta? E raccogliere dei fiori di campo, un’insalata un carciofo? Strappare le “erbacce” è contro natura? E piazzare uno spaventapasseri in mezzo all’orto?
Adottare un gatto (o un cane), castrarlo, alimentarlo con cibi industriali di prima scelta, abituarlo a fare i bisogni in una cassetta piena di sabbia (o a passeggiare al guinzaglio) sono azioni contro natura?
I bonsai sono contro natura?
E detestare i propri genitori è contro natura?
L’aria condizionata. Le vaccinazioni. L’anestesia. Il dentista. Le protesi al seno. La chemioterapia. L’energia elettrica. I figli unici. Il poliestere. Gli aerei. Il cibo liofilizzato. L’acqua in bottiglia. Lo zoo. Il sesso anale. La biancheria intima. I materassi ortopedici. Le radiografie. Il cinema. La realtà virtuale. Le monache di clausura. La guerra. I denti d’oro. I cappottini per cani. Il parto cesareo. I campetti in erba sintetica. Il viagra. Le bare zincate. La meditazione. Il formaggio sopra la pasta con le vongole. La pasta con le vongole. Gli acrobati che camminano a testa in giù. Le giostre che vanno a testa in giù. Le scarpe di cuoio. Le scarpe di cuoio indossate dai vegetariani. I nonni che crescono i nipoti. Le baby-sitter che crescono i figli dei clienti. Gli asili nido che crescono i figli dei clienti. I parti quadrigemini. Il latte artificiale. Le rose multicolori. Le angurie mignon senza semi.
Cosa è davvero contro natura? Quante cose che 300 o 30 anni fa sarebbero state considerate innaturali ora fanno parte della nostra monotona quotidianità? Cosa è, in ultima analisi, la Natura di cui tanti parlano a (s)proposito?
Se avete risposte…
11 Commenti
L’epidurale. Come hai fatto a scordarti l’epidurale????? Proprio ieri ho discusso su fb di questa cosa, non ne posso più.
Bellissimo post, ti vorrei avere sul comodino.
Ho scritto anestesia in generale, in effetti, includendo anche, in primis, l’epidurale 🙂 Comunque la lista è potenzialmente infinita!! (È spazioso il comodino? :P)
Le definizioni di vita anteposte all’esperienza di vita creano spesso i pregiudizi… ascoltare, conoscere, osservare… aiuta a rendere i nostri giorni pieni di curiosità e di riscoperta, rinnovarci nell’animo, aprirci all’altro davvero…
… e nella libertà, sempre troppo trascurata, ognuno scelga per sé il proprio bello.
Bello Silvana! 🙂 Grazie ancora!!!
Ognuno scelga per sé il proprio bello. Amen 🙂 E grazie a te, ancora!
a mio parere il problema è che oggi non c’è limite o natura che tenga… il genere umano non si dà limiti per nulla e viviamo in un mondo in cui l’egoismo la fa da padrone.. io penso che “il contro natura” dovrebbe essere inteso come quel limite che dovremmo un po’ ridarci che è il rispetto del nostro altro.. sia materiale, la natura in senso stretto, che umano, i nostri colleghi di mondo, oltre che noi stessi.. il mondo ci parla, il nostro corpo ci parla, la gente ci parla e ci fanno capire se stiamo facendo bene o male.. troppo spesso però non ci interssa ascoltare.. questo secodno me è contro natura…
grazie per le riflessioni che mi fai fare..
Grazie a te per questo punto di vista estremamente interessante.
Xin mezzo a tutti questi dubbi un’unica certezza. La mamma dei cretini è sempre incinta, ma pure quella dei criticoni so tutto io nonscherza!
Tocca informarle sulle tecniche di controllo delle nascite 😉
La risposta di Lucia è perfetta!
La lista è davvero infinita e di risposte ancora non ne ho, tranne una, imperfetta e incerta ovviamente: “contro natura” è ciò che percepiamo “non nostro”, che “ci danneggia”.
Peccato che poi sia costretta a chiedermi: cosa ci danneggia? Danneggia me o gli altri? Direttamente o indirettamente? E se non lo so ma mi danneggia comunque? Esiste un “sentire comune” o no? I valori, quanto sono relativi? C’è un limite?
E via di questo passo.
Di solito ci penso quando corro o nuoto…tanto per non pensare alla fatica, perchè faticare volontariamente, è contro natura, vero?
Oppure è naturale? ;- ) !!!
Anche io quando fatico penso a tutt’altro!!
Non so rispondere a nessuna delle domande, però secondo me, farsele, delle domande è in accordo con la natura!