Le malattie sono naturali. Anzi. Necessarie, oserei dire. E il sistema immunitario è una delle trovate più geniali che l’evoluzione si sia mai inventata.
Ma che razza di sforzo di razionalità ci vuole per mandare volontariamente tuo figlio (pagando soldi buoni, per di più) in un covo di virus, batteri e chissà quali altri misteriosi agenti patogeni, che tendono tra l’altro a manifestarsi inesorabilmente nel fine settimana?
Dicendoti per giunta che “stai facendo il suo bene”?
(E sorvolo volutamente, in questa sede, sullo strazio di lasciare il tuo bambino urlante tra le braccia di una sconosciuta, e ritrovarlo altrettanto disperato dopo un’ora).
Sai che è inevitabile, sai che non puoi – e se anche potessi, non sarebbe per niente sano – tenere tuo figlio in una camera sterile, sai che in fondo non è niente di grave e che passerà.
Ma intanto, quanto polso ci vuole per esporlo (e con lui tutta la famiglia) consapevolmente al contagio? E poi dicono che le mamme hanno il cuore tenero…
ps. qui siamo ancora relativamente immuni dopo tre giorni di esposizione ai piccoli untori. Ma il weekend incombe, sono pessimista.
16 Commenti
Tanto, tanto masochismo!!!
Asilo?? Preparati a un sacco di schifezze patogene (ma un sacco eh!) ma anche a tante, tante, tante, soddisfazioni… e agli occhi di tuo figlio che tra qualche mese diventeranno luccicosi alla sola vista delle tate 🙂
Non vedo l’ora. Perché per ora le odia ed è davvero straziante…
A giugno siamo andati all’incontro individuale con le tate, per la fine del primo anno. Ci hanno detto che nei primi mesi erano seriamente preoccupate per l’inserimento di P.: raramente avevano visto un bambino così restio all’asilo.
Poi verso Natale è scattato qualcosa in lui, si è lasciato andare, ha iniziato a fidarsi e si è completamente inserito. Pensa che per scherzare ha passato una fase in cui se gli chiedevi “La mamma è bella o brutta?”, lui rideva come un pazzo e urlava “buttaaaaaaa!”. Idem con nonna, nonno, papaà, zii, amichetti, e chi più ne ha più ne metta. Poi arrivava il turno di “ma la tata Luciana è bella o brutta?”. E lui metteva le mani dietro la schiena, abbassava lo sguardo, diventava tutto rosso e diceva “bella tata Tana”, spisciolante di emozione. Per la cronaca, la tata Luciana ha 60 anni e non è di certo Belen Rodriguez :)))
Quindi, morale: non disperare, se ce l’ha fatta il mio (tremendamente sensibile, cauto, timido e “studiatore”) vedrai che anche big D. riuscirà ad amare quell’ambiente con tutto il suo cuoricino! Sono sicura sicura.
Mi sei di grande conforto. Davide per ora fa una fatica indicibile (ne parlerò in un altro post), speriamo che passi presto.
Tu puoi solo immaginare quanto io tenessi a partire questo we. Sto pensando di tenerlo a casa fino al 6 novembre per non farmi saltare Dublino. E sono seria
Perché credi che io abbia tardato l’inserimento di Davide? Dovevamo andare in Austria, e sottolineo DOVEVAMO. Dagli strani rumori che fa il suo naso oggi, suppongo di aver preso la decisione giusta. Io ti consiglio, seriamente, di tenerlo a casa almeno la settimana prima del tuo viaggio. Poi toccherà riabituarlo, ma mi pare che Pit non si faccia intimorire!
Dunque hai deciso? Resti a casa? 🙁
sì. stanotte ha avuto febbre alta e i nonni non sono stati così propensi. ma seguirò il tuo consiglio di tenerlo a casa almeno una settimana prima di partire
Sto aspettando che mio figlio manifesti per la prima volta dopo tre anni alcun malanno. Non è vaccinato, ha iniziato la scuola materna finalmente, dopo aver comunque frequentato il nido. E’ sempre uscito immune da raffreddori, cagotti, pestilenze varie, il nido era talmente piccolo (era una casa con un grande giardino e una ventina di nanerottoli) e a volte poveretto, erano in due, tutti gli altri fuorigioco!!
Quindi niente, al prossimo raffreddore-party chiamatemi ^_^
Sembra di leggere la mia storia. All’asilo dai due anni, cugini e amici fissi a casa e mai un malanno. Pensa che – abitudini dell’epoca – mi davano da mangiare nei piatti zozzi dei miei cugini malati di morbillo o rosolia, ma non ho beccato mai nulla (tanto che prima di cercare un figlio ho fatto le vaccinazioni, visto che non avevo avuto nessuna malattoa esantematica, incluse quelle molto pericolose in gravidanza). Ai tempi della scuola.avrei pagato per uno straccio di influenza, un mal di pancia, ma niente di niente… Finora mio figlio, che ha 19 mesi (ma lui i vaccini li ha fatti tutti) non si è mai ammalato, a parte un blando raffreddore durato una notte. Che dire? Spero di avergli passato un po’ di anticorpi killer!
Noi ci siamo passati lo scorso anno.. È vero… Solo per dirtene alcune, in due mesi ha fatto 8 gg di nido: siamo passati dalla varicella alla tonsillite, al virus intestinale e infine alla nuova bocca,mani e piedi, di cui ancora ci portiamo gli strascichi.. Non ti posso dire che sarà un anno facile perchè mentirei, ma vedere che mia figlia a 19 mesi mi saluta col sorriso al mattino perchè deve andare dai suoi amici, e si diverte mi fa capire quanto i loro “simili” siano importanti per la loro crescita… Assumono responsabilità, indipendenza e personalità.. Si, lo scottò da pagare è una buona dose di malanni e per noi mamme tanti Bocconi da mandare giù quando piange perchè non vuole che te ne vai, perchè vorresti esserci per prenderti cura di loro… Per me l’asilo è una necessità, dovendo lavorare e non avendo i nonni vicino, ma se non fossi costretta credo lo sceglierei comunque perchè le relazioni che creano tra loro sono una cosa meravigliosa.. E vedo mia figlia serena.. Certo la farei stare meno tempo che tutto il giorno, come ora, ma alle volte non ci sono molte possibilità.. Vedrai che anche Davide si troverà bene, ci vorrà tempo perchè ora è grande e capisce il distacco che sta vivendo, ma non preoccuparti, hanno 1000 e più risorse che nemmeno immagini… Vedrai…
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Grazie mille. Speriamo di trovare le stesse risorse anche dentro di me 😉
Mio figlio ha iniziato il nido a 13 mesi. Per due mesi pianti strazianti quando lo lasciavo, poi quando lo prendevo spiavo dalla finestra e lui era lì tutto sereno. Come mi vedeva piangeva per la commozione pur essendo stato bene senza di me.
Dopo due mesi ha iniziato a piangere perché non voleva andare via!!! E li ho iniziato a lasciarlo anche il pomeriggio fino alle quattro!
dopodiché, la mattina era tutto ansioso di andare, diverse volte ho dovuto chiamare l’asilo il weekend o la sera per dimostrare che era chiuso, una volta era talmente fuori di sé che l’ho dovuto portare fisicamente a vedere che era chiuso!!!!
Abbi pazienza
Tieniti forte! Il quinto giorno è quello della verità. (A noi ha vinto il contagio)
A noi di giorni ne sono bastati tre, sic!