Riuscire ad appassionare i bambini alla lettura è sempre stato uno dei miei più grandi desideri di madre, non certo per una questione di “cultura”, ma perché conosco, da lettrice, gli straordinari benefici che i libri regalano agli appassionati. Sono consapevole di quanto leggere renda da sempre migliore la mia esistenza, e sono certa che una vita piena di libri sia un privilegio immenso, una grande fortuna, che mi piacerebbe capitasse ai miei figli. Sarà per questo, forse, che sentire Davide e Flavia leggere per la prima volta mi ha emozionato anche di più che vederli muovere i primi passi o sentire le loro prime parole. Ma è possibile, da genitori, fare qualcosa per accendere questa scintilla nei nostri figli? Come appassionare i bambini alla lettura, ammesso che si possa riuscire in un’impresa del genere?
Leggere con loro
L’unico modo per sperare di appassionare i bambini alla lettura, a mio parere, è leggere per loro e con loro.
Leggere tanto, leggere spesso. Leggere fin da quando sono davvero piccolissimi e sembra che neanche ci stiano ascoltando. In base alla mia esperienza, la probabilità che un bambino scopra il piacere della lettura è tanto maggiore quanto più viene esposto alla lettura in maniera naturale, spontanea e quotidiana.
E leggere bene!
Anche il modo in cui si legge ai bambini può essere fondamentale per contribuire ad appassionarli alla lettura: un lettore svogliato, frettoloso e distratto non avrà lo stesso straordinario impatto di un narratore coinvolto, che si appassiona alla storia e interpreta i diversi personaggi. Non serve avere una dizione perfetta o particolari doti di recitazione, ma solo lasciarsi trasportare dalla fantasia e godere di questo momento speciale assieme ai propri figli.
Non obbligarli a leggere
Rendere la lettura un obbligo, una specie di “esercizio quotidiano” da praticare anche controvoglia, secondo me non può che contribuire ad allontanare i bambini dai libri. Meglio, credo, aspettare che siano loro ad appassionarsi, accettando magari che vivano periodi più o meno lunghi di totale disinteresse, o che finiscano anche col non diventare mai dei lettori.
Scegliere i libri giusti
Magari un bambino non ha voglia di leggere perché gli vengono proposti libri che non incontrano i suoi interessi! La letteratura contemporanea per l’infanzia è un universo straordinariamente ricco e stimolante, che va ben oltre i pur preziosissimi classici con cui, trent’anni fa, è cresciuta la nostra generazione. Le illustrazioni, poi, ricoprono un ruolo fondamentale nella fascinazione dei potenziali lettori in erba e rappresentano di certo uno strumento molto potente per appassionare i bambini alla lettura (e lo dice una che da anni si è felicemente convertita agli ebook).
Non avere pregiudizi
Quando si parla di letture per bambini, a volte ci si sofferma esclusivamente su romanzi, racconti e narrativa in genere. Secondo me, invece, per appassionare i bambini alla lettura può essere molto stimolante aprirsi ad altri campi e possibilità, senza dogmatismi o preconcetti di sorta. La sottoscritta, per esempio, ha cominciato il suo meraviglioso viaggio nella parola scritta divorando fumetti, e ora prova sempre una certa emozione quando vede suo figlio attingere alla vasta biblioteca casalinga di Topolino, Peanuts, Calvin & Hobbes e altro ancora. Alcuni bambini potrebbero preferire la saggistica (dinosauri, animali, geografia, anatomia, magia e illusionismo etc), altri, magari più grandi, interessarsi ai manga giapponesi o alle biografie dei propri beniamini sportivi o televisivi, altri ancora appassionarsi alla poesia (la mia secondogenita, per esempio, sembra prediligere le storie in rima). Da lettrice onnivora, non ho mai compreso gli atteggiamenti un pochino snobistici di alcuni lettori: salvo alcune eccezioni, leggere è sempre un’esperienza straordinaria!
Circondarsi di libri
Perché in un bimbo si accenda la curiosità nei confronti dei libri è necessario, molto banalmente, che abbia dei libri a disposizione! Vivere in una casa piena di libri rappresenta, a mio parere, una condizione che favorisce la nascita della passione per la lettura. Non occorrono necessariamente grandi risorse: si può attingere a biblioteche pubbliche, mercatini dell’usato, siti che vendono rimanenze e vecchie edizioni. Anche regalare libri in occasione di ricorrenze e festività mi sembra un buon sistema per alimentare l’interesse nei piccoli: spesso, infatti, i bambini rischiano di considerare i libri una specie di non-regalo, un qualcosa di “noioso”, mutuando questa percezione dagli stessi adulti.
Come appassionare i bambini alla lettura? Leggendo noi per primi!
Come per ogni aspetto del processo educativo di un bambino, lo strumento più efficace è rappresentato dall’esempio. Così come lavarci i denti assieme a loro funziona molto di più che invitarli continuamente a farlo, mi pare che vivere con almeno un lettore adulto possa incentivare molto la curiosità e l’interesse dei bambini verso la lettura.
Partecipare a gruppi di lettura
Anche se leggere resta fondamentalmente un’esperienza privata, quando si è piccoli è davvero entusiasmante condividerla coi propri coetanei. Per questo, per appassionare i bambini alla lettura, mi sembra molto utile farli partecipare a gruppi dedicati, letture pubbliche e teatralizzate, Cercate, nel vostro territorio, librerie per bambini che offrano questo tipo di esperienze, oppure la rete di volontari di Nati per Leggere: vi si aprirà un mondo incantato fatto di parole, emozioni e grandi amicizie.
Niente di tutto questo, ovviamente, potrà assicurarci dei figli appassionati di libri e letteratura. Ciascuno dei nostri bambini seguirà alla fine le proprie attitudini personali e uniche, e in effetti è sacrosanto che sia così. Sono convinta, però, che valga comunque la pena piantare un seme buono, a prescindere di quello che poi germinerà. E che offrire ai nostri figli un’infanzia piena di storie, racconti, personaggi e immaginazione – e dare a noi stessi la possibilità di condividere un’esperienza così magica, liberatoria e arricchente – sia un regalo inestimabile da fare a loro e a noi. Un dono prezioso che resterà per sempre, anche se da grandi dovessero scegliere di non leggere più.